"Più acqua al Mincio, il fiume soffre e si deve aumentare il flusso dal Garda", Guarda sulla petizione presentata da 35 associazioni
L'Eurodeputata dei Verdi e vice presidente della Commissione petizioni del Parlamento europeo: "Pieno sostegno alla petizione riguardante il grave deterioramento del fiume Mincio e per chiedere che venga aumentato il flusso delle acque con l'obiettivo del Deflusso Ecologico"
MANTOVA. Più acqua al Mincio, questa in sintesi la richiesta di una petizione avviata da 35 associazioni, che operano sul territorio in campi di interesse diversificati, riunite per salvare il fiume. Un corso d'acqua che esce dal lago di Garda e che serve all'agricoltura, alle centrali idroelettriche, all'industria e alla navigazione.
"Sono qui per dare pieno sostegno alla petizione riguardante il grave deterioramento del fiume Mincio - commenta Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi e vice presidente della Commissione petizioni del Parlamento Europeo, ha ricevuto le 6.500 firme raccolte dal Tavolo del Mincio - per chiedere che venga aumentato il flusso delle acque con l'obiettivo del Deflusso Ecologico".
Negli ultimi anni, "i monitoraggi sul fiume Mincio hanno mostrato un peggioramento continuo dei parametri vitali del corso d'acqua e degli ecosistemi collegati", prosegue Guarda. "La quantità d'acqua concessa al fiume non rispetta il Deflusso Minimo Vitale definito nel 2008, e manca ancora una chiara definizione del Deflusso Ecologico. La petizione chiede misure concrete per garantire un adeguato deflusso d'acqua, essenziale per la salute del fiume e delle sue zone umide, minacciate dall'agricoltura intensiva e dall'interrimento".
Un fiume definito sempre più assetato. Una prima urgente azione, un semplice aumento del flusso delle acque, anche senza innalzarne il livello, permetterebbe di dare una boccata di ossigeno alla biodiversità, di far diminuire la torbidità, di diluire le sostanze chimiche che favoriscono la crescita di specie invasive, di aumentare l'ossigenazione e limitare il progressivo interrimento delle valli.
"Sostengo con convinzione questa petizione perché la tutela delle acque è una priorità imprescindibile per un ambiente sano e sicuro", aggiunge Guarda. "Il fiume Mincio e le sue zone umide rappresentano un patrimonio naturale di inestimabile valore che va ripristinato e preservato per le future generazioni. E' inaccettabile che i ritardi nella definizione del Deflusso Ecologico stiano causando un degrado così grave. Dobbiamo agire con urgenza e determinazione".
In qualità di vice presidente della Commissione petizioni, "mi impegnerò affinché questa petizione venga esaminata con la massima attenzione", conclude Guarda. "L'iter parlamentare prevede una prima valutazione della rilevanza della petizione, seguita da eventuali indagini e consultazioni con le autorità competenti. Successivamente, la questione potrà essere discussa in sessione plenaria per garantire la massima visibilità e sollecitare interventi concreti. E' proprio questo il nostro obiettivo".