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Cultura

Uguaglianza di genere: alla scoperta dei collettivi che, attraverso la montagna, provano a incentivare un alpinismo e una società più equi

"Mountain Women of the World" è una rete collaborativa fondata nel 2020 che mira a promuovere una rete transnazionale di donne di montagna mirata a rafforzare la giustizia economica, a narrare un alpinismo che non faccia distinzioni di genere e a tutelare le donne laddove vi sono ancora ampie e marcate disparità. A costituire questa rete sono dei collettivi attivi in diversi angoli del mondo

di
Sofia Farina
13 agosto | 18:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"Mountain Women of the World" è una rete collaborativa fondata nel 2020 che mira a promuovere una rete transnazionale di donne di montagna mirata a rafforzare la giustizia economica, a narrare un alpinismo che non faccia distinzioni di genere e a tutelare le donne laddove vi sono ancora ampie e marcate disparità. A costituire questa rete sono dei collettivi attivi in diversi angoli del mondo

 

 

Empowering women Nepal

 

Empowering Women of Nepal è un'associazione senza scopo di lucro, con sede a Pokhara, che mira a migliorare la vita delle donne e delle ragazze nepalesi attraverso gli sport d'avventura e il turismo. È stata fondata da tre sorelle nepalesi, Lucky, Dicky e Nicky Chhetri, che sono state pioniere nella promozione di guide di trekking femminili sull'Himalaya.

 

L’associazione offre programmi di formazione progettati per estendere le opportunità educative, occupazionali e imprenditoriali alle donne svantaggiate di tutto il Nepal.

 

Due volte all'anno, durante la bassa stagione del trekking, l'associazione offre un programma intensivo di formazione per guide di trekking femminili della durata di quattro settimane. L'obiettivo è quello di avere partecipanti provenienti da diverse regioni del Nepal e soprattutto donne svantaggiate provenienti dalle aree rurali (regione di Karnali, Everest e Langtang). Il corso intensivo di 4 settimane comprende, tra le varie materie, anche lezioni di inglese, geografia, lettura di mappe, salute delle donne, diritti umani delle donne e comunicazione interculturale.

 

 

Feminist Hiking Collective

 

Il Feminist Hiking Collective è un'organizzazione femminista senza scopo di lucro fondata nel 2020 e un centro transnazionale per escursioniste femministe con sede in Italia.

 

“Lavoriamo per contribuire alla costruzione di una cultura dell'escursionismo e dell'alpinismo libera da ogni forma di oppressione e discriminazione, incentrata sulla collaborazione, sull'umiltà e sul potere collettivo” raccontano sui loro canali.

 

L’obiettivo del collettivo è quello di contribuire al cambiamento del sistema attraverso l'educazione popolare femminista, la ricerca e la co-creazione di risorse; e di costruire una leadership femminista collettivo attraverso l'escursionismo: "Desideriamo co-costruire un mondo femminista per il bene comune, fondato sulla nostra appartenenza alla natura".

 

L’organizzazione sviluppa progetti di collaborazione transnazionali e nazionali, portando avanti un lavoro collettivo di ricerca, campagna e comunicazione. Nello specifico, organizza programmi di escursionismo femminista basati sull'educazione popolare femminista e e favorisce le opportunità per le donne emarginate di essere coinvolte nell'escursionismo e nell'alpinismo femminista.

 

Kilimanjaro Wonder Women 

 

È un gruppo di donne di Machame, in Tanzania, creato da Ekeney Njau. Ekeney ha conseguito il diploma di guida alpina nel 2019 grazie alla sua esperienza lavorativa, alle sue conoscenze, alle sue competenze in materia di arrampicata su ghiaccio, assistenza ai clienti, risorse naturali presso il Parco Nazionale del Kilimanjaro in Tanzania. 

 

“Crediamo nell'emancipazione delle donne e nelle pari opportunità per tutti. L'industria del turismo all'aria aperta in Tanzania è un ambiente prevalentemente maschile, così come lo è l'intera società in Tanzania e in altri Paesi africani. Vogliamo creare un cambiamento e dare alle giovani donne le stesse opportunità che hanno i loro fratelli. Vogliamo dare loro la possibilità di vivere una vita diversa, con più scelte di quelle che hanno avuto le loro madri”.

 

La fondatrice dell'associazione sottolina l'importanza di un luogo di lavoro sicuro e di un trattamento equo: "Crediamo nel trattamento equo del nostro personale. Questo include il pagamento di salari superiori alla media, la riduzione del peso che ogni facchino deve portare, la fornitura di attrezzature di alta qualità e almeno tre pasti nutrienti e adeguati al giorno per ogni membro del team. Questo ci sembra ancora più importante, perché nella società tanzaniana la maggior parte delle responsabilità familiari sono ancora assunte dalle donne". Molte delle portetrici dell'associazione sono mamme single, raccontano: "Offrendo un lavoro significativo e ben retribuito, siamo in grado di sostenere le donne della nostra comunità e di ispirarle ad aspirare a una vita che forse non hanno mai sognato".

 

 

Cholitas Escaladoras de Bolivia 

 

Le Cholitas Escaladoras Bolivianas sono un gruppo di donne indigene Aymara che rompono gli stereotipi una vetta alla volta, praticando alpinismo sulle vette boliviane utilizzando piccozze e ramponi ma indossando la “pollera”, una gonna che costituisce il vestito tradizionale della zona di La Paz. In testa, quando non c’è bisogno del casco, portano la tradizionale bombetta, da cui emergono le lunghissime trecce.

 

A gennaio 2019 hanno raggiunto la vetta di 6962 metri del Monte Aconcagua, guadagnando rispetto nella scena alpinistica e attirando l’attenzione. 

 

La parola “Cholita” veniva precedentemente usata come termine peggiorativo per le donne indigene Aymara della Bolivia, eppure queste donne lo rivendicano come un distintivo d’onore. Infatti, fino a poco tempo fa, le donne Aymara indigene della Bolivia erano socialmente ostracizzate e sistematicamente emarginate. Conosciute come “Cholitas” e facilmente riconoscibili per le loro gonne larghe, i capelli intrecciati e i cappelli a bombetta, subivano discriminazioni razziali; gli veniva rifiutato l’ingresso in alcuni ristoranti, l’utilizzo dei mezzi pubblici e l’accesso ad alcuni luoghi come la piazza centrale della capitale, Plaza Murillo.

Mujeres a la cumbre 

 

Quella di Mujeres a la cumbre è un'impresa argentina e cilena che avvicina la montagna alle donne in cerca di esperienze uniche e trasformative. 

 

È fondata da donne che amano la montagna e che ritengono fondamentale il valore del camminare insieme. Organizzano spedizioni e trekking attraverso un supporto emotivo e logistico che rende tutto più facile, ampliando le possibilità di raggiungere una vetta o di accedere a un luogo naturale che non avrebbero mai immaginato di poter fare da sole.

 

 

Women who hike Africa

 

Women who Hike Africa riunisce donne e uomini, di ogni estrazione sociale, provenienza e livello di abilità. L’associazione è stata fondata nell'agosto 2017 e mira a creare una comunità che dia potere, unisca e ispiri le donne a raggiungere grandi altezze attraverso l'escursionismo, non solo in montagna ma nella vita di tutti i giorni, e a ispirare gli uomini che sostengono le donne che fanno escursioni a unirsi a questa causa.

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