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Alpinismo

"Obiettivo lavorare in cordata". È Cristian Ferrari il nuovo presidente della Sat: "Penso a una società giovane, attenta alla base e di governo sui cambiamenti della montagna"

Il neo presidente della Sat è Cristian Ferrari, raccoglie il testimone da Anna Facchini. I vice sono Cinzia Fedrizzi e Riccardo Giacomelli. "Il nostro obiettivo è quello di garantire la sostenibilità economica e ambientale di tutte le nostre iniziative, siano la sede centrale, le sezioni, i nostri rifugi, i sentieri, le nostre scuole di alpinismo e i gruppi giovanili"

di
Luca Andreazza
09 maggio | 12:45
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

TRENTO. Il nuovo nuovo numero uno della Sat è Cristian Ferrari, l'ingegnere ambientale e glaciologo raccoglie il testimone da Anna Facchini, che lascia dopo sei anni e dopo il raggiungimento del limite dei due mandati. Eletti vice presidenti Cinzia Fedrizzi e Riccardo Giacomelli. Il segretario è Carlo Ancona, completano l'esecutivo Franco TessadriAlessandro Rossi Massimiliano Corradini.

 

“Nel periodo che ha preceduto le nomine abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con i colleghi consiglieri, con i presidenti di sezione, con i soci e abbiamo percepito come questo mondo alla fine abbia una base molto solida e sana", commenta il neo presidente Cristian Ferrari. "Riuscire a superare i 150 anni, con la voglia di crescere, di confrontarsi e di mettere sul tavolo anche idee forti e diverse dimostra come ci sia tanta vitalità in questa associazione. E' per questo che abbiamo deciso, con spirito di servizio e volontariato, di assumerci la responsabilità di mettere a disposizione tutto il possibile per la Società alpinistica trentina".

 

Il primo vertice è poi servito per definire la governance. Il nuovo presidente della Sat è risultato, con 62 preferenze, il più votato alle elezioni per rinnovare il Consiglio centrale. Gli altri componenti che completano l'organismo sono Giovanni Ghezzer, la vice presidente uscente Iole Manica, Giovanni Galatà, Johnny Zagonel, Bruna Penasa, Matteo Motter, Roberta Rosi, Licia Favè, Alessandro De Guelmi, Mauro Viesi, Mauro Mazzola e Lorenzo Kessler.

 

"Abbiamo il compito far conoscere e promuovere il valore aggiunto delle attività della Sat che viene restituito alla società civile come è ben evidenziato nel nostro bilancio sociale", prosegue Ferrari nel tracciare le prime linee programmatiche del mandato. "Le attività del sodalizio sono tantissime e siamo quasi ancora pochi per riuscire a coprirle tutte, il nostro obiettivo è quello di garantire la sostenibilità economica e ambientale di tutte le nostre iniziative, siano la sede centrale, le sezioni, i nostri rifugi, i sentieri, le nostre scuole di alpinismo e i gruppi giovanili".

 

In Sat da circa 24 anni nella sezione di Centa San Nicolò (Altopiano della Vigolana), l'esperienza di Ferrari nell'ente di via Manci è lunga. Diplomato alla scuola agraria forestale di Feltre e una laurea in ingegneria Ambientale all'Università di Trento con una tesi sull'analisi dei consumi energetici dei rifugi della Sat, Ferrari è stato dal 2001 al 2019 membro della Commissione Tam-Sat Tutela Ambiente montano

 

Quella della Società alpinistica tridentina è una macchina che conosce bene. Nel biennio 2018/19 è stato infatti presidente Commissione Tam-Sat, rappresentante dal 2009 al 2012 della Sat nella Cabina di Regia provinciale delle Aree protette e i ghiacciai, dal 2016 membro supplente nel Comitato provinciale di coordinamento e d'indirizzo del Parco dello Stelvio Trentino.

 

E ancora presidente della Commissione glaciologica dal 2020, rappresentante per la Sat Centrale nella Convenzione di studio dei ghiacciai trentini Sat-Provincia-Muse. Svariate attività di formazione per conto della Sat nel campo della glaciologia in corsi Cai, Sezioni Cai-Sat.  E' anche operatore naturalistico e culturale I livello Cai e dal 2020 rappresentante trentino nel Comitato scientifico veneto friulano e membro supplente del Comitato glaciologico italiano. Ora si apre una nuova fase alla guida della società. 

