Garda, sembrano sassi ma sono tutt'altro, l'appello del Wwf: “Ne abbiamo raccolti 25 chili su un singolo tratto di spiaggia, bisogna intervenire”. Ecco di cosa si tratta
Il referente per Brescia del Wwf, Paolo Zanollo: “Da anni troviamo sulle spiagge del Basso Garda questi 'sassi'. In realtà si tratta di composti di detersivo che arrivano nelle acque del lago tramite gli scarichi di emergenza: negli ultimi giorni come Wwf abbiamo mandato una lettera al sindaco di Desenzano e agli enti competenti per chiedere un intervento”
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BRESCIA. Detriti di materiale biancastro sulle spiagge del basso Garda, l'appello del Wwf: “Sono composti di detersivo, bisogna intervenire per bloccarne lo scarico in acqua”. La problematica, spiega a il Dolomiti il referente per Brescia dell'associazione, Paolo Zanollo, è nota da tempo e dopo l'ultima segnalazione, arrivata negli scorsi giorni, i volontari sono entrati in azione raccogliendo in poche ore ben 25 chilogrammi di materiale su un singolo tratto di spiaggia.
“Si tratta di un composto che da anni troviamo a chili sulle spiagge del basso Garda – spiega –. Negli scorsi anni noi subacquei del Wwf eravamo riusciti a individuare anche gli scarichi di emergenza dai quali il materiale fuoriusciva”. Dalle analisi effettuate da Arpa sui composti rinvenuti è emersa la presenza di varie sostanze chimiche (a partire, come detto, da saponi ed emollienti) ma anche organiche (dai capelli alle feci umane). La composizione e il colore del materiale fanno sì che spesso il composto passi “inosservato” sul litorale, venendo confuso con i sassi chiari tipici delle spiagge gardesane.
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“La settimana scorsa – continua Zanollo – dopo una segnalazione ne abbiamo raccolti ben 25 chilogrammi su un tratto di spiaggia. Il composto si presenta di dimensioni differenti, dagli aggregati più piccoli fino a veri e propri 'massi'. Si tratta, come detto, di situazioni che persistono da tempo: sappiamo che sono in pratica reflui che escono da dove non dovrebbero uscire”.
L'associazione ha quindi deciso di inviare una lettera sulla questione al sindaco di Desenzano e agli enti competenti per chiedere un rapido intervento: “Gli scarichi di emergenza dovrebbero funzionare, appunto, solo in caso di emergenza -conclude il referente per Brescia del Wwf -. Ciò che serve qua, nel basso lago, non è un depuratore, ma piuttosto una separazione fognaria totale tra le acque nere e quelle bianche. È inutile nascondere il problema: prima di abbellire il lago dobbiamo pensare a risanarlo”.