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Ambiente

La Liguria non è solo mare. "Due zaini e un camallo": il progetto che racconta un territorio che si incammina oltre il turismo di massa

Valentina Staricco e Luca Riolfo sono gli ideatori di Due zaini e un camallo, un portale che è anche community, progetto editoriale e promozione del territorio ligure. Puntano a rendere accessibili luoghi che spesso sono sconosciuti: uno spazio in cui condividere la passione per una Liguria che ancora pochi conoscono, in cui il turismo non è soltanto mare e il trekking è una passione da vivere

di
Daria Capitani
14 luglio | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Lei ha uno zainetto leggero, perfetto per chi è abituato a percorrere lunghi cammini e porta con sé lo stretto indispensabile. Lui ne ha uno grande e stipato: dentro ci sono un drone e l’attrezzatura per realizzare video e non solo. Lei si chiama Valentina Staricco, lui Luca Riolfo: insieme hanno dato vita a “Due zaini e un camallo”, un portale che è anche community, progetto editoriale e promozione del territorio. Al centro, il trekking in una regione che è ben riconoscibile nella scelta di inserire “camallo” nel nome. In dialetto genovese è lo scaricatore di porto, una persona, proprio come Luca, in grado di portare grandi pesi. Siamo in Liguria, a Loano, «ma - come si legge sul sito - siamo sempre aperti a espanderci su tutto il territorio regionale».

 

Il progetto è nato per caso, in pandemia. I protagonisti di questa storia sono entrambi gestori di attività ricettive. Durante i lunghi periodi di chiusura per l’emergenza sanitaria, si mettono in cammino, percorrono l’entroterra ligure, prendono consapevolezza delle potenzialità di una delle regioni più boscose d’Italia, in cui dal mare il paesaggio s’impenna su alture di grande fascino. «Dopo un anno di quelle che noi chiamiamo “trekkinate”, un mix fra trekking e camminate, abbiamo pensato di metterle nero su bianco, realizzando una rivista per gli amici con 25 itinerari nelle quattro province - racconta Luca -. Edita in trenta copie, è andata a ruba. Ne abbiamo stampate altre cento, e poi mille. Da quell’entusiasmo iniziale è nata un’associazione culturale senza scopo di lucro e non abbiamo mai smesso di pubblicare. In tre anni sono già usciti 12 numeri».

 

Un progetto di didattica nelle scuole dell'associazione Due zaini e un camallo con il supporto dei Carabinieri Forestali. [Foto Due zaini e un camallo]

 

A supporto del progetto, un sito web, dove il lettore può trovare tutto il materiale della rivista in formato digitale, compresa la traccia di ogni singolo percorso scaricabile in formato gpx. «La nostra voglia di condividere e far conoscere la Liguria si è propagata oltre le nostre aspettative: abbiamo ottenuto patrocini comunali, che oggi sono più di cinquanta, accompagnati dalle province di Savona, Imperia, Genova e La Spezia, 6 Ente Parco liguri e tante collaborazioni con associazioni locali». La rivista porta con sè una vocazione solidale, legandosi a raccolte fondi per realtà benefiche, e di sensibilizzazione: nel 2022, nel quarto volume, viene inserito anche un sentiero percorribile in carrozzina. «Volevamo creare uno spazio in cui condividere la passione per una Liguria che ancora pochi conoscono, in cui il turismo non è soltanto mare e il trekking è una passione da vivere - continua Riolfo -. Oggi siamo editori indipendenti di una rivista che parla di Liguria a 360° unendo alle camminate nei boschi tanti aspetti culturali, storici, naturalistici, tradizionali, d'arte e di spettacolo che la nostra terra sa offrire oltre al classico turismo di massa. In tre anni abbiamo raccontato più di 200 itinerari da Levante a Ponente, abbiamo inventato il primo Fugassa Tour, degustazioni di focaccia in 13 botteghe del pane, e abbiamo portato una speciale didattica a fumetti nelle scuole volta ad avvicinare i più piccini all'educazione ambientale».

 

Gli ideatori di Due zaini e un camallo non sono accompagnatori naturalistici, si definiscono «narratori di un territorio. Il nostro sguardo nasce dall’incontro con le persone che lo popolano e dalle esperienze che viviamo in prima persona. Puntiamo a rendere accessibili luoghi che spesso sono sconosciuti agli stessi liguri. Prima di scriverli, andiamo a scoprirli. Rigorosamente zaino in spalla».

 

Valentina Staricco e Luca Riolfo. [Foto Due zaini e un camallo]

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