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Cultura

Le lunghe code sotto alle Tre Cime di Lavaredo (foto) invitano a rinnovare la promozione dei territori alpini, rimasta parzialmente imbalsamata all'interno di vecchi schemi

Con l'estate ormai alle porte, i primi annunci e i primi articoli comparsi sulle riviste di settore propongono come ogni anno le solite mete, i soliti trekking, le solite esperienze. Il traffico che si deve affrontare per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo ci invita ad adottare una prospettiva meno convenzionale, così da essere artefici delle proprie esperienze

di
Pietro Lacasella
20 giugno | 06:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Se il desiderio di stare all'aria aperta negli ultimi anni è cresciuto in modo tangibile, la promozione dei territori alpini è rimasta parzialmente imbalsamata all'interno di vecchi schemi.

 

Con l'estate ormai alle porte, i primi annunci e i primi articoli comparsi sulle riviste di settore propongono come ogni anno le solite mete, i soliti trekking, le solite esperienze.

 

La pluralità e la ricchezza paesaggistica delle nostre montagne - un intreccio di storie, culture e panorami - viene così ridotta da una narrazione che si replica fondamentalmente inalterata.


È questo un modo di pubblicizzare le montagne che spesso ha ripercussioni non trascurabili sul territorio e sulle persone che lo abitano, causando dinamiche di sovraffollamento, di eccessiva pressione sugli ecosistemi e di iniqua distribuzione dei proventi derivati dal turismo. 

 

È per tutti evidente, infatti, che se alcune vallate si riempiono all'inverosimile, altre sono invece abbandonate a un destino di spopolamento e degrado.


Allora l'invito è quello di rivolgersi alla montagna con sguardo rinnovato, iniziando a considerare (carte geografiche alla mano) anche i territori esterni ai principali flussi turistici.

Fatelo con rispetto, provando a cogliere la poesia e il fascino degli elementi in essi già esistenti e che li rendono unici. 

 

Andate in montagna uscendo dalla logica dei social network, che spesso inducono a raggiungere una località non tanto per inseguire un'esperienza sincera, ma per dimostrare di averla visitata. 

 

La nostra Penisola è ricca di rilievi incantevoli, ma molti di essi non sono adeguatamente valorizzati. A volte, tuttavia, per scorgerli è sufficiente alzare la testa alla ricerca di una prospettiva meno convenzionale, così da essere artefici della propria esperienza. 



 

Fotografie pubblicate dalla pagina facebook Montura Store Lavaredo

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