Contenuto sponsorizzato
Attualità

"La forza della nostra comunità di montagna risplende più che mai": più di 400 auto recuperate dopo l'alluvione a Cogne e a breve riaprirà la strada

Nei giorni scorsi sono state recuperate più di 400 auto da Cogne grazie al lavoro instancabile di volontari e istituzioni, che hanno organizzato transfer da Milano e Torino fino alla frazione di Valnontey con bus e apposite navette. Il Comune ha anche comunicato che entro il 25 luglio sarà realizzata una pista carrabile, in parte sterrata, accessibile al traffico che raggiungerà la località

di
Sofia Farina
22 luglio | 13:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Nel finesettimana sono state recuperate più di 400 auto da Cogne grazie al lavoro instancabile di volontari e istituzioni.

 

Il recupero è avvenuto grazie all'apertura di una "finestra straordinaria" su viabilità di cantiere sulla strada ancora sterrata nei tratti in cui è stata colpita dall'alluvione. Questa viabilità è stata predisposta dal comune proprio per coprire le esigenze di coloro che hanno necessità di recuperare la propria auto.

I proprietari delle auto lasciate a Valnontey sono stati accompagnati da apposite navette fino alla frazione e sono poi stati organizzati dei convogli in discesa in fasce orarie specifiche e identificate nel corso della giornata. Inoltre, grazie all'attivazione della Regione, è stato possibile usufruire anche di transfer da Torino e Milano, tramite bus, per raggiungere Cogne: "Si precisa che tale situazione è dovuta al fatto che per raggiungere Cogne al momento è necessario il passaggio su tratti di strada non ancora perfettamente e regolarmente transitabile in ordinarietà, attraverso una pista ancora di cantiere, motivo per il quale il transito non è “autonomo”, ma possibile soltanto con navette organizzate ovvero convogli scortati" hanno commentato le autorità locali.

Il Comune ha anche comunicato che entro il 25 luglio sarà realizzata una pista carrabile, in parte sterrata, accessibile al traffico che raggiungerà la frazione di Valnontey. Tra gli obiettivi dell'amministraizone c'è anche quello di istituire su di essa un servizio di trasporto pubblico locale. A breve verrà effettuato un sopralluogo per valutare la fattibilità della cosa.

 

Nel frattempo, "Cogne non si ferma" (come dichiara anche lo slogan che viene utilizzato in queste settimane post-alluvione dagli abitanti della valle) e si prepara per un ricco calendario di eventi. A partire dal 22 luglio, e fino al 12 agosto, il paese ospiterà la premiazione del Gran Paradiso Film Festival, mentre ad agosto si svolgeranno la registrazione del programma "Da Aosta ai 4mila", con protagonista i Tiromancino, la Veillà di Épinel e la gara Granparadisobike. La stagione si concluderà il 28 e 29 settembre, con la Devétéya: la discesa delle mandrie dagli alpeggi.

 

Come commenta il sito ufficiale del Comune: "La forza della nostra comunità di montagna risplende più che mai!".

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Ambiente
| 26 gennaio | 06:00
L'Unesco e l'Organizzazione Meteorologica Mondiale hanno ufficialmente lanciato l’Anno Internazionale della Conservazione dei Ghiacciai: il 2025 è dedicato a evidenziare l’importanza cruciale di queste riserve di acqua dolce che negli ultimi sessant'anni sono dimezzate: "Queste formazioni non sono solo acqua congelata: sono i custodi della storia climatica del nostro pianeta, fonti di vita per miliardi di persone e luoghi sacri per molte culture. La loro rapida scomparsa ci ricorda che dobbiamo agire ora” ha dichiarato Audrey Azoulay, direttrice generale dell’Unesco
Sport
| 25 gennaio | 20:00
Con le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 che si avvicinano (manca ancora più di un anno ma il conto alla rovescia corre veloce) basta fare un giro sulle piattaforme di prenotazione online di affitti brevi per scoprire (se ce ne fosse stato bisogno) che il costo di una settimana olimpica (ma pure di un semplice weekend, a dire il vero) è tutt’altro che accessibile per il "grande pubblico"
Ambiente
| 25 gennaio | 18:00
Un report da poco pubblicato da BirdLife International mette in luce le potenzialità che gli ecosistemi europei hanno, in condizioni ottimali, di assorbire e stoccare il carbonio presente nell'atmosfera. Uno strumento potente che però rischia di essere oscurato da tecnologie costose e di nicchia e dalla volontà di mantenere lo status quo delle "emissioni come sempre"
Contenuto sponsorizzato