Valsugana Basket, game over: esclusione dal campionato di Serie B Interregionale, multa di 10 mila euro e inibizione per il presidente (di un'altra società)
La squadra non si presenta in campo per due partite consecutive, escluso dal campionato il Valsugana Basket, travolto nelle ultime settimane dai problemi del suo "ex" main sponsor: maxi-multa da 10.200 euro, annullate tutte le gare disputate dalla squadra in Serie B Interregionale. Inibizione di tre mesi per il presidente di Corona Platina Piadena, società che aveva "ceduto" i diritti ai trentini la scorsa estate
PERGINE VALSUGANA. Il comunicato ufficiale del giudice sportivo è arrivato oggi, martedì 4 febbraio, ed ha emesso un verdetto ormai nell'aria da giorni: la Federazione Italiana Pallacanestro ha ufficializzato l’esclusione del Valsugana Basket dal campionato di Serie B Interregionale dopo che la squadra non si è presentata, senza alcun preavviso, alla gara del 2 febbraio contro Falconstar Basket.
Si tratta della seconda partita consecutiva in cui la squadra non si è presentata, una seconda rinuncia che secondo il regolamento federale equivale al ritiro definitivo dal torneo.
La decisione comporta l’annullamento di tutte le gare precedentemente disputate dal Valsugana in questa stagione, con conseguenti modifiche alla classifica del girone di quella che rimane sempre la quarta serie nazionale.
E fino a qui, tutto sommato, niente di insolito: il "problema" è che come messo in luce fin dall'inizio del racconto di questo "crollo" sportivo (QUI L'ARTICOLO), formalmente a disputare il campionato di Serie B Interregionale c'è la società Corona Platina Piadena, società cremonese dalla quale il Valsugana aveva "acquisito" il diritto sportivo per partecipare al campionato. Ma è tutto molto più complicato di così, visto che le nuove regole obbligano, in casi come questo, ad una sorta di "fusione" che però non è mai stata del tutto ultimata.
E così oltre all’esclusione, la Fip ha inflitto alla società (ma a questo punto riferendosi a Piadena) un’ammenda di 10.200 euro, equivalente a dodici volte la sanzione prevista per la prima rinuncia, e ha disposto un'inibizione di tre mesi per il presidente (sempre di Piadena) Carlo Piazza, fino al 4 maggio, per "violazione dei principi di lealtà e correttezza sportiva".
Vedremo quali saranno strascichi e sviluppi: per il momento non arrivano commenti o comunicati ufficiali da Pergine, che sarebbero peraltro auspicabili. Attività giovanile e squadre "satellite" dovrebbero proseguire la stagione, ma per la prima squadra non poteva davvero esserci un finale peggiore.