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Ambiente

Courmayeur immagina un futuro senza auto: ecco il progetto "Nuovo Trasporto Alpino"

Il Comune di Courmayeur, in Valle d'Aosta, ha firmato un accordo con la Regione e la Cassa Depositi e Prestiti per l’approfondimento e la valutazione della sostenibilità del progetto “Nuovo Trasporto Alpino” che mira a sviluppare nuovi collegamenti e infrastrutture di mobilità sostenibile sul territorio comunale

di
Sofia Farina
08 giugno | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

A Courmayeur è stato firmato un accordo tra la regione, il comune e la Cassa Depositi e Prestiti per l’approfondimento e la valutazione della sostenibilità del progetto “Nuovo Trasporto Alpino”.

 

Il progetto, proposto dal Comune di Courmayeur, mira a sviluppare nuovi collegamenti e infrastrutture di mobilità sostenibile sul territorio comunale pensate per lo sviluppo turistico della zona. Per il comune si tratta di “un piano che guardi al futuro, con attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, alla riduzione del traffico verso le valli e alla sostenibilità finanziaria, con l’obiettivo di riposizionare e rilanciare la località alpina ai piedi del Monte Bianco sui mercati internazionali grazie ad un’offerta altamente innovativa”.

 

Del fatto che la rimozione del traffico su gomma possa generare diverse ricadute positive, da quelle prettamente connesse agli impatti ambientali all’attrattività turistica, danno prova altri paesi di montagna che hanno fatto la stessa scelta, come la patinata Zermatt, dove le automobili non sono mai arrivate e si è passati dal carretto trainato dai cavalli alla micro mobilità elettrica, o il piccolo Chamois, comune valdostano che nel 1955 ha negato l’accesso al paese alle automobili.

 

Lo studio che si svilupperà a partire dall’ipotesi progettuale di “Nuovo Trasporto Alpino" si concentra su una rete di trasporto che tramite un sistema misto di telecabine e trasporto su rotaia collegherebbe Courmayeur alle sue valli laterali. 

 

Il progetto, discusso dal Consiglio Comunale di Courmayeur ad aprile 2022, comprende anche una rete di collegamenti a fune tra il Courmayeur, Dolonne, la funivia del Monte Bianco Skyway, La Zerotta in val Vény e Planpincieux in val Ferret.

 

L’investimento previsto è di circa 150 milioni di euro: i costi comprendono 100 milioni per le linee del sistema ibrido fune-auto-motore Ropetaxi, 30 milioni per la realizzazione di 12 stazioni, magazzino veicoli, locali servizi e accessori, 20 milioni per la realizzazione di parcheggi presso il campo sportivo ed Entrèves e 5 milioni per dieci navette elettriche per il trasporto intra val Ferret e intra val Veny. 

 

L'accordo tra la Regione Valle d'Aosta, il Comune di Courmayeur e la Cassa Depositi e Prestiti è stato firmato alla Skyway dal presidente della Regione, Renzo Testolin, l'assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Luigi Bertschy, l'assessore alle Opere pubbliche, Davide Sapinet, e l'assessore al Turismo, Giulio Grosjacques.

 

“L’accordo - spiegano il presidente Testolin, e l’assessore Bertschy - attua quanto previsto dal Documento di economia e finanza regionale per il triennio 2024-2026, nel quale si prevede che nel settore degli impianti a fune vengano promosse misure differenziate a seconda della dimensione, della valenza locale, nazionale o internazionale dei comprensori sciistici, per lo sci di discesa e per il fondo, al fine di consentire a tutti una buona capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali, economici e sociali in un’ottica di sostenibilità. A ciò si affianca l’opportunità di approfondire soluzioni innovative e replicabili di mobilità alternativa in ambiti montani come la realtà della Valdigne”.

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