"Trump Junior a caccia in laguna (VIDEO), un'aggressione prepotente". Lorenzoni: "Uno schiaffo alle nostre terre, le regole devono valere per tutti"
Prende la parola il portavoce dell'opposizione del consiglio regionale del Veneto Arturo Lorenzoni: “Episodio grave, le regole devono valere per tutti. Se lo avesse fatto qualsiasi altra persona, e non il figlio di Trump, sarebbe stata un’azione da condannare ugualmente. Ora, giustamente, sarà tenuto a rispondere alle autorità preposte”
VENEZIA. Non si placano le polemiche innescate dal duro intervento in consiglio regionale del Veneto di Andrea Zanoni (Europa Verde) che ha lanciato pesanti accuse contro il figlio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump (QUI L'ARTICOLO).
Parole che oggi sono state ribadite anche dal portavoce dell'opposizione della Regione Veneto, Arturo Lorenzoni: “La battuta di caccia del figlio di Donald Trump in un’area tutelata la valuto alla stregua di un’aggressione prepotente di chi crede di poter comprare qualsiasi cosa”.
Il consigliere regionale ha inoltre espresso "pieno sostegno al collega Andrea Zanoni, che ha annunciato un esposto alla Magistratura”.
“Le regole devono valere per tutti – ha aggiunto il portavoce - Se lo avesse fatto qualsiasi altra persona, e non il figlio di Trump, sarebbe stata un’azione da condannare ugualmente. Ora, giustamente, sarà tenuto a rispondere alle autorità preposte”.
L'estratto del video di Field Ethos non lascia spazio ad equivoci. “Cacciare in laguna - ha concluso Lorenzoni - infrangendo le leggi in vigore, peraltro in un luogo che per definizione è protetto, e poi mettere il video sul web, significa non avere il benché minimo rispetto della fragilità di quel particolare ambiente. Un atteggiamento arrogante, il suo, e bene ha fatto Zanoni a togliere il velo rispetto ad un fatto che è stato come uno schiaffo dato alle nostre terre, da salvaguardare ad ogni costo”.