"Stimolare il dibattito sulle tematiche più urgenti del presente": Somenai, il festival dell’agroalimentare per seminare il cambiamento in Val d'Adige
Dal 20 al 22 settembre 2024, Rovereto ospita la terza edizione di Somenai, festival di Lumen slowjournal, dedicato al tema dell'agroalimentare, che verrà sviluppato con incontri, laboratori, cibo, concerti e dj set
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Ogni anno, nel mondo, vengono sprecate circa 931 milioni di tonnellate di cibo. La crisi climatica peggiora ulteriormente questa situazione, con la perdita di biodiversità, siccità, ondate di calore ed eventi meteorologici estremi che minacciano la sicurezza alimentare e la sopravvivenza di milioni di persone. Il cibo che mangiamo impatta anche sui diritti delle persone e sulle diseguaglianze sociali. Ripensare il nostro modo di produrre, consumare e pensare il cibo rappresenta una delle grandi sfide del nostro tempo.
Sono questi i temi che, dal 20 al 22 settembre, saranno al centro di Somenai, il festival di Lumen Slowjournal APS, dedicato ai temi dell’agroalimentare. Per entrare nel vivo della questione, nel corso della tre giorni che animerà la città di Rovereto, si parlerà di cibo a tutto tondo, dando voce a professionisti del settore ed esperti con dibattiti, laboratori e talks su sostenibilità, filiere locali, lotta allo spreco alimentare e giustizia sociale.
Per tre giorni, Piazzetta Sichardt, Sala Baldessari e Via Portici ospiteranno eventi aperti al pubblico che uniranno la divulgazione scientifica al piacere di stare insieme. Non mancheranno momenti di festa, musica e balli sotto le stelle, in un’atmosfera conviviale che mira a sensibilizzare e coinvolgere il pubblico su uno dei temi più urgenti del nostro tempo: il cibo e il suo impatto sul pianeta.
A raccontarci della nascita di questo festival e dei suoi obiettivi è Valeria Simonini, di Lumen Slowjournal, che lo organizza: "Siamo una realtà che nasce come un blog online di approfondimento sui temi legati alla sostenibilità, prevalentemente sociale e ambientale, da tanti punti di vista. Fin dai primi anni, quando siamo diventati anche un'associazione, abbiamo iniziato a fare degli eventi di divulgazione dal vivo proprio con l'intento di incontrare le persone e portarli in piazza e cercare un modo, con la libertà di essere un progetto dal basso, di poter sperimentare alcune modalità per avvicinarci anche a un pubblico giovane, magari trovando quelle chiavi per creare delle situazioni piacevoli in cui trovarsi e avere anche delle tematiche stimolanti di cui parlare".
Il Festival Somenai, giunto al terzo anno, è "l'evento più esteso di una programmazione di eventi che invece erano serali e che si chiamavano Che Storia, ed è dedicato ad approfondire le tematiche rispetto al mondo agroalimentare con un programma che alterna talk, laboratori, proiezioni, concerti". Quella dell'agroalimentare, spiega Simonini "è l'unica tematica che abbiamo portato avanti per così tanto tempo perché ci sembra che possa continuamente essere attuale e inesauribile perché entra gli aspetti geopolitici, climatici, di innovazione, di tradizione, di ricerca e quindi si può spaziare tenendo assieme tutte le dimensioni anche della sostenibilità a cui l'associaione si dedica".
"L'obiettivo di questo evento è quello di stimolare il dibattito pubblico sulle tematiche più urgenti del nostro tempo e costruire questi momenti di apprendimento orizzontale con delle atmosfere accoglienti dove sentirsi liberi di esprimere un'opinione o una riflessione o fare una domanda o sentirsi semplicemente a proprio agio nello stare ad ascoltare - continua la rappresentante di Lumen -. Cerchiamo di offrire questa cornice includendo anche un'offerta musicale e del buon cibo". A livello di offerta gastronomica, infatti, gli organizzatori hanno coinvolto due realtà locali molto apprezzate: il bistrot vegan Black Sheep e la pizzeria Ibris (entrambi a Trento), e "ci sarà il servizio bar per costruire uno spazio dove stare assieme in cui l'intrattenimento e la leggereza possano coesistere con la profondità e l'importanza di determinate questioni politiche e ambientali".
Il festival si aprirà venerdì 20 settembre con i saluti inaugurali della presidente di LUMEN Slowjournal, Matilde Gugole, per poi entrare subito nel vivo con una serie di incontri tra cui il dialogo di Emanuele Bompan, direttore di Materia Rinnovabile, con gli studenti sul tema dell’impronta ecologica, seguito da una discussione sull’economia circolare nell’agroalimentare. La serata proseguirà con la presentazione del libro "Le madri lontane", in cui Stefania Prandi racconta le difficili condizioni delle donne braccianti, ed eventi musicali come il concerto di The Dirty Krčma Supersticious Stepbrothers Lastimada Ensemble, che porteranno una ventata di energia con ritmi balcanici e latinoamericani.
L'AltraMontagna sarà presente al festival in diversi appuntamenti: venerdì, alle 19:30, Sofia Farina guiderà una discussione sugli impatti climatici in montagna, mentre sabato 21 settembre, Francesca Roseo sarà protagonista di un talk dedicato a “Pascoli e allevamenti in montagna: sostenibilità e paesaggio”, esplorando il delicato equilibrio tra allevamenti tradizionali e la preservazione dell’ambiente montano.
Non mancheranno momenti più pratici e legati alla scoperta delle tradizioni locali. Sabato mattina, Irene Manfrini guiderà un laboratorio itinerante alla scoperta delle erbe spontanee lagarine, un’occasione per immergersi nella natura e imparare a riconoscere le piante selvatiche, mentre Clara Mallafré Colomar terrà un corso di formaggi vegani, dedicato a chi vuole avvicinarsi a forme di alimentazione più sostenibili.
Domenica sarà una giornata altrettanto ricca di appuntamenti, tra cui il talk di Giorgia Pagliuca sulle implicazioni dell’industria della carne per la salute e l’ambiente, e un DJ set rilassante con Barbara Bo che chiuderà il festival in un’atmosfera distesa, perfetta per riflettere su quanto appreso nei giorni precedenti.