Nonostante le condizioni meteorologiche incerte, migliaia di escursionisti sono saliti in montagna per il primo fine settimana estivo. Numerosi interventi del Soccorso Alpino
Si conclude un weekend che ha visto decine di migliaia di persone riempire i sentieri e raggiungere le vette del paese, dal nord al sud Italia, e conseguentemente, date le condizioni spesso inattese delle terre alte (soprattutto nel nord), anche numerose operazioni di soccorso. Alcune di esse sono state possibili grazie all'utilizzo dell'applicazione GeoResQ
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il primo weekend d'estate ha portato decine di migliaia di escursionisti a riempire i sentieri e a raggiungere le vette del nostro paese, dal nord al sud Italia, nonostante le condizioni meteorologiche incerte.
L'entusiasmo per l'attività si è però dovuto scontrare con il fatto che in molte aree del nord Italia gli escursionisti si sono trovati ad affrontare delle condizioni anomale per il periodo, rispetto agli ultimi anni, e dunque inaspettate. Infatti, in molte zone c'è ancora neve al di sopra dei 1800 metri e temperature al di sotto della media. Delle condizioni che impongono la massima attenzione e l'attrezzatura adeguata a un contesto più invernale che estivo.
Questo si è chiaramente riflettutto sul numero di persone che si sono trovate in difficoltà. Il Soccorso Alpino Nazionale ha fatto sapere che solo sul Gran Sasso d'Italia, sono stati recuperati ben 8 alpinisti in meno di 8 ore: un'infortunata sulla vetta centrale e il suo compagno bloccato in discesa; due alpinisti su una via che conduce al Corno Grande; quattro escursionisti stranieri, giovanissimi e mal equipaggiati, rimasti bloccati durante la discesa dalla direttissima verso valle.
Inoltre, nel corso del weekend ci sono stati tre interventi portati a termine grazie a GeoResQ, l'applicazione del Soccorso Alpino e del Club Alpino Italiano, realizzata con il sostegno dal Ministero del Turismo. Tra questi un complesso intervento di soccorso sul Gran Paradiso, in Valle d'Aosta.
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La scarsa preparazione di tanti escursionisti osservata nel finesettimana ha portato diversi gestori di rifugi ad esprimersi sui social network, chiedendo una maggiore attenzione e consapevolezza nella propria esperienza in quota.
Diversi sono infatti gli appelli condivisi dalla pagina "Associazione Rifugi del Trentino" che mirano ad aggiornare sulle condizioni attuali dei sentieri, sottolineando le insidie da essi celate, e soprattutto a consigliare di adottare comportamenti prudenti e di utilizzare attrezzatura adeguata alla situazione, anche se inattesa per la stagione.