L'espansione dei laghi sull'altopiano tibetano avrà notevoli impatti sociali ed ecologici su chi lo abita
Una ricerca recentemente pubblicata su Nature prevede che l'aumento delle precipitazioni e lo scioglimento dei ghiacciai invertiranno drasticamente la tendenza alla contrazione ed espanderanno del 50% i laghi dell'altopiano tibetano
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Mentre recenti rapporti hanno affermato che più della metà dei laghi più grandi del mondo, compresi quelli dell'altopiano tibetano, si stanno prosciugando, un articolo pubblicato su Nature Geoscience suggerisce che, entro la fine di questo secolo, i laghi bloccati sulla terraferma dell'altopiano tibetano sono destinati ad aumentare in modo esponenziale, con conseguente perdita di terreno e relativi impatti economici, ambientali e climatici.
Infatti, le previsioni climatiche e meteorologiche suggeriscono che l'aumento delle precipitazioni dovuto ai cambiamenti climatici provocherà l'ampliamento di questi laghi e l'innalzamento del livello dell'acqua fino a 10 metri.
Secondo la ricerca guidata dal Iestyn Woolway dell'Università di Bangor (Regno Unito) e portata avanti insieme a colleghi in Cina, Arabia Saudita, Stati Uniti e Francia, il volume d'acqua catturato in questi laghi senza sbocco sul mare è destinato a quadruplicare entro il 2100.
Tra i motivi per cui è essenziale studiare questo fenomeno, ci sono la perdita di aree critiche per l'agricoltura, per l'insediamento umano, e che attualmente ospitano reti stradali e ferroviarie, con i conseguenti impatti economici, che saranno determinati dall'aumento della superficie dei laghi.
Woolway ha commentato: "Il cambiamento climatico sta rendendo l'altopiano tibetano più verde e più abitabile, attirando un maggior numero di persone ad altitudini più elevate grazie a un migliore accesso all'acqua. Tuttavia, l'innalzamento del livello dei laghi richiede una pianificazione e politiche urgenti per mitigare gli impatti sull'ecologia e sulla popolazione della regione".
Come spiega il ricercatore, la perdita di terreno che ne consegue potrebbe anche portare a un cambiamento del paesaggio, con la fusione dei laghi e l'alterazione del corso dei fiumi che li alimentano e li collegano tra loro. Tra le conseguenze delle modifiche del paesaggio, come evidenzia la ricerca, potrebbe anche esserci un aumento delle emissioni di gas serra dovuto a un ciclo di feedback positivo.
Inoltre, l'aumento dell'acqua dolce e del flusso tra i laghi potrebbe anche causare un cambiamento nell'ecologia e influenzare la fauna selvatica. Un esempio citato proprio nello studio è quello di quando il lago Zonang nella Riserva Naturale di Hoh Xil ha rotto gli argini nel 2011, l'antilope tibetana ha trovato bloccata la sua rotta migratoria.