Forte esplosione a Stromboli: "L’evento è stato individuato dal sistema di allerta Early-Warning Parossisma con 3 minuti di anticipo"
Poco dopo mezzogiorno, a Stromboli, si è verificata una intensa e spettacolare attività vulcanica, durata all'incirca un quarto d'ora e prevista con minuti di anticipo dall'apposito sistema di Early-Warning Parossisma del Laboratorio di Geofisica Sperimentale
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Poco dopo mezzogiorno, a Stromboli, si è verificata una intensa e spettacolare attività vulcanica, durata all'incirca un quarto d'ora e prevista con minuti di anticipo dall'apposito sistema di Early-Warning Parossisma del Laboratorio di Geofisica Sperimentale (Lgs) del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze.
L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo (Ingv-eo) ha comunicato che dall’analisi delle immagini delle telecamere della rete di sorveglianza e da personale sul campo è possibile affermare che dalle 12:07 circa si è verificato un evento parossistico ai crateri sommitali dello Stromboli.
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Parossismo deriva dal greco paroxusmòs, che vuol dire "eccitamento", e indica la condizione in cui un’attività vulcanica diventa particolarmente violenta o quando in un intervallo di tempo relativamente breve vengono emesse quantità elevatissime di prodotti vulcanici (gassosi, liquidi o solidi). Solitamente rappresenta l’estremo grado di evoluzione di un’attività già iniziata in maniera moderata.
L'attività parossisstica di oggi, 11 luglio, ha prodotto una colonna eruttiva ed un flusso piroclastico lungo la Sciara del Fuoco che si è propagato a mare per decine di metri dalla linea di costa, arrivando a esaurirsi intorno alle 12.10. Il flusso, commenta il Laboratorio di Geofisica Sperientale, ha generato uno tsunami con un’onda di circa 50 cm (picco-picco), al di sotto delle soglie di allerta.
Come comunica l'Ingv, tutte le stazioni sullo Stromboli hanno registrato un transiente sismico associato ad una sequenza di eventi esplosivi per la durata complessiva di circa 8 minuti, il più energetico dei quali è associabile all’evento parossistico ai crateri sommitali.
La Protezione Civile ha prontamente diramato un allarme di pericolo imminente, con le indicazioni su come comportarsi in caso di parossismo maggiore, nel caso in cui "inizi la ricaduta di materiale vulcanico caldo (bombe, lapilli, ceneri) anche di grandi dimensioni" e poi in seguito "la ricaduta di ceneri vulcaniche che potrebbe proseguire per diverse decine di minuti". Le linee guida in situazioni di emergenza sono semplici: "Se sei all’aperto, proteggi bocca, naso e occhi dalla cenere e cerca riparo all’interno di un edificio".
Maggiori informazioni sul comportamento migliore da mentenere possono essere trovate all'interno delle linee guida Io non rischio della Protezione Civile.
L'attività parossistica, comunque, è durata poco meno di un quarto d'ora e si è poi attenuata gradualmente, conseguentemente anche la preoccupazione è rientrata ma l’attenzione rimane alta.
Come spiegano gli esperti del Laboratorio di Geofisica Sperimentale: "L’evento è stato individuato dal sistema di allerta Early-Warning Parossisma con circa 3 minuti di anticipo ed è stato preceduto di circa 50 minuti da un chiaro segnale deformativo che ha permesso di pre-allertare il personale operativo e i ricercatori e tecnici sulle pendici del vulcano mentre stava effettuando manutenzione alle stazioni".