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Ambiente

Il puzzle 3d delle Alpi Apuane: imparare a conoscere il proprio territorio (e come cambia) con gli occhi e con le mani

Da Antona, un piccolo borgo incastonato nelle Alpi Apuane, arriva la storia di un progetto che unisce educazione, sostenibilità e cura del proprio territorio. Dopo 25 anni trascorsi all’estero, Donatella Balloni, designer, ha deciso di tornare e investire le sue competenze e il suo tempo in un progetto educativo unico nel suo genere: un puzzle tridimensionale delle Alpi Apuane, pensato per avvicinare grandi e piccoli a questo territorio ferito, mostrandone la bellezza e le opportunità

di
Sofia Farina
10 dicembre | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Da Antona, un piccolo borgo incastonato nelle Alpi Apuane, arriva la storia di un progetto che unisce educazione, sostenibilità e cura del proprio territorio. "Quando sono rientrata in Italia nel 2019, pensavo di fermarmi solo per un anno sabbatico - racconta Donatella Balloni, designer di professione e innovatrice per passione - ma poi la pandemia ha cambiato tutto. Ho riscoperto il valore delle mie radici e ho capito che volevo restituire qualcosa alla mia terra".

 

Dopo 25 anni trascorsi all’estero, Donatella ha deciso di tornare e investire le sue competenze e il suo tempo in un progetto educativo unico nel suo genere: un puzzle tridimensionale delle Alpi Apuane, pensato per avvicinare grandi e piccoli a questo territorio ferito, mostrandone la bellezza e le opportunità.

 

Dietro la semplicità apparente di questo gioco c’è una filosofia educativa che punta a riscoprire il legame con la natura e il territorio. "L’idea è nata quasi per caso, durante un concorso di disegno organizzato all’Orto Botanico Pellegrini Ansaldi - spiega Donatella -. Disegnavo con i bambini e mi sono accorta che avevano difficoltà a rappresentare oggetti tridimensionali, come le montagne o i fiori. Sembrava che avessero perso quella capacità di ‘vedere’ lo spazio che per me, cresciuta in questi luoghi, era naturale."

L’osservazione ha fatto scattare una riflessione: come aiutare le nuove generazioni a riscoprire il valore della manualità e, al contempo, insegnare loro qualcosa sul territorio in cui vivono? "Da lì ho iniziato a progettare il puzzle, immaginandolo come uno strumento educativo," continua. "Non volevo solo far divertire, ma anche insegnare: far scoprire le altimetrie, la geografia locale, i paesaggi e, soprattutto, il valore della sostenibilità".

 

Il cuore del progetto è l’insegnamento dell’Educazione al Territorio nelle scuole, una disciplina che Donatella sogna di vedere obbligatoria, accanto a materie fondamentali come italiano e matematica. "L’obiettivo è aiutare i ragazzi a scoprire, comprendere e rispettare ciò che li circonda: il suolo che calpestano, i suoni che sentono, l’aria che respirano, gli ecosistemi in cui vivono."

 

Le Alpi Apuane sono un territorio fragile, spesso conosciuto solo per il marmo, ma con una biodiversità unica al mondo. "In pochi anni ho visto intere porzioni di montagna sparire a causa delle cave," denuncia Donatella. "Le Apuane sono un patrimonio incredibile, non possiamo ridurle solo a una risorsa da sfruttare. Per questo ho deciso di portare questo messaggio nelle scuole."

Educare i più giovani è la chiave per proteggere il territorio. "È inutile parlare di sostenibilità solo agli adulti," afferma Donatella. "Dobbiamo puntare sui bambini, farli crescere con la consapevolezza del valore della natura e del loro territorio. Vorrei trasmettere ai giovani l’importanza di proteggere ciò che ci è stato lasciato con grande sacrificio e di superare modelli ormai obsoleti e dannosi, come l’estrazione del marmo, vista ancora oggi come unica fonte di ricchezza e sopravvivenza".

 

Dal 2025, alcune scuole hanno deciso di adottare il puzzle 3D come strumento didattico per trasmettere questi valori. "È una soddisfazione immensa vedere il progetto entrare nelle aule: significa che qualcosa sta cambiando" commenta.

 

Il puzzle 3D Apuane è disponibile (maggiori informazioni qui) in tre versioni, ognuna pensata per un diverso grado di complessità: una per bambini, una per ragazzi e una per adulti ed esperti. L’idea è quella di avvicinare le persone al patrimonio naturale e culturale delle Alpi Apuane in modo interattivo. "Ogni pezzo del puzzle racconta una storia, ogni vetta e ogni sentiero sono un invito a scoprire questa terra unica" spiega Donatella.

Donatella ha scelto di avviare la sua attività ad Antona, che è un borgo montano con appena 300 abitanti, come atto di resistenza contro l’abbandono delle aree rurali: "Vivere qui è una sfida: un tempo Antona aveva due negozi di alimentari, un panificio, una macelleria, tre ristoranti, due parrucchiere, un Circolo e un Tabacchi. Oggi non c’è quasi più nulla."

 

Questa scelta, però, è anche un segnale di speranza: "Spero che il mio progetto possa ispirare altre persone a credere nel potenziale delle zone montane e a investire in queste realtà che meritano di essere valorizzate".

Il progetto 3D Apuane è il risultato di una rete di collaborazioni con professionisti legati al territorio. Donatella ha lavorato con tre fotografi – Marco Buratti, Giovanni Fatighenti e Maurizio Papucci, quest’ultimo suo accompagnatore alla scoperta delle principali vette delle Apuane – e con tre Guide Ambientali, tra cui Andrea Ribolini, presidente dell’associazione Aquilegia e responsabile dell’Orto Botanico Pellegrini Ansaldi del Pian della Fioba.

 

La produzione è stata realizzata grazie al contributo di tre grafici, due progettisti per il packaging, due stampatori e due designer. Inoltre, Donatella ha collaborato con tutti i rifugi Apuani, donando espositori dedicati, e con negozi di articoli sportivi e modellismo, ampliando così la diffusione del progetto: "Voglio che questo sia un progetto corale, che coinvolga e valorizzi le competenze di chi ama e vive le Alpi Apuane".

Il progetto 3D Apuane ha già ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui un microcredito per startup sostenibili da Banca Intesa e il premio "Cresci Business - Progettiamo Sostenibile." Inoltre, una campagna su GoFundMe è stata inserita nella pagina ufficiale dedicata alla Giornata Mondiale della Terra, destinando parte dei fondi al reparto M.I.C.I. di Bologna, dove Donatella è in cura.

 

"Questi riconoscimenti sono importanti, ma il vero successo per me è vedere i bambini entusiasti e curiosi di scoprire il loro territorio," conclude. "Questo progetto è il mio modo di restituire valore alle Alpi Apuane e creare connessioni tra generazioni, tra tradizione e innovazione".

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