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Giovane orso entra in paese attirato dai rifiuti: "Ennesimo episodio. Così dopo 20 anni la Provincia non riesce ancora a garantire misure basilari"

Il 7 gennaio 2025 un giovane orso è entrato in paese, attirato dai rifiuti lasciati incustoditi. La Lav: "La Provincia continua a palesare la propria inadeguatezza nella gestione della coesistenza con gli orsi. Sebbene siano trascorsi vent’anni dall’assunzione delle competenze sulla materia, l’autorità provinciale non è ancora stata in grado di implementare una misura ritenuta basilare"

Foto archivio
Di S.D.P. - 18 febbraio 2025 - 13:20

TRENTO. La questione rifiuti incustoditi (e selvatici) torna, ancora una volta, a fare parlare di sé. Nelle scorse ore sono stati i referenti della Lav (Lega anti vivisezione) a intervenire, riprendendo quanto contenuto nel piccolo report mensile pubblicato dalla Provincia di Trento e dedicato alla situazione "grandi carnivori". 

 

A gennaio 2025, come riferisce la Provincia, sono stati pochi gli avvistamenti di orsi (la maggior parte era ancora in letargo ndr), ma non sono mancati plantigradi avvicinatisi ai paesi, uno in particolare attirato dalla spazzatura lasciata 'incustodita' (NE PARLAVAMO QUI). 

 

Il 7 gennaio era stata infatti segnalata la presenza di un esemplare giovane a Lagolo (comune di Madruzzo), attratto da rifiuti stoccati nelle adiacenze di un edificio privato. Dalla stessa località era inoltre giunta la notizia di un ulteriore avvistamento il 10 gennaio.

 

"Si tratta - scrivono dalla Lav - dell’ennesima situazione di questo genere, che ha luogo nonostante i chiari e ripetuti solleciti fatti dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale per risolvere questa gravissima carenza della Provincia, e che Lav ha sempre denunciato in sede giudiziaria e istituzionale, sia a livello locale che nazionale ed europeo".

 

E proseguono: "La Provincia autonoma di Trento continua a palesare la propria inadeguatezza nella gestione della coesistenza con gli orsi presenti sul suo territorio. Sebbene siano trascorsi vent’anni dall’assunzione delle competenze sulla materia, l’autorità provinciale non è ancora stata in grado di implementare una misura ritenuta basilare da tutti gli esperti: impedire ai plantigradi di cibarsi da fonti alimentari antropiche per prevenire la loro confidenza nei confronti delle persone".

 

"È intollerabile - dichiara Federico Crisetig, Area animali selvatici della Lav - che gli orsi e i cittadini debbano pagare l’inettitudine delle Istituzioni che dovrebbero assicurare una coesistenza pacifica e rispettosa. Abbiamo già spedito una lettera formale al presidente della Provincia autonoma di Trento e al sindaco del Comune di Madruzzo per ricordare loro il quadro giuridico internazionale preposto alla tutela degli orsi di cui esigiamo la piena attuazione, in primis per quanto riguarda il dovere di erogare tutte le misure incruente atte a prevenire gli incidenti e gli orsicidi, tra le quali assume priorità la messa in sicurezza dei rifiuti nelle aree urbane".

 

 

RIPORTIAMO DI SEGUITO IL RESTO DELL'INTERVENTO 

 

L’inerzia dell’amministrazione trentina nell’impedire agli orsi l’accesso alle fonti di cibo umane è già costata la vita a diversi animali, tra cui M90 e M91 recentemente fucilati proprio a causa della perdita di diffidenza nei confronti delle persone, maturata alimentandosi dai bidoni della spazzatura. Oltre alla mancata erogazione di strumenti per lo stoccaggio dei rifiuti a prova d’orso, è palese l’assenza di una strategia di comunicazione volta ad informare i cittadini che, evidentemente, non hanno alcuna contezza del fatto che i loro avanzi alimentari sono la prima causa responsabile del comportamento ‘confidente’ degli orsi.

 

La Provincia deve porre fine immediatamente all’illegittima campagna d’odio contro gli orsi, utile soltanto a capitalizzare le legittime preoccupazioni della cittadinanza a fini elettorali. Continuare a sostenere, contro qualsiasi indicazione scientifica, la necessità di ridurre drasticamente il numero di plantigradi per migliorare la condivisione del territorio con gli abitanti del Trentino è un mero raggiro demagogico attuato a spese sia della vita degli animali sia della sicurezza dei cittadini trentini. 

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