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Cultura

Viadamilano: il viaggiatore come "protagonista attivo" con un approccio sostenibile grazie ai "trekking ferroviari"

Viadamilano è un progetto che nasce dopo la pandemia e che promuove i "trekking ferroviari", escursioni giornaliere realizzata utilizzando come mezzo principale il treno, volendo prolungabile per più giorni, che ha l’obiettivo di valorizzare il turismo di prossimità

di
Sofia Farina
31 marzo | 18:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Viadamilano è un progetto nato da Pierre D'Alfonso, valdostano di nascita ma milanese di origini, nel 2020 dopo il lockdown. Dopo quel periodo chiuso in casa avevo ancora più voglia di uscire dalla città e viaggiare in treno, una delle mie più grandi passioni (“il mio primo ricordo di un treno è un Torino-Milano in una nebbiosa mattina del 1993 per andare dai nonni” racconta sul suo sito) insieme al trekking e sono nati così i "trekking ferroviari".

 

Con "trekking ferroviario" l’ideatore del progetto intende “un’escursione giornaliera realizzata utilizzando come mezzo principale il treno, volendo prolungabile per più giorni, con l’obiettivo di valorizzare il turismo di prossimità”. Si tratta di “un modo di viaggiare ma anche di dare un valore al treno come mezzo di trasporto”. 

 

La valorizzazione del treno viene realizzata anche raccontando delle “curiosità ferroviare” legate alla storia della linea: “Come è nata? Quali sono le stazioni lungo il percorso? Come è fatta la stazione? E’ di interesse architettonico?”, sono alcune delle domande che si pone (e a cui trova risposta) Pierre.  “Ad esempio mi viene in mente la Milano - Porto Ceresio, una delle mie preferite in Lombardia, che è stata la prima linea elettrificata in Italia perché era una linea, al tempo, con una grandissima vocazione turistica perché i milanesi andavano nella zona della Val Ceresio, nelle case di villeggiatura, sul lago. Non c'era solo il lago di Como, ma c'era anche il lago Ceresio” racconta.

 

 

 

 

 

 

 

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Un trekking ferroviario è una maniera ecosostenibile di fare trekking utilizzando il treno ed altri mezzi di trasporto alternativi all’auto. Il treno, a Milano, non deve essere concepito solo come un servizio per i pendolari che vengono in città, ma anche un mezzo per i milanesi per uscire dalla città e scoprire luoghi facilmente raggiungibili in maniera ecosostenibile. 

 

Il progetto è partito raccontando e raccogliendo itinerari di treno e trekking da realizzare entro 150 chilometri da Milano, ma che poi si è espanso (complice il grande successo sui social e non solo) fino ad includere anche itinerari fuori regione. Il lavoro svolto ha portato il fondatore di Viadamilano ad un “minuzioso studio delle linee ferroviarie e della storia del territorio, alla produzione di materiale audiovisivo e anche alla partnership con alcune realtà territoriali”. 

 

“Ci sono anche itinerari che sono su delle linee dismesse, che magari sono state riconvertite in pista ciclopedonale o dove si vedono ancora magari dei pezzi di tracciato dei vecchi ponti, delle vecchie stazioni” e questo è uno dei modi in cui cerco di sviluppare una certa “riflessione sul turismo, ad esempio sulle linee che sono state chiuse e perchè”.

 

Con Viadamilano Pierre cerca di rendere il viaggiatore un protagonista attivo, incentivando la sua curiosità su tutto ciò che riguarda il mondo ferroviario. “Il viaggio in treno diventa così un’experience e non più un semplice spostamento” spiega l’ideatore e così il trekking ferroviario si posiziona all’interno di un contesto di slow tourism, riducendo le grosse distanze, con il fine di esplorare un territorio, la sua storia, ponendo sempre l’accento su un approccio green e sostenibile. 

 

 

 

 

 

 

 

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“Cerco anche di valorizzare il fatto che, come ci insegnano a scuola, la montagna inizia dai 600 metri di quota, e quindi cerco dare spazio alla bassa e media montagna” così Pierre racconta il suo tentativo di andare contro il turismo di massa, delle località instagrammabili di alta quota, della comunicazione che ne viene fatta anche dalle stesse aziende di promozione turistica o di trasporti. “Cerco di incentivare il turismo di prossimità proponendo anche trekking urbani da realizzare usando linee suburbane o addirittura la metropolitana - spiega - proprio perchè anche quando si va in montagna bisogna essere già educati in città”. Un esempio di attenzione dedicata alle linee suburbane è la promozione della linea Milano - Canzo Asso per la pratica di sport outdoor, mentre per quanto riguarda le linee della cintura milanese sfruttabili per percorsi culturali e naturalistici troviamo la Strada delle Abbazie e il Parco Agricolo Sud di Milano. 

 

“Apprezzare quello che abbiamo intorno, sviluppare il giusto rispetto per la montagna è anche un modo per stimolare una certa coscienza ambientale”, infatti quello di sfruttare al massimo i trasporti pubblici è un modo alternativo di muoversi che si pone indispensabile per le problematiche riguardanti il clima: “Il treno è un mezzo ecosostenibile, sicuro e predisposto per gli spostamenti per sport outdoor e per le visite nelle città”.

 

“Non sono sponsorizzato da nessuna azienda ferroviaria!” sottolinea ridacchiando e anzi, racconta che il viaggio usando i treni e i trasporti pubblici italiani in generale offre anche lo spunto per parlare dei suoi problemi e di come si potrebbero risolvere o comunque affrontare. Tra gli obiettivi di Viadamilano, infatti, ci sono anche la promozione di tariffe agevolate in treno, l’incentivazione di biglietti integrati (ad esempio treno + battello), la promozione di un modo diverso di vivere le stazioni anche come luoghi accoglienti e di incontro. 

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