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Attualità

Vengono aggiunte 6 "nuove" vette oltre gli 8.000 metri e il totale sale a 20: l’ultima "mossa di marketing" del Nepal

Torna d'attualità una ciclica "crociata" del dipartimento del turismo nepalese che punta ad far riconoscere ufficialmente 6 ulteriori vette sopra gli Ottomila sul proprio territorio: stavolta però il Nepal si è mosso in via ufficiale ed ha aggiunto le cime incriminate sul suo sito

di
Marcello Oberosler
05 febbraio | 18:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

La notizia è sorprendente, ma fino a un certo punto: è da tempo che si dibatte sulla possibilità di allargare l'esclusivo elenco degli Ottomila in Himalaya

 

Il Dipartimento del Turismo nepalese però sembra essere passato dalle parole ai fatti, ed ha aggiornato il proprio registro delle vette riconoscendo ufficialmente ben 6 “nuove” montagne che superano gli 8.000 metri di altitudine.

 

Con questa revisione il numero ufficiale di Ottomila presenti in Nepal passa da 8 a 14, anche se vale la pena ricordare che il riconoscimento internazionale non è ancora arrivato.

 

A questo punto infatti la palla passa alla Federazione Internazionale di Alpinismo e Arrampicata (Uiaa), l’ente riconosciuto e che fa riferimento addirittura al Comitato Olimpico Internazionale, che dovrà eventualmente approvare il nuovo elenco affinché le nuove vette ottengano un definitivo riconoscimento globale.

 

Ma intanto il Dipartimento del Turismo locale si è tirato avanti ed ha pubblicato sul proprio sito web il profilo aggiornato delle vette, includendo queste 6 “new entry”. Quattro di queste montagne si trovano nella catena del Kanchenjunga, mentre due appartengono al massiccio del Lhotse. Si tratta nello specifico di: Yalung Khang (8.505 metri), Yalung Khang Ovest (8.077 metri), Kanchenjunga Centrale (8.473 metri), Kanchenjunga Sud (8.476 metri), Lhotse Middle (8.410 metri) e Lhotse Shar (8.400 metri). 

Un’aggiunta quantitativa significativa, considerando che fuori dal Nepal in tutto il resto del mondo ci sono Ottomila solo in Pakistan (5, su tutti il K2 e il Nanga Parbat), e in Cina, dove si erge lo Shishapangma.

 

Insomma, l'inserimento ufficiale di questi “nuove” vette non è solo una questione di prestigio nazionale, ma avrebbe un impatto significativo su quella che è una vera e propria industria del turismo e dell’alpinismo in Nepal: se riconosciute a livello internazionale, queste vette potrebbero attrarre un numero crescente di scalatori desiderosi di affrontare nuove sfide ad alte quote.

 

Non è un mistero che il governo nepalese punti forte, a livello economico, sui ricavi delle migliaia di permessi di scalata rilasciati ogni anno a chi si avventura sulle vette della regione: aumentare i prestigiosi Ottomila sulla lista ufficiale potrebbe incentivare ulteriormente l’afflusso di escursionisti da tutto il mondo.

 

Vedremo quale sarà la posizione della Uiaa in merito a queste 6 nuove vette, visto che già in passato la federazione internazionale si era di fatto espresso contro l'allargamento dell'esclusiva lista degli Ottomila (QUI L'ARTICOLO).

 

Ma il Nepal in ogni caso consolida ulteriormente il suo ruolo di destinazione principale per l’alpinismo mondiale. Con tutti i suoi pro e i suoi contro

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