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Ambiente

Sul Vettore la calabrosa ''cristallizza'' il paesaggio (VIDEO): ecco cos'è questo fenomeno e perché non va confuso con galaverna, gelicidio e vetrone

 Specialmente tra la dorsale abruzzese e quella umbro marchigiana abbiam vissuto dei valori termici davvero molto bassi, con temperature che a 2000 metri hanno sfiorato anche i -12°C. Nel video siamo sul Vettore (Parco Nazionale dei Monti Sibillini immortalato da Paoloantonio D’Ettorre)

di
Emanuele Valeri
20 gennaio | 19:19
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

L’altalena termica di questi giorni continua a regalarci emozionanti fenomeni atmosferici, soprattutto sulle nostre montagne dove da giorni, specie in alta quota, sembra di vivere scenari davvero polari. Questo avviene grazie alla breve ma intensa ondata di freddo che nei giorni scorsi ha interessato parte della nostra Penisola e in particolare le nostre regioni centro meridionali. Una bassa pressione instauratasi sul Tirreno centro meridionale è stata capace di richiamare correnti molto fredde dai quadranti nordorientali, causando delle nevicate in Appennino anche a basse quote.

 

Non tanta neve, ma tanto freddo, con le temperature massime che per alcuni giorni hanno faticato a portarsi oltre gli zero gradi già a partire dai 1000 metri di quota. Specialmente tra la dorsale abruzzese e quella umbro marchigiana abbiam vissuto dei valori termici davvero molto bassi, con temperature che a 2000 metri hanno sfiorato anche i -12°C. Naturalmente il maltempo è stato accompagnato non soltanto dalla neve, ma anche da intense bufere di vento. Le stazioni sciistiche del centro Italia, proprio per via delle condizioni meteo, sono rimaste chiuse anche per più giorni per favorire il ripristino degli impianti.

 

 

 

Ad esempio Campo Imperatore, stazione degli sport invernali del Gran Sasso d’Italia, soltanto ieri è tornato raggiungibile. Nel web sono circolate moltissime immagini che mostravano i piloni delle seggiovie interamente ghiacciati, e questo fenomeno non si è verificato solamente nelle zone della montagna più alta ma diffusamente dai Sibillini al Matese.

 

Ma di cosa si tratta? In inverno specialmente ci sono questi fenomeni: galaverna, calabrosa, vetrone e gelicidio che sono molto simili tra di loro e spesso vengono confusi.

 

La galaverna notturna ammanta montagne e boschi con un deposito di ghiaccio che si manifesta sotto forma di aghi o scaglie. Si formano prevalentemente quando c’è la presenza di nubi basse o nebbia. La calabrosa è invece il fenomeno che in questi giorni è stato immortalato dai cellulari di tanti sciatori e alpinisti, e rende ghiacciato e polare lo scenario circostante. Tuttavia con la galaverna c’è una differenza non da poco: la calabrosa va a formare una crosta vera e propria, compatta e semitrasparente. Solitamente la formazione di questo fenomeno combacia con valori di temperatura negativi o molto negativi.

 

Ancora diverso è il Vetrone, che invece va a formarsi quando la temperatura è positiva. In sostanza avviene una precipitazione liquida, che va ad impattare su un oggetto o degli oggetti a temperatura negativa. Le goccioline congelano all’istante e ricoprono l’oggetto stesso con un deposito di ghiaccio trasparente. Infine abbiamo il gelicidio che è un fenomeno ancora differente rispetto a quelli da poco elencati. La sua peculiarità è che quando avviene la precipitazione negli alti strati dell’atmosfera la temperatura è positiva, mentre quando le goccioline attraversano i bassi strati può capitare che persistano delle sacche di aria fredda che sono in grado di mantenere una temperatura negativa al suolo. Quindi quando la precipitazione liquida tocca il suolo congela in modo istantaneo.

 

Quello del gelicidio è senza dubbio uno tra i fenomeni più pericolosi, soprattutto per la circolazione automobilistica e capita spesso di vederlo verificarsi ad esempio in zone come la Pianura Padana. La calabrosa di cui ampiamente abbiamo parlato precedentemente riguarda più le aree di alta montagna, ma quando si verifica offre scenari davvero fiabeschi come quelli condivisi da tantissimi alpinisti in questi giorni tramite i loro canali social.

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