Il simbolo del Cai sul manifesto che promuove l'eliturismo, Zanella: ''Ingenuità molto grave. L'elicottero? Si usi solo per soccorrere le persone e trasportare materiale''
“Gravissimo quanto accaduto”: la dichiarazione del Cai Alto Adige sulla vicenda della Cadore vertical challenge, evento che promuove anche l'eliturismo e patrocinato dal Cai
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Nuova dichiarazione sulla vicenda del patrocinio del Cai a un evento che promuove anche l'eliturismo. A parlare questa volta è Alberto Zanella, presidente del Cai Alto Adige: “Mi sono informato con il Presidente del Cai Veneto Renato Frigo, e il Cai Domegge si è messo a disposizione per l’organizzazione di questa manifestazione, non ha detto sì all’eliturismo. Si è quindi trovato in mezzo a questa vicenda, ma è stata di sicuro un’ingenuità, dovevano essere più attenti. Ritengo sia molto grave quanto è accaduto. Personalmente mi sarei fatto mandare prima il volantino dell’evento e l’avrei fatto rifare: il Cai Alto Adige è assolutamente contrario ai giri turistici in elicottero sopra le montagne. Questi mezzi devono essere utilizzati solamente per il trasporto di materiale e per il soccorso delle persone. Per questa ragione ho comunicato su Facebook che il Cai Alto Adige è contrario all’eliturismo”.
L’evento al centro delle polemiche è la "Cadore vertical challenge", in programma questa domenica, è organizzato dalla Pro Loco di Domegge con il Gruppo Marciatori Calalzo e il Cai di Domegge di Cadore. L’appuntamento prevede un programma articolato che offre "la possibilità di vivere una giornata all'insegna dello sport, della natura e del divertimento”, in concomitanza con la spettacolare gara della Vertical, e sembra dunque avere i requisiti per sensibilizzare le persone all'avvicinarsi alle terre alte.
L’evento promuove però anche la possibilità di fare giri turistici con l'elicottero per raggiungere la cima: una scelta in contraddizione con le scelte del Club Alpino Italiano, che la primavera scorsa aveva reso pubblico un documento di posizionamento sull'eliturismo, dichiarandosi contrario. “Il Cai di Domegge avrebbe dovuto dichiararsi subito contrario all’uso dell’elicottero per fini turistici. In montagna, se vuoi arrivare in cima, vai a piedi. È questa la posizione del Cai Nazionale. Se si molla la presa è un attimo essere invasi dal business dell’elicottero. L’anno scorso, in Val Gardena, questo mezzo ha portato l’attore Vincenzo Salemme a mangiare in una malga: così si crea la voglia di emulazione tra le persone", dice Zanella. Alcuni giorni, in Val Gardena, è un continuo andare avanti e indietro con l’elicottero. Come noto, il problema principale di questi mezzi è l’inquinamento acustico che viene generato: passando su prati e boschi e spaventano gli animali.
"Avvallare l’eliturismo significa implicitamente approvare anche un maggiore utilizzo di moto fuori strada e auto. Così in montagna regna l'anarchia, il caos”, continua Zanella. “Per queste ragioni il Cai è totalmente contrario sia all’eliturismo estivo che all’eliski. Il Cai di Domegge si sarebbe dovuto accorgere che l’iniziativa era contraria alle posizioni del Cai Nazionale ed evitare di dare il proprio patrocinio. A questo punto dovrebbe anche dire chiaro e tendo che è contrario all’eliturismo e ammettere di aver commesso un errore”. Assumersi le proprie responsabilità, d’altra parte, sembra un valore non più di moda nella nostra società.
“Una dimostrazione da parte del Soccorso Alpino con l’elicottero sarebbe andata benissimo, è importante che le persone conoscano con quali modalità viene svolto questo lavoro, che un intervento in montagna non è una stupidaggine e che bisogna fare molta attenzione, perché c’è chi rischia la vita per salvarci. In questo caso utilizzare l’elicottero avrebbe un un senso, mentre non ne ha nessuno quando viene usato per fini ludici”, ha affermato Zanella.
La "Cadore vertical challenge", tra l’altro, prevede diverse iniziative per i più giovani, come la 'Cadore Vertical Kids', una gara di corsa non competitiva di 1,3 chilometri e 130 metri di dislivello dedicata ai ragazzi under 14. Per questa ragione risulta ancora più importante fare attenzione a quali messaggi si intende veicolare. “È importante essere coerenti su quali valori vogliamo trasmettere alle nuove generazioni, evitando di promuovere principi in contraddizione tra loro, come il rispetto per la montagna e l’eliturismo”.
Dal canto suo, a seguito delle recenti polemiche, il Cai di Domegge, invece di assumersi le proprie responsabilità e ritirare il patrocinio, chiarisce che la sezione "aderisce sempre alle iniziative del paese, decise con le varie associazioni, e continuerà a farlo senza porre limiti e divieti se non condivisi dagli altri enti". Ancora nessun no secco all'eliturismo quindi. “Non condivido questa posizione. Se domani il Comune decidesse di aprire un aeroporto il Cai di Domegge sarebbe quindi d’accordo? E se le associazioni facessero un evento con le moto sui sentieri? O un raduno di fuoristrada in un parco? Il Cai di Domegge ha sbagliato a fare questa replica: avrebbe dovuto affermare con forza che il Cai è sempre e comunque per la tutela dell’ambiente. Il Cai Nazionale, per esempio sta facendo una battaglia contro l’eliski in Valle d’Aosta. Credo proprio che il Cai di Domegge sarà sollecitato ad assumersi le proprie responsabilità dicendo di aver commesso un errore. La mia speranza per il futuro è che si affermi sempre con decisione un no fermo all’uso dell’elicottero per fini turistici. Il Cai deve fare molta più attenzione sugli eventi e le iniziative che vengono patrocinati, altrimenti i messaggi rischiano di essere fuorvianti”.