"Giorni a rimuovere la spazzatura delle squadre passate" nel campo base delle torri di Trango: la denuncia dell'alpinista Stefano Ragazzo
Dure parole di denuncia e forti immagini arrivano dal lontano Pakistan da parte di Stefano Ragazzo, che mostra la presenza di spazzatura di spedizioni effettuate in un passato più o meno recente nel gruppo del Baltoro Muztagh, all'interno della catena del Karakorum
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Dure parole di denuncia e forti immagini arrivano dal lontano Pakistan per mano di Stefano Ragazzo, che mostra la presenza di spazzatura di spedizioni effettuate in un passato più o meno recente nel gruppo del Baltoro Muztagh, all'interno della catena del Karakorum
"Penso sia bello parlare di successi, salite epiche e risultati, ma ogni tanto dovremmo fermarci un minuto e riflettere se stiamo facendo tutto nel modo giusto" inizia così la riflessione di Ragazzo, alpinista, arrampicatore e Guida Alpina.
Il climber si interroga sul ruolo e sulla missione di coloro che compiono imprese sulle grandi pareti del pianeta: "Come alpinisti e atleti abbiamo una missione, che secondo me non è solo scalare le montagne e realizzare grandi traguardi ma è anche la conservazione dei luoghi che decidiamo di visitare - scrive Ragazzo -. Abbiamo già un grande impatto sul mondo con i tanti voli che prendiamo durante l'anno, capisco che questo argomento sia un grosso problema da risolvere ma altri problemi come la spazzatura che produciamo durante il viaggio, non dovrebbe essere difficile".
Ragazzo denuncia la situazione trovata al campo base delle torri di torri di Trango, i famosi monoliti di granito che si ergono nella regione del Baltistan, dove, insieme al suo team, ha trovato "un sacco di spazzatura lasciata in un buco nella morena delle squadre passate, alcune bruciate, altre "fresche" delle ultime squadre che erano lì la scorsa primavera, abbiamo trovato anche dei grossi tamburi blu sepolti sotto la sabbia e spazzatura tutto intorno la zona trasportata dal vento e dai corvi".
L'atleta ha raccontato di aver trascorso giorni a pulire e raccogliere la spazzatura, aiutato da dei ragazzi del posto e da altri scalatori, cercando "di sensibilizzare la gente del posto su questo argomento", per farla poi portare via fino ad Askole, all'Ufficio del Parco Nazionale, pagando dei muli.
Infatti, come racconta: "Negli ultimi giorni il mio cuoco mi chiede cosa volevo fare con la mia spazzatura. C'erano due opzioni: una era lasciarla nel famoso buco della morena o, l'altra era pagare altre 15.000 rupie (circa 50 dollari) per un mulo in più e portarlo giù ad Askole. Senza dubbi, ho pagato per non lasciare traccia della nostra permanenza".