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Ambiente

Lago Bianco trivellato e sfruttato per l'innevamento. Italia a rischio di procedura di effrazione per l'europarlamentare Danzì

Tramite un comunicato congiunto da parte del Comitato Salviamo il Lago Bianco e l'Eurodeputata Maria Angela Danzì arrivano aggiornamenti sulla vicenda del Lago Bianco, il lago alpino situato a 2600 metri di quota, trivellato e sfruttato per la captazione delle sue acque per l'innevamento artificiale

di
Sofia Farina
09 maggio | 16:30
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

La vicenda del Lago Bianco, situato a 2600 metri di quota in Valfurva, trivellato e sfruttato per la captazione delle sue acque per l'innevamento artificiale, negli ultimi mesi è arrivata su giornali, programmi televisivi e salotti grazie agli instancabili membri del Comitato Salviamo il Lago Bianco, che sono riusciti ad arrivare fino alla Commissione Europea grazie a una petizione (di cui avevamo parlato qui).

 

A seguito della prima risposta ottenuta dalla Commissione Europea a inizio settimana il Comitato Salviamo il Lago Bianco dirama assieme all'Eurodeputata Maria Angela Danzì il seguente comunicato stampa.

 

“Sul Lago Bianco, la Commissione europea tiene accesi i riflettori e, con un linguaggio diretto inusuale, fa riferimento al rischio di procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia: i danni provocati da questo progetto non sono dunque finiti”. Così Maria Angela Danzì, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, ora capolista nel Collegio Nord Ovest, che lo scorso gennaio aveva scritto un’interrogazione circostanziata alla quale ora è arrivata la risposta della Commissione Ue.

 


Foto di Matteo Lanciani

Dopo lo stralcio del progetto da parte del Comune di Valfurva, decisione dello scorso aprile, gli interventi sono stati di fatto cancellati ma rimane il grosso problema del ripristino della natura là dove i lavori già intrapresi hanno comportato danni. Nell’interrogazione, Danzì parla di “grave pregiudizio all’integrità” di quest’area di pregio causato dal progetto di ampliamento delle piste sciistiche e di innevamento artificiale.

 

Il Commissario all’Ambiente, Virginijus Sinkevičius, a nome della Commissione europea, specifica che sono gli Stati membri i responsabili di ogni opera di compensazione o di ripristino. E alla terza e ultima domanda della deputata alla Commissione - “Intende valutare i risultati dell'EU Pilot 6730/14, anche considerando la VIncA non opportuna che ha consentito la realizzazione del progetto?” - la risposta di Sinkevičius è che la Commissione sta valutando diverse denunce e la petizione presentate dai cittadini e che prenderà una decisione sulle azioni appropriate da intraprendere. “Compreso, se del caso, l'avvio di una potenziale procedura di infrazione”, dice la nota. “Una specifica inusuale, nel linguaggio solitamente più formale della Commissione: una presa di posizione, questa, che si aggiunge a quella netta della Commissione Petizioni del Parlamento europeo che definisce il caso come ‘molto serio’. Segno che i rilievi sollevati finora non sono campati per aria e che questo ecosistema, cuore del Parco Nazionale dello Stelvio e dell’Europa, è una questione di interesse generale: non si tratta solo di preservare un’area naturale, cosa che già da sola basterebbe, ma è una questione di salute collettiva. Soprattutto in una fase storica in cui le risorse idriche sono a rischio per effetto dei cambiamenti climatici”, conclude Danzì. Nei giorni scorsi l’Europarlamentare era intervenuta a un dibattito pubblico a Sondrio, organizzato dai comitati per la tutela del Lago Bianco, denunciando l’assenza del piano e del regolamento di gestione dell’Ente Parco a causa di mancanze da parte della Regione Lombardia. “E senza il regolamento, diventa più difficile sanzionare alcune violazioni”, aveva detto Danzì.

 


Foto di Matteo Lanciani

Come noto, il Comune di Valfurva, in provincia di Sondrio, aveva in principio autorizzato e cominciato a realizzare un progetto di estrazione di acqua, destinata alla produzione di neve artificiale, dal delicato ecosistema del Lago Bianco: il lago alpino naturale si trova a 2600 m di quota nei confini del Sito Natura 2000 del Parco dello Stelvio e all'interno di una Riserva a "protezione più rigorosa". Questo progetto rappresenta un'ulteriore violazione delle direttive ambientali europee, la quale si aggiunge ad un lunga lista nazionale, per la quale la Commissione europea ha aperto nel 2014 una procedura di pre-infrazione nei confronti del nostro Paese (Eu Pilot 6730/14).

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