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Cultura

"Restare vuol dire poter avere servizi, possibilità di connessione e opportunità": Andrea Membretti e il lavoro con Riabitare l'Italia

Andrea Membretti di Riabitare l'Italia è ospite dell’ultima puntata di Un quarto d'ora per acclimatarsi, il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia

 

di
Sofia Farina
30 settembre | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"Restare vuol dire poter avere dei servizi, delle possibilità di connessione, delle opportunità e dei diritti di cittadinanza che spesso nelle aree interne non hanno, e d'altro canto tra i fattori della restanza si sono evidenziati dei fattori che sono anche gli stessi o simili a quelli che attirano i nuovi abitanti verso la montagna e le aree interne" afferma Andrea Membretti nell’ultima puntata di Un quarto d’ora per acclimatarsi, il podcast de L’AltraMontagna che, con cadenza settimanale, racconta i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi li vive, le affronta e le studia. Da oggi, troverete le sue puntate sul sito de L’AltraMontagna e su tutte le principali piattaforme per l'ascolto di podcast.

 

Le aree interne sono testimoni di due processi opposti, che in qualche modo coesistono, quello dello spopolamento, in corso da decenni, che ha svuotato vallate e paesi, e che è connesso al tema della restanza, di chi sceglie di rimanere, e quello che neo-insediamento, del neopopolamento di aree marginalizzate, guidato da motivazioni sociali, economiche ma anche, ormai, ambientali e climatiche. 

Questi processi sono analizzati e raccontati da Riabitare l’Italia, un’associazione di studiosi, enti locali e progettisti di cui Andrea Membretti, docente di sociologia del territorio all’università di Pavia nonché membro del Comitato Scientifico de L’AltraMontagna e ospite di questa puntata, fa parte. 

 

"Il termine restanza è stato coniato dal nostro collega e socio di Riabitare l'Italia, l'antropologo Vito Teti, con riferimento a dei processi di insediamento e del rimanere dell'abitare attivo in territori che sono oggetto di spopolamento, di abbandono e di emigrazione - spiega Membretti - un restare che però in qualche modo è influenzato dal fatto che altre persone se ne sono andate. È una forma di restare che risente delle migrazioni, risente in qualche modo l'eco di chi se n'è andato e attende anche qualcuno che arriverà".

Tra i diversi progetti che Membretti ha contribuito a sviluppare e portare avanti c'è anche MiCliMi, "un progetto che si è sviluppato essenzialmente nel 2023, promosso dall'associazione Euclipa.it, che è l'associazione degli ambasciatori del Patto Europeo per il Clima, insieme a Riabitare l'Italia e con il contributo di un gruppo di ricercatori di diverse discipline, dalla sociologia all'economia territoriale alla geografia, tra cui anche Luca Mercalli". Come spiega il docente: "L'obiettivo del progetto è stato quello di indagare i movimenti effettivi di persone verso la montagna italiana in relazione anche al cambiamento climatico e soprattutto le potenzialità e la aspirazione, se vogliamo anche, delle persone a muoversi verso la montagna in relazione a quello che sta succedendo nei grandi centri urbani. Picchi di calore, aumento dell'inquinamento, condizioni di vivibilità sempre più critiche".

 

Un altro progetto di Riabitare l'Italia, denominato Giovani Dentro risponde alla domanda di che cosa spinge i giovani a restare, tornare e a scegliere le aree interne: "Si tratta di un progetto di ricerca che abbiamo condotto a cavallo tra il 2020 e il 2021 con l'obiettivo di investigare a livello nazionale la propensione delle persone giovani di 18-39 anni a rimanere nei piccoli comuni, nei territori interni e montani in cui risiedevano durante la rilevazione - spiega Membretti -. Ci siamo focalizzati non solo la loro propensione a restare oppure ad andarsene, ma anche sui fattori della restanza,  il rimanere attivo sul territorio dei ragazzi e delle ragazze".

 

"Il progetto ha messo in luce una serie di dati molto interessanti - commenta Membretti - ad esempio circa due terzi del campione, intervistato a livello nazionale, ha dichiarato un desiderio forte di rimanere a vivere, di restanza nei propri piccoli comuni, sfatando certe rappresentazioni e certe narrazioni anche mediatiche o politiche per cui i giovani se ne vogliono andare dalle aree interne, dalla montagna, vogliono abbandonare quei luoghi".

Membretti è anche co-autore del libro "Le migrazioni verticali. La montagna ci salverà?" recentemente pubblicato per Donzelli Editore. Come racconta "il titolo è con il punto di domanda perché appunto è una domanda che poniamo a noi stessi e poniamo ai lettori". Infatti: "Il volume riprende in parte i contenuti della ricerca MiCliMi, ma è ovviamente arricchito da una serie di interventi e di capitoli di tanti colleghi e colleghe, per cui è transdisciplinare dalla climatologia all'economia".

 

Qui è possibile ascoltare la puntata, disponibile anche su tutte le principali piattaforme podcast (Spotify, Apple e Google Podcast, Audible):

 

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