Alla scoperta di 5 mammiferi che popolano le aree d’alta quota: alcune singolari curiosità su queste specie

Stambecco

Lo stambecco è un ruminante che abita le praterie d'alta quota e le pareti rocciose. Sulle Alpi, la popolazione è frammentata, quindi è possibile avvistarlo solo in alcune zone.

Una delle sue caratteristiche più affascinanti è la sua agilità. Nonostante la corporatura massiccia, è in grado di muoversi con destrezza su terreni impervi e pareti ripide, raggiungendo le quote più elevate tra i mammiferi alpini. Le sue dimensioni variano dai 65 ai 75 cm di altezza, con un peso che può raggiungere tra i 65 e i 120 kg.

Le lunghe corna arcuate verso il dorso sono distintive di questo animale. Nelle femmine, possono crescere fino a 30 cm, mentre nei maschi possono raggiungere 1 metro. Le corna crescono durante l'estate e smettono di crescere in inverno, formando un solco circolare ben visibile, simile agli anelli di un albero.

Camoscio

Il camoscio è un abitante delle praterie e delle tranquille zone rocciose d'alta quota.

Misura circa 70-90 cm di altezza e 100-130 cm di lunghezza. Ha un manto marrone-grigio, con il ventre e il sottogola color panna. È riconoscibile per le piccole corna uncinate di colore nero, che crescono ogni anno, tranne in inverno. Contando gli anelli di crescita delle corna, è possibile calcolare l'età del camoscio.

Si nutre principalmente di erba, ma in inverno si adatta mangiando ramoscelli, licheni e aghi di pino. Grazie alle caratteristiche dei suoi zoccoli, con un bordo duro e affilato e una pianta morbida ed elastica, si sposta agilmente sui suoli rocciosi.

Marmotta

La marmotta è un roditore con abitudini sociali, che vive in gruppi familiari all'interno di tane scavate nel terreno. Le sue dimensioni variano dai 50 ai 70 cm, con una coda lunga circa 20 cm.

Durante il giorno, si dedica alla nutrizione, alla pulizia della pelliccia e a lunghe soste al sole; al crepuscolo rientra nella tana, che può essere profonda anche decine di metri. Si nutre principalmente di erbe, radici e semi, che consuma in grande quantità durante l'estate per accumulare grasso per l'inverno. Durante la stagione fredda, si riunisce con tutta la famiglia nella tana per il letargo.

È facile sentire il suo fischio nei prati d'alta quota, un segnale che usano per comunicare tra loro e avvisarsi di un possibile pericolo.

Cervo

Conosciuto come il "re del bosco", il cervo è noto per il suo portamento elegante e i grandi palchi sulla testa, che ricordano una corona.

Il cervo misura dai 100 ai 130 cm di altezza e può pesare fino a 200 kg. Solo i maschi possiedono i palchi, strutture ramificate di tessuto osseo che, negli esemplari più anziani, possono raggiungere gli 85-100 cm. I palchi cadono ogni inverno per ricrescere in primavera, diventando più grandi di anno in anno.

La pelliccia del cervo è rossiccia-grigia in estate e marrone bruna in inverno. Un'altra caratteristica distintiva è lo specchio anale, l'area di pelliccia sotto la coda, che è di colore giallastro. Vive principalmente nelle aree boscate, ma frequenta anche le radure.

Scoiattolo Rosso

Nonostante il nome, la pelliccia dello scoiattolo rosso può variare dal marrone al rosso, e talvolta persino al nero, mentre il ventre è sempre chiaro, di colore bianco.

Questo roditore misura circa 25 cm, con una coda lunga tra i 15 e i 20 cm. Vive prevalentemente sugli alberi e si nutre di semi, gemme, fiori, frutti, bacche, licheni e funghi. È facile trovare, durante una passeggiata nel bosco, i resti di una pigna sgranocchiata.

La presenza dello scoiattolo è fondamentale per il bosco e il suo rinnovamento: trasportando e disperdendo i semi, aiuta molte specie di piante a diffondersi.