Cosa serve per diminuire l'impatto dei nostri spostamenti nelle Terre Alte? Protect Our Winters Italia lancia un sondaggio per capirlo
Il mese della mobilità è finito, ma l'azione per una mobilità a minore emissioni nelle terre alte d'Italia non si ferma. Protect Our Winters Italia lancia un sondaggio per comprendere le necessità dei frequentatori delle montagne per potersi muovere usando meno la macchina
Il ‘Mobility Month 2024’ di Protect Our Winters Italia si avvia alla sua conclusione. E' stato un mese dedicato alla tematica della mobilità a basso impatto, durante il quale l'associazione ha invitato appassionate e appassionati di outdoor ad iscriversi al proprio club Strava, un’applicazione che gli sportivi di tutto il mondo utilizzano per registrare le proprie attività, per condividere tutti i chilometri percorsi in bicicletta nel tragitto tra casa e lavoro e nel tempo libero.
Durante le settimane di "raccolta di chilometri", i numerosi partecipanti all’iniziativa - ben 340 cicliste e ciclisti - hanno totalizzato più di 34000 chilometri!
Una volta terminato il mese di pedalate, e quindi l'opera di sensibilizzazione, i membri di Pow hanno preparato un questionario sulla mobilità da diffondere su tutti i social e piattaforme di informazione sull’onda dell’entusiasmo della challenge. Il sondaggio mira a conoscere le abitudini degli abitanti delle terre alte, rispetto alla mobilità casa-lavoro, casa-servizi essenziali e durante i momenti di svago ed è adatto a tutti, non solamente agli sportivi.
Le domande del sondaggio sono state identificate a partire dai risultati di un lavoro cominciato più di un anno fa insieme insieme ai partecipanti degli ‘Stati Generali dell'Azione per il Clima’, un’iniziativa dell’associazione ‘Ci sarà un bel clima’ che - riunendo decine di associazioni e organizzazioni - sta preparando un documento di proposte dell’attivismo italiano per spingere il governo a intraprendere azioni urgenti per la transizione energetica del paese. Il documento tocca diverse tematiche della transizione, dall'agroalimentare fino alla mobilità a basso impatto, il tavolo di lavoro a cui si è dedicato Protect Our Winters.
All'interno del sondaggio i volontari di Pow pongono anche alcune domande ai membri della comunità outdoor, volte a capire come incoraggiare gli spostamenti verso i luoghi in cui si praticano gli sport di montagna tramite di mezzi pubblici o altri mezzi di trasporto sostenibili.
Andare in montagna per praticare le nostre attività preferite, ci espone al cosiddetto "paradosso dell'outdoor", per cui il viaggio che facciamo verso le mete che amiamo e che vorremmo proteggere, in realtà contribuisce al cambiamento climatico che a sua volta impatterà su di esse. L'idea alla base del sondaggio è proprio quella di capire di cosa hanno bisogno i frequentatori delle terre alte per muoversi con un impatto minore sull'ambiente, per poi presentare queste istanze agli amministratori locali.
La raccolta dati tramite sondaggio, che si trova qui, rimarrà aperta per un mese e sono necessari solo 5 minuti per compilarlo.
Protect Our Winters (POW) Italia è una comunità di persone che amano e vivono la natura e si battono per proteggerla e per mantenerla così come la conosciamo. POW riunisce le forze di atleti professionisti, scienziati, creativi e partner commerciali impegnati nella tutela dell’ambiente e del clima. I pilastri su cui si fondano le sue azioni sono tre: la mobilità sostenibile, il turismo slow e a basso impatto e lo sviluppo regionale. I diversi gruppi in cui si dividono i volontari e le volontarie dell’associazione (athletes, science, creative e brand alliance) lavorano insieme per realizzare progetti concreti sul territorio e azioni di sensibilizzazione e divulgazione per coloro che non hanno ancora avuto l’opportunità di partecipare attivamente nella protezione del clima. Attraverso campagne e azioni nazionali e transnazionali, POW permette mira a far pressione sulla politica, a tutti i livelli, per ricordare a tutti e tutte quali sono gli obiettivi centrali della mitigazione del cambiamento climatico.