Selom Mawugbe e gli altri: il punto sul mercato di un'Aquila Basket sempre più “da corsa”
L'arrivo del centro Usa miglior difensore dell'anno nel 2022-23 in Germania conferma il trend: quella della prossima stagione sarà un'Aquila "ai mille allora", che farà più che mai di corsa e atletismo due imprescindibili elementi identitari
TRENTO. Una Dolomiti Energia Trentino sempre più ai mille all'ora: con l'arrivo di Selom Mawugbe, il nuovo centro Usa dell'Aquila, si comincia a delineare il profilo tecnico e tattico di una squadra più atletica rispetto alle ultime versioni dei bianconeri, costruita per alti ritmi anche a distanza ravvicinata.
Di fronte ai bianconeri d'altronde c'è una lunga stagione di (almeno) 48 partite ufficiali, al netto delle possibili partecipazioni a Coppa Italia, playoff di EuroCup e di Serie A. Insomma, per mesi si giocherà una volta ogni 3-4 giorni, e sarà l'ennesima maratona di una squadra abituata sì a giocare la doppia competizione, ma che negli anni ha dovuto spesso fare i conti con la stanchezza fisica e mentale del doppio impegno, sportivo e “logistico”.
Il nuovo centro, come detto, è stato annunciato proprio oggi, sabato 22 giugno, ed è lo statunitense Selom Mawugbe: un nome che bisognerà prima di tutto imparare a pronunciare. Ma il ragazzo classe '98, 208 cm per 104 kg, promette bene: nel 2022-23 al primo anno da pro in Europa ha vinto il premio di miglior difensore dell'anno nel campionato tedesco (che rimane la principale lega di riferimento per gli acquisti stranieri di Trento, numeri alla mano). Lo scorso anno ha avuto meno fortuna con le esperienze in Francia e poi in Spagna, ma il profilo è quello di un giocatore perfetto per il “sistema Galbiati”, per atletismo e capacità di difendere il ferro. E Aquila Basket spesso ha avuto ragione a puntare su alcuni profili senza statistiche altisonanti, ma con le giuste caratteristiche per il disegno complessivo della squadra.
Le conferme di Saliou Niang e Quinn Ellis ribadiscono l'idea del club di via Adalberto Libera di puntare forte sulla linea verde, gli arrivi di Andrea Pecchia e Jordan Bayehe al posto di Alviti e Biligha danno al nucleo degli italiani (capitanato come sempre dall'eterno Toto Forray) qualcosa in meno dal punto di vista dell'esperienza, ma grande “fame” e desiderio di emergere.
La filosofia da “underdog” tanto cara al club bianconero si esprime anche in Myles Cale, versatile esterno fresco di contratto biennale in maglia Aquila: a lui e a Daulton Hommes verrà chiesto di avere un ruolo importante anche dal punto di vista realizzativo in una squadra costruita per correre a più non posso. Ora mancano solo un paio di tasselli per completare il mosaico.
Il roster a oggi della Dolomiti Energia Trentino: Toto Forray (guardia), Quinn Ellis (guardia), Saliou Niang (ala), Daulton Hommes (ala); Andrea Pecchia (ala), Jordan Bayehe (centro), Myles Cale (guardia), Selom Mawugbe (centro). Coach Paolo Galbiati.