Nuvole rare che sembrano dischi sospesi nel cielo. A darne il nome è un legume e possono rimanere stazionarie per ore, anche se il vento soffia a velocità elevate

Immaginate di essere alla guida su una strada nel Parco Nazionale del Gran Sasso, nel tardo autunno, a fine giornata, quando la frenesia del quotidiano si calma e lascia spazio al silenzio e alla lentezza. Anselmo Trasatti si trovava sulla strada che portava al noto borgo-castello di Rocca Calascio quando si è accorto che i turisti e i passanti erano tutti con il naso all'insù, incantati dal cielo. Trasatti, straordinario interprete fotografico dell'entroterra abruzzese, si è così trovato di fronte una scena che non poteva non essere catturata dal suo occhio esperto: affascinanti nubi si erano formate proprio sopra l'antico borgo e il retrostante massiccio del Gran Sasso, innevato, creando un mix di forme e colori da cui è difficile staccare lo sguardo.

Le nubi che osservate nella fotografia e che Trasatti aveva di fronte in quel momento, sono delle formazioni spettacolari e abbastanza rare, che sembrano dischi sospesi nel cielo. Tra gli esperti di meteo sono conosciute come "nubi lenticolari", dalla parola latina per indicare la lenticchia, dato che la loro forma ricorda, effettivamente, quella del legume.

Queste nuvole si formano quando l'aria umida è costretta a risalire a causa di ostacoli naturali come montagne o colline. Il processo inizia con il vento che soffia in modo costante e incontra una catena montuosa. La massa d'aria, spinta verso l'alto, si raffredda e il vapore acqueo in essa contenuto condensa, formando queste strutture caratteristiche. Le nubi lenticolari appaiono soprattutto in condizioni di vento forte e stabile, spesso al di sopra di catene montuose come il Gran Sasso, visibile sullo sfondo dell'immagine.

Queste nuvole si distinguono per la loro forma liscia e stratificata, che dà l'impressione di essere scolpita. Inoltre, possono rimanere stazionarie per ore, anche se il vento soffia a velocità elevate. Questo fenomeno, oltre a essere visivamente affascinante, è anche importante per i piloti di aerei e alianti, poiché le correnti ascensionali associate alle nubi lenticolari possono influenzare il volo.

Rocca Calascio, che si vede nella fotografia, è una fortificazione medievale costruita intorno al decimo secolo, originariamente concepita come torre d'avvistamento per controllare le valli sottostanti e difendere le rotte commerciali e pastorali. Nel XV secolo fu ampliata dai Medici, che la trasformarono in una struttura più complessa con mura e bastioni per rispondere alle nuove esigenze militari.

Oggi è riconosciuta come luogo dal grande fascino, sia per il suo valore storico che per il contesto naturale in cui si inserisce. Il borgo sottostante, che un tempo ospitava i pastori transumanti e le loro famiglie, è oggi in gran parte abbandonato, ma molte delle sue case sono state restaurate per scopi turistici e culturali. La Rocca, invece, è diventata una meta amata da escursionisti, fotografi e appassionati di storia, e se passaggiando tra le sue stradine vi sembra di riconoscerle, è perché Rocca Calascio è stata utilizzata come set cinematografico in film famosi, tra cui Ladyhawke e Il nome della rosa, che ne hanno amplificato la notorietà a livello internazionale.