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Tre Cime di Lavaredo: troppi visitatori (anche 14mila al giorno), "lo status di Patrimonio dell'Unesco è a rischio". Cinque comuni altoatesini si uniscono per limitare gli accessi

"Servono soluzioni per limitare gli accessi. Con questa situazione ci rimettono tutti, la popolazione locale, la cui avversione verso il turismo sta aumentando e i visitatori, che si ritrovano a vivere un'esperienza assolutamente caotica. Si potrebbe anche optare per un amento delle tariffe: con un biglietto più costoso i visitatori sarebbero stimolati a trascorrere più tempo in quota e, inoltre, un ticket più caro permetterebbe di avere lo stesso indotto anche con meno accessi" ha dichiarato il sindaco di Dobbiaco, Martin Rienzner

di
Daniele Loss
25 gennaio | 12:45
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

La preoccupazione di vedersi revocato lo status di "Patrimonio Mondiale dell'Unesco" è tantissima e, allora, in Alto Adige, precisamente in Val Pusteria, stanno pensando di limitare l'accesso alle Tre Cime di Lavaredo. O meglio: i comuni di San Candido, Dobbiaco, Sesto (il paese di Jannik Sinner), Villabassa e Braies si sono già mossi in maniera concreta e hanno redatto congiuntamente un comunicato che ha come obiettivo quello di ridurre il "sovraccarico e lo stress sotto le Tre Cime".

 

Il versante d'accesso è, ovviamente, quello altoatesino. "La natura alpina, altamente sensibile, è sopraffatta dall'attuale flusso di visitatori - è riportato nella delibera emessa dalla giunta comunale di San Candido -. L'esperienza dei visitatori è compromessa da sentieri sovraffollati e situazioni caotiche. Il pericolo, oltre che avvertito sul territorio, potrebbe avere un risvolto politico e d'immagine. Esiste il serio rischio che lo status di patrimonio mondiale dell'Unesco ne risenta a lungo termine o, nel peggiore dei casi, venga addirittura revocato".

 

I numeri fanno "paura" perché, secondo i dati in possesso delle amministrazioni comunali, si parla di 13 - 14mila accessi in una qualsiasi giornata d'estate, tra le 10.30 del mattino e le 15. "Individueremo una persona del territorio che ci possa rappresentare quando ci confronteremo con gli interlocutori bellunesi, ovviamente Auronzo in primis" ha dichiarato il sindaco di Dobbiaco, Martin Rienzner.

 

Che poi ha aggiunto: "Servono soluzioni per limitare gli accessi. Con questa situazione ci rimettono tutti, la popolazione locale, la cui avversione verso il turismo sta aumentando e i visitatori, che si ritrovano a vivere un'esperienza assolutamente caotica".

 

Certamente dovrà esserci un confronto con Auronzo: i tantissimi pedaggi che vengono pagati per imboccare la strada che porta sino alla Tre Cime rappresentano certamente un voce fondamentale del bilancio del comune cadorino (da dove è più facile accedere al sito) che, nel caso in cui venisse limitato l'accesso, ci rimetterebbe e non poco.

 

"Si potrebbe anche optare per un amento delle tariffe - ha concluso Rienzner -: con un biglietto più costoso i visitatori sarebbero stimolati a trascorrere più tempo in quota e, inoltre, un ticket più caro permetterebbe di avere lo stesso indotto anche con meno accessi".

 

Durante l'estate, infatti, sono in tantissimi a raccontare di code chilometriche per arrivare ai piedi delle Tre Cime (Qui articolo) e su Change.org è stata lanciata anche la petizione “Proteggiamo le Tre Cime di Lavaredo: Un Appello per la Chiusura del Traffico eccessivo”, che ha già raccolto oltre 25mila firme.

 

L'obiettivo finale è quello di adottare, già dalla prossima estate, un piano per gestire gli accessi entro "limiti" accettabili, come già avviene da anni nella zona del lago di Braies.

 

L'accordo stipulato dai cinque comuni altoatesini verrà ora analizzato dalle rispettive giunte e poi dalle associazioni turistiche della Val Pusteria.

 

Un altro aspetto, importantissimo, meritevole di valutazioni e miglioramento è il potenziamento dei trasporti pubblici: il primo passo potrebbe essere quello di introdurre la procedura di prenotazione del posto sui bus.

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