Marmolada, ghiacciaio simbolo del cambiamento climatico conteso tra due modelli di sviluppo. Torna la campagna glaciologica promossa dal Museo di Geografia dell’Università di Padova
A settembre arriva la sesta edizione della campagna glaciologica partecipata sulla regina delle Dolomiti promossa dal Museo di Geografia dell’Università di Padova, e portata avanti grazie alla collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano, il Cai di Padova e di Livinalongo-Colle e Arpav. Una iniziativa di sensibilizzazione sugli esiti della fusione glaciale
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il 7 e 8 settembre 2024 torna la campagna glaciologica partecipata sulla Marmolada, promossa dal Museo di Geografia dell’Università di Padova, e portata avanti grazie alla collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano, il Cai di Padova e di Livinalongo-Colle e Arpav.
Questa campagna partecipata sulla Marmolada, prima nel suo genere in Italia, viene realizzata dal 2019, è una iniziativa di sensibilizzazione sugli esiti della fusione glaciale.
Infatti, la Marmolada è sottoposta, in questi anni, a un accelerato processo di fusione, che nel 2022 si è concretizzato nella tragedia del distacco che ha tolto la vita a undici alpinisti.
Essa è però anche un ghiacciaio-simbolo, conteso e al bivio tra due modelli di sviluppo: quello ski oriented, che proprio sulla Marmolada vede costruire nel 1947 uno dei primi impianti di risalita in Italia, e la proposta più recente di un turismo alternativo e una fruizione sostenibile della montagna, avanzata nel 2020 da una rete di associazioni e soggetti locali.
L’edizione 2024 si propone due obiettivi principali. A livello nazionale, quello di far conoscere rapidità e drammaticità della fusione del ghiacciaio, attraverso la raccolta e diffusione di dati e studi aggiornati. A livello locale, quello di lanciare un documento per “un’altra Marmolada”: non più solo “montagna perfetta” per l’alpinismo e per lo sci (secondo la definizione di Dino Buzzati), ma di una “montagna maestra” in grado di indirizzare la fruizione delle alte quote favorendo mitigazione, adattamento e sensibilizzazione ai cambiamenti in corso.
La Campagna, inoltre, quest’anno si svolgerà in concomitanza con “Climbing for Climate”, un evento organizzato dalla Rete Nazionale delle Università Italiane per lo Sviluppo Sostenibile (Rus) per sensibilizzare l’opinione pubblica locale, nazionale e internazionale sugli effetti dei cambiamenti climatici in atto sulle terre alte.
“Il valore aggiunto di questa iniziativa giunta ormai alla sesta edizione è quello di avvicinare la cittadinanza alle pratiche di ricerca attraverso un’esperienza culturale a tutto tondo, in cui grazie alla guida di docenti ed esperti è possibile osservare, comprendere e problematizzare situazioni e processi complessi, attraverso un approccio multidisciplinare capace di far entrare in relazione profonda con il territorio - commenta Giovanni Donadelli, curatore dell'iniziativa per il Museo di Geografia -. Il coinvolgimento diretto delle persone in questo genere di attività rappresenta una strategia vincente, capace di appassionare ed emozionare i partecipanti ed efficace nel promuovere conoscenza e consapevolezza dei cambiamenti climatici in atto nel contesto alpino”.
Sabato 7 settembre la giornata inizierà con la realizzazione di osservazioni e misurazioni frontali con la partecipazione dei diversi partner del progetto e si concluderà con un seminario e dibattito intitolato “Un’Altra Marmolada: progetti e visioni per un futuro sostenibile” presso la Sala Teaz del Comune di Rocca Pietore. Per domenica invece è previsto il lancio del documento “Un’Altra Marmolada – Quando il ghiacciaio non ci sarà più” e a seguire la salita fino alla stazione terminale di Punta Rocca per poi attraversare il ghiacciaio fino al Pian dei Fiacconi e assistere lì alla performance en plein air “Rimaye”, a cura di Azioni Fuori Posto, con Filippo Stocco e Silvia Dezulian.