La Pro loco del Monte Bondone conferma Sergio Costa alla guida. Il vice presidente è Paolo Curcu
Riconfermato presidente Sergio Costa, mentre i 7 componenti del Consiglio direttivo sono Alberto Barbieri, Marco Conotter, Paolo Curcu, Manuel Degasperi, Fabrizio Sola e Paolo Torboli. I tre membri dell’Organo di controllo sono Giancarlo Agostini, Jole Calabrese e Chiara Casagranda
TRENTO. Il presidente uscente Sergio Costa è stato riconfermato alla guida della Pro loco del Monte Bondone e di un consiglio direttivo profondamente rinnovato con sei volti nuovi su dieci.
L'assemblea ordinaria dei soci della Pro loco Monte Bondone, dopo essere stata rinviata per ben due volte causa Covid-19, si è tenuta nei giorni scorsi in videoconferenza. E' stato approvato l’ultimo bilancio e sono stati eletti i tre membri dell’Organo di controllo, Giancarlo Agostini, Jole Calabrese e Chiara Casagranda.
Sono invece Alberto Barbieri, Marco Conotter, Paolo Curcu, Manuel Degasperi, Fabrizio Sola e Paolo Torboli i sette componenti del Consiglio direttivo.
L’Organo di controllo ha nominato all’unanimità Giancarlo Agostini suo presidente per la sua lunga esperienza professionale nell’ambito della revisione dei conti, mentre il Comitato ha confermato per acclamazione presidente della Proloco, Sergio Costa, in un’ottica di continuità e di riconoscimento del lavoro svolto nel passato quadriennio.
Il presidente ha poi indicato come vice-presidente Paolo Curcu per la sua grande esperienza e capacità relazionale, il quale ha sciolto le riserve a seguito del sostegno e della stima di Barbieri e Torboli.
"Sul tavolo dei prossimi quattro anni sono tanti gli obiettivi e i progetti da affrontare. Ma la squadra è competente e motivata. Abbiamo compreso - spiega Costa - quanto il Monte Bondone abbia bisogno di un’organizzazione come la nostra per creare quel collante tra operatori, residenti, cittadini