Dall'orso acrobata di Calliano (arrivato fino in Veneto e riapparso a Grigno) a quello comparso dietro al bambino, dai lupi alla lince: ecco il maggio dei Grandi Carnivori
E' stato un mese molto intenso per i grandi carnivori in Trentino (con danni molto contenuti ma molte apparizioni che hanno veicolato l'immagine del territorio in tutto il mondo). I VIDEO di alcuni incontri con gli orsi e i dettagli sulla specie in questo mese di attività
TRENTO. E' ormai stabilmente sulla sinistra Adige il giovane orso che il 5 maggio ha reso famoso in tutto il mondo Calliano facendosi riprendere in delle acrobazie indimenticabili mentre si calava da un balcone di una casa. In seguito individuato geneticamente come M63, si è reso protagonista di un rocambolesco attraversamento della valle dell’Adige, tra Nomi e Calliano e, spiega la Pat nel rapporto Grandi Carnivori di maggio, in seguito, verosimilmente è stato avvistato a Campogrosso (Vicenza) il giorno 18, ha fatto qualche danno su apiari sull’altopiano di Folgaria e Lavarone a fine mese, ed è infine stato avvistato a Selva di Grigno il 4 giugno.
Nel mese di maggio, come di consueto, le segnalazioni relative agli orsi sono state numerose. In questo periodo dell’anno, infatti, in alcune zone sono visibili i primi gruppi familiari formati da femmine e piccoli dell’anno; inoltre, la stagione degli amori entra nel vivo e, in conseguenza di ciò, i gruppi familiari costituiti da femmine e prole dell’anno precedente si disgregano, e i cuccioloni iniziano a vivere in autonomia dalle madri. Sempre a causa del periodo degli amori, che tende a rendere più pericolosi per i conspecifici i maschi sessualmente maturi, non di rado gli orsi immaturi tendono, per evitare i maschi adulti, a frequentare ambienti marginali, entrando così più frequentemente in contatto con gli ambienti antropizzati.
A maggio 2020 si sono registrate sia ripetute osservazioni di orse accompagnate da cuccioli dell’anno, sia osservazioni di coppie in fase di corteggiamento, di cuccioloni da poco separati dalle madri, e di individui immaturi (questi ultimi spesso responsabili di danni ad apiari e visite a composter e -in qualche caso- cassonetti dei rifiuti).
Tra questi, oltre il già citato M63, altri giovani orsi si sono resi protagonisti di ripetuti danni e avvistamenti in prossimità degli abitati in particolare in alta Val di Sole, sull’altopiano della Paganella e in bassa Val di Non.
Proprio in bassa Anaunia, a Sporminore, è avvenuto l’incontro ravvicinato tra un giovane orso e un ragazzino accompagnato da alcuni adulti, il cui video ha fatto anche in questo caso il giro del mondo.
E purtroppo si segnala anche la morte di un cucciolone: il 29 maggio sono stati rinvenuti i resti di un esemplare ucciso e parzialmente consumato da un maschio adulto in Val d’Ambiez. Questo caso di predazione segue un analogo evento riscontrato il primo di aprile in Val Rendena.
Per quanto riguarda il lupo, anche in maggio si sono registrati numerosi avvistamenti (al passo del Tonale, a Folgarida e a Marilleva, a Madonna di Campiglio, a San Lorenzo Dorsino, a Brez, a Susà di Pergine, a Brentonico, a Canal San Bovo) e fototrappolaggi; si registrano alcuni danni a bestiame domestico, in particolare tra Primiero e in val dei Mocheni. Gli avvistamenti e fototrappolaggi di più lupi insieme o di lupi singoli in varie zone del Trentino conferma la tendenza al rapido ritorno della specie su tutto il territorio provinciale.
Infine, nel mese di maggio si sono registrate nuove notizie relative a B132, il maschio di lince proveniente dalla Svizzera e stabilitosi in Trentino nell’ormai lontano 2008: la fototrappola di un appassionato ha registrato nove passaggi dell’animale in febbraio, marzo e aprile sui monti ad ovest di Storo.