 

"Crediamo sia importante tenere e rinnovare sinergie con gli altri attori che operano nel mondo della montagna; con coloro che in montagna avvicinano le persone, come le Guide alpine e gli accompagnatori; coloro che in montagna soccorrono escursionisti e alpinisti, come il soccorso alpino trentino; coloro che curano le montagne dei trentini, come la Provincia e tutti i suoi servizi, con cui la Sat già fortemente collabora; con chi promuove la frequentazione della montagna; con gli ordini professionali con cui abbiamo iniziato recentemente a collaborare per i lavori sui rifugi", aggiunge Ferrari. "Con tutti vanno trovati e condivisi obiettivi e limiti per portare avanti uno sviluppo armonico di questo ambiente che non è nostro e che dobbiamo cercare di lasciare ‘un po’ meglio di come lo abbiamo trovato’. Per la Sat è importante il rapporto con il mondo della cultura e dell’istruzione trentina, con l’Università così ricca di tanti giovani che frequentano la montagna e che ha le competenze per aiutarci a portare avanti progetti; ricordo con piacere il lavoro condiviso gli altri Istituti di cultura e ricerca, i musei, i parchi, le altre associazioni. Ricordo con piacere che la nostra è e vuole essere un’associazione inclusiva".

 

Già membro dell’organo di controllo della Sat, fa parte della sezione della Sosat, ha lavorato fino al 2022 a Mediocredito Trentino Alto Adige come analista di operazioni finanziamento e di interventi di finanza straordinaria.

 

“A livello interno, la Sat deve continuare a tenere l’attenzione sul mutato rapporto con le sezioni, che, a seguito dell’entrata in vigore della normativa sul terzo settore, hanno modificato il proprio profilo giuridico", continua Cinzia Federizzi. "Ritengo fondamentale mantenere l’unitarietà dell’associazione che rappresenta un valore intrinseco e irrinunciabile. È nostra intenzione sostenere l’attività delle sezioni e supportarle negli adempimenti burocratici facendo periodicamente un’attività di ascolto e organizzando incontri sul territorio”.

 

Già presidente della sezione di Caldonazzo, architetto, 35 anni di età e 35 anni di iscrizione alla Sat. "Sono stato il più giovane dei candidati al Consiglio Centrale", evidenzia Riccardo Giacomelli. "Il mio impegno sarà quello di dare voce ai giovani frequentatori della montagna per renderli partecipi e coinvolgerli nelle attività della Sat. Abbiamo bisogno anche del loro contributo per rinnovarci. Provengo dal mondo dell’arrampicata sportiva e mi sono sempre occupato di sentieri e rifugi fino a ricoprire la carica di presidente della Soroa - Struttura Operativa Rifugi e Opere Alpine. Abbiamo bisogno di prospettive per una montagna non solo sostenibile ma possibile, il che significa perseguire un equilibrato approccio per praticare nuovi alpinismi, per intervenire sul nostro patrimonio di rifugi e bivacchi, e dare importanza al mantenimento della rete sentieristica in relazione degli effetti anche dei cambiamenti climatici”.

 

Un pensiero e un ringraziamento sono stati rivolti a chi l'ha preceduto: “Ringrazio – conclude Ferrari - in primis la presidente Anna Facchini e le vicepresidenti Iole Manica ed Elena Guella. Dopo una presidenza al femminile, la Sat ancora una volta dimostra di sapersi rinnovare. La Sat ha una presidenza tra le più giovani del sodalizio”.

 

A 45 anni Cristian Ferrari è il 33esimo presidente della Sat, raccoglie il testimone da Anna Facchini diventata presidente a 61 anni come Ettore Scottoni e Dante Ongari. Tornando indietro agli ultimi 18 anni, prima di Facchini sono stati presidenti Sat: Claudio Bassetti (59 anni) e Franco Giacomoni (55 anni).

 

Tra i presidenti più anziani di Sat si ricordano Quirino Bezzi, diventato presidente a 71 anni; Elio Caola (70 anni); Giulio Dolzani (68 anni); Luigi Zobele (67 anni). I presidenti più giovani sono stati Antonio Tambosi (31 anni); Emanuele Malfatti (32 anni); Guido Larcher (35 anni); Vittorio de Riccabona (36 anni), Pietro Pedrotti (37 anni).

 

Nel gruppo degli under 40 precedono Ferrari: Giambattista Tambosi (41 anni); Carlo Candelpergher (43 anni); Vittorio Stenico (44 anni); Mario Agostini (44 anni). Stessa età del neo presidente per Vincenzo de Lutti (45 anni).

E ancora gli under 45 sono stati: Lamberto Cesarini Sforza (46 anni); Giulio Apollonio (46 anni); Vittorio Emanuele Fabbro (48 anni); Silvio Dorigoni (50 anni). Gli over 50: Giuseppe Stefanelli (51 anni); Renzo Graffer (55 anni); Giovanni Pedrotti (58 anni). Senza dimenticare Prospero Marchetti (il 1 presidente Sat) a 50 anni, così come Guido Marini (il presidente del Centenario Sat nel 1972).

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