Come si fa a distinguere le rocce magmatiche, sedimentarie o metamorfiche durante un'escursione in montagna? Una spiegazione illustrata
Ci sono molte cose che si possono osservare durante un’escursione in montagna: le tracce degli animali, gli alberi o i fiori, ma anche le rocce che caratterizzano le pareti circostanti o che si trovano lungo il sentiero.
Le rocce sono degli aggregati di minerali e, in base alla loro origine, vengono classificate in tre grandi categorie: magmatiche, sedimentarie o metamorfiche. Osservando le loro caratteristiche come la durezza, il colore e il loro contenuto, è possibile capire che tipo di roccia abbiamo davanti
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Le tre tipologie di rocce che formano la crosta terrestre, si differenziano per la loro formazione, cioè per il processo da cui hanno origine. Sebbene la genesi sia differente, i processi che portano alla formazione dei vari tipi di rocce sono collegati da un ciclo.
I vulcani danno origine alle rocce magmatiche, formate dal raffreddamento e solidificazione del magma. Una volta erose e disgregate, le rocce magmatiche, possono costituire i sedimenti delle rocce sedimentarie. Infine, quest’ultime, se subiscono grandi variazioni di temperatura e/o pressione, diventano rocce metamorfiche. Il ciclo si conclude con una fusione delle rocce metamorfiche, che ritornano magma. Non sempre il ciclo delle rocce è così lineare, a volte una roccia magmatica può direttamente diventare metamorfica o, una roccia metamorfica, può sgretolarsi per processi erosivi e diventare sedimentaria. Indipendentemente dal processo di formazione, nelle rocce rimane traccia di tali variazioni, conferendo alcune caratteristiche osservabili e riconoscibili.
Cosa dobbiamo quindi, osservare per distinguere i vari tipi di rocce?
Le caratteristiche macroscopiche che si possono osservare, permettono di classificare le rocce in base alla loro origine e formazione. È importante fare le osservazioni sulla roccia pulita e possibilmente di frattura recente, perché gli agenti atmosferici ne alterano l'aspetto e il colore. Dobbiamo, inoltre, sottolineare che, per ogni gruppo, esistono numerosi tipi di rocce, che si contraddistinguono per i minerali contenuti al loro interno, quindi, il riconoscimento richiede un ulteriore verifica, non sempre possibile ad occhio nudo.
Vediamo allora, come riconoscere i tre tipi di rocce.
Rocce magmatiche
Il magma presente nel sottosuolo della crosta terrestre, quando si raffredda, solidifica, formando le rocce magmatiche, dette anche ignee. Il raffreddamento può avvenire lentamente, nel sottosuolo, dando origine alle rocce magmatiche intrusive, o rapidamente, in seguito alla fuoriuscita del magma, formando rocce magmatiche effusive.
Le rocce ignee sono in genere compatte e sono più o meno visibili dei cristalli. Quelle intrusive sono caratterizzate da cristalli grandi e ben sviluppati (come il granito), mentre quelle effusive possono avere piccoli cristalli e spesso appaiono vetrose (come il basalto, la roccia dei sampietrini delle nostre città).
Rocce sedimentarie
La caratteristica principale di queste rocce è, come dice il nome, quella di essere formate da sedimenti, cioè frammenti di altre rocce, fango, sabbia e resti animali o vegetali.
Nella maggior parte dei casi, osservandole, appare evidente una stratificazione: i materiali, non sempre riconoscibili, sono in genere disposti in strati di spessore variabile tra qualche centimetro e qualche decimetro. Il processo di formazione inizia con l’erosione, da parte degli agenti atmosferici, dei rilievi rocciosi che, generano così, i sedimenti. Questi vengono trasportati dai corsi d’acqua e dal vento, per poi essere depositati solitamente in un mare o in un lago. La formazione degli strati avviene con il deposito dei sedimenti che, con il tempo, vengono seppelliti da altri strati di sedimenti, subiscono compattazione e in seguito ad un lungo processo chimico-fisico, si trasformano in roccia. Durante questo processo, tra uno strato e l’altro, possono depositarsi resti vegetali o animali, determinando la presenza di fossili, un altro dettaglio da analizzare. Infine, l’assenza di cristalli evidenti e un aspetto sabbioso o polveroso sono dei tratti caratteristici delle rocce sedimentarie.
Rocce metamorfiche
Sono rocce magmatiche e sedimentarie che hanno subito una metamorfosi e hanno assunto un aspetto diverso dall’originario. Questa metamorfosi è dovuta essenzialmente a un forte aumento di temperatura, e/o un forte aumento di pressione.
La variazione di temperatura e pressione avviene, in genere, nelle rocce che entrano in contatto con del magma o negli strati più profondi della crosta terrestre, a causa del peso dello rocce sovrastanti. Oppure, in caso di processi come, la formazione di una catena montuosa, dove le rocce sono soggette a forti pressioni.
Le caratteristiche da osservare per riconoscerle sono l’aspetto “a fogli”: queste rocce si suddividono, infatti, facilmente in lastre e sono disposte su strati paralleli (bande) molto più sottili degli strati delle rocce sedimentarie, tra pochi millimetri e alcuni centimetri. Inoltre le superfici delle lastre di roccia metamorfica sono spesso lucenti. Un esempio di roccia metamorfica è il marmo.