Referendum Biodistretto, le ragioni del ''Si'' (IL VIDEO): ''Non si impone nulla ma ci sono più opportunità. Vogliamo immaginare nuove modalità e più risorse''
I promotori del referendum per l'istituzione del Distretto biologico in Trentino in agenda per domenica 26 settembre: "Abbiamo cercato di coinvolgere tutti, anche i produttori e alcuni sono favorevoli e ci appoggiano. Altri si nascondono dietro il metodo ma è una scusa"
TRENTO. "Non diciamo che gli agricoltori se vince il 'Sì' devono diventare biologici, questo è un equivoco". A parlare Andreas Fernandez del Comitato promotore per l'istituzione del Distretto biologico. "Il tema del cibo è cruciale e i produttori trentini impegnati nel biologico oggi non soddisfano la domanda che ci può essere sul territorio: non si pongono vincoli ma più opportunità".
Queste le ragioni del "Sì" al referendum per l'istituzione del Distretto biologico in Trentino in agenda per domenica 26 settembre. "I metodi di coltivazione di oggi, anche a livello globale, generano problemi ambientali per il cambiamento climatico. Dopo il comparto energetico - aggiunge Fernandez - quello agricolo e degli allevamenti sono la seconda causa delle emissioni. C'è un problema ambientale e si fa poco per trovare le soluzioni".
"Un distretto biologico vuole mettere ordine e prevedere una collaborazione tra enti diversi. Abbiamo cercato di coinvolgere tutti, anche i produttori e alcuni sono favorevoli e ci appoggiano. Altri si nascondono dietro il metodo ma è una scusa. Questa possibilità può essere uno strumento per immaginare nuove modalità. Il biologico è una strada, ci sono studi e ricerche: questo non significa rinunciare ai trattamenti e ai fitofarmaci perché sappiamo che se una pianta è malata deve essere curata, però crediamo che questo deve essere fatto nel modo più naturale possibile con sostanze il meno tossiche possibile", conclude Fernandez.
Obiettivo del referendum è la creazione del biodistretto, in caso di vittoria del "Sì" la Provincia deve fare in modo di sostenere economicamente gli agricoltori che decidessero di convertire le coltivazioni ai metodi del protocollo.
Per votare è necessario essere maggiorenni e residenti in Provincia da almeno un anno. Ci si potrà recare alle urne dalle 6 alle 22 del 26 settembre, nel proprio Comune di residenza. Il referendum sarà ritenuto valido se accorreranno ai seggi almeno 177.000 elettrici e elettori, raggiungendo il quorum fissato a 40% più uno.
Qui invece chi è per votare "No" al Referendum per il Biodistretto del Trentino (QUI ARTICOLO).
IL QUESITO
"Volete che, al fine di tutelare la salute, l'ambiente e la biodiversità, la Provincia Autonoma di Trento disciplini l'istituzione su tutto il territorio agricolo provinciale di un distretto biologico adottando iniziative legislative e provvedimenti amministrativi [...] finalizzati a promuovere la coltivazione, l'allevamento, la trasformazione, la preparazione alimentare e agroindustriale dei prodotti agricoli prevalentemente con metodi biologici? [...]"
La vittoria del "Sì" imporrebbe al legislatore il raggiungimento del 50% di Sau (Superficie agricola utilizzata) coltivata a biologico, secondo modi e tempi da concordare con agricoltori e produttori.
Nel 2016 (ultimo dato Istat) la Sau in Trentino era il 5,4% rispetto al 16,8% della media nazionale.
In caso di vittoria del Sì, la Provincia Autonoma di Trento dovrà promulgare la relativa legge entro tre mesi dalla ratifica del risultato.
L'APPELLO
Il Referendum di domenica 26 settembre che si terrà nella nostra Provincia è un’occasione importante che abbiamo come cittadine e cittadini e per dare un segnale concreto alla politica del nostro territorio, troppo spesso ingessata sulle grandi esigenze economiche, e vincolarla ad un’iniziativa innovativa, alternativa e sostenibile.
La proposta è un Distretto Biologico, un patto di comunità, tra produttori e consumatori, tra pubbliche amministrazioni e operatori del turismo, tra artigiani e mondo della ricerca, per crescere insieme in modo sostenibile partendo dal metodo biologico e dell'agroecologia.
Il fine è l’istituzione di un’economia distrettuale, come tante economie tipiche nel nostro nord-est, basata su un metodo agricolo certificato, riconosciuto, protetto e promosso dall’Unione europea. Un metodo che in un prossimo futuro, entro il 2030, dovrà essere incrementato, proprio per le motivazioni insite nel quesito referendario: la Salute, l’Ambiente e la Biodiversità.
Il biologico diverrà sempre di più uno standard internazionale accettato dai consumatori di tutto il mondo: riuscire a certificare le filiere del nostro territorio domani significa arrivare prima di altri alla grande sfida che un mercato globalizzato ci pone: la credibilità e il riconoscimento di un prodotto e un territorio veramente salubre.
Ma è soprattutto la resilienza del nostro territorio che ci sta più a cuore. Cominciare a ripensare al nostro modello di sviluppo e garantire una sovranità alimentare adeguata, sicura ed equa è la vera argomentazione di questa sfida elettorale.
Dobbiamo puntare a produrre alimenti sicuri, nutrienti e rispettosi della biodiversità, dei nostri boschi e dei nostri corsi d’acqua. La lotta allo spreco alimentare, anche alla luce della pandemia, è uno degli obiettivi più importanti inseriti nell’Agenda 2030. Secondo i volontari dell’Associazione Trentino Solidale, si raccolgono circa 60 quintali di derrate alimentari al giorno in Trentino. La priorità per il nostro territorio è veramente quella di cominciare a produrre meglio per tutti, non di più.
Consapevoli che le tematiche ambientali stiano a cuore a tutte le cittadine e a tutti i cittadini trentini, scriviamo e rivolgiamo questo appello al voto di domenica prossima, 26 settembre, per istituire un Distretto Biologico Trentino.
Prof. Sergio Angeli, entomologo, Facoltà di Scienze e Tecnologie, Libera Università di Bolzano.
Francesco Moratti - Apicoltore - Val di Sole
Michele Brugnara - Consigliere Comunale - Trento
Lorenzo Paris - Agricoltore - Valle dei Laghi
Paolo Paterno - Agricoltore e apicoltore - Castel Ivano
Marco Tasin – ricercatore agroecologia facoltà di Chimica – Università di Padova e insegnante corso agroecologia
alla Swedish University of Agricultural Sciences -
Dr Dr. Paolo Bortolotti- neurologo- coordinatore della Commissione Ambiente dell' Ordine dei Medici di Trento
Stefano Libera – Viticoltore – in Avio
Stefano Frisinghelli – Agricoltore – Isera
Stefano Debiasi – Agricoltore – Isera
Marco Pisoni – Vignaiolo – Valle dei Laghi
Dr. Roberto Cappelletti – Medico chirurgo, traumatologo ed ortopedico, presidente ISDE - Trento
Alessandro Poli – Vignaiolo – Valle dei Laghi
Stefania Lusuardi – Agricoltrice – Valle dei Laghi
Stefania Gaiotto– Agricoltrice - Civezzano
Ciola Laura – Agricoltrice - Pergine
Tomasi Barbara – Agricoltrice – Trento
Lucia Coppola - Consigliera Provinciale - Trento
Dr.ssa Nadia Comper- pediatra- medico dell' associazione italiana medici per l'ambiente (ISDE) - Trento
Luciano Covi – Apicoltore e segretario comunale - Sarnonico
Beozzo Diego – Agricoltore – Aldeno
Stefano D'Olif - Agricoltore - Arco
Oscar Ioris - Agricoltore e Viticoltore - Trento
Rizzardi Rino Antonio - Agricoltore - Coredo
Massimiliano Pilati - Agronomo ed esperto certificatore Bio- Lavis
Lorenza Nesler - Agricoltrice - Ronzone
Francesca Zeni - Naturopata - Pergine Valsugana
Tiziano e Giovanni Pezzini - Agricoltore - Amblar di Don
Sara Albertini - Agricoltrice - Bieno
Alessandro Franchini - Allevatore e casaro - Borgo Lares nel Chiese
Giorgio Perini - Agricoltore - Pergine Valsugana
Paolo Bruni - Agricoltore - Ronzone
Galeaz Nora - Agricoltrice - Romeno
Paolo Rossi - Agricoltore - Cles
Nonna Ponomarenco - Agricoltrice - Bosentino
Francesca Gilmozzi - Agricoltrice - Masi di Cavalese
Silvano Maestranzi - Apicoltore e Agricoltrore - Giustino
Paolo Zanella - Consigliere Provinciale - Trento
Prof. Alessandro Franceschini - Architetto, Unitn - Trento
Marta Gottardi - Infermiera – Segonzano
Renata Attolini – Consigliere Circoscrizionale – Trento
Andreas Fernandez - Consigliere Comunale - Trento
Pietro Giacomozzi - Agricoltore - Segonzano
Aaron Iemma - Cartografo e Presidente WWF - Trento
Andrea Tondini - Agricoltore e allevatore - Segonzano
Rosanna Odorizzi - Medico medicina generale - Lona Lases
Cristina Anedda - Associazione Le Lune sui Laghi - Levico Terme
Guido Trevisan - Rifugio Caldaneve - Lagorai
Doris Kofler - Agricoltrice - Rumo
Francisi Italo - Agricoltore e Allevatore - Romeno
Roberto Bombarda - geografo - Comano Terme
Prof. Andrea Pugliese - Matematico, Dipartimento di Matematica Unitn - Presidente circ. Legambiente Trento
Paola Festini Capello e Edoardo Lattuada - Allevatori - Madonna di Campiglio
Prof. Tullio Zampedri - docente di architettura bioclimatica per corsi alta formazione edilizia sostenibile – Avio
Alessandro Zanon – presidente Trento Consumo Consapevole – Trento
Alex Marini – Consigliere Provinciale – Trento
Andrea Mattei – Agricoltore – Comano Terme
Jacopo Zannini – Formatore – Trento
Renato Dellantonio – pescicoltore – Predazzo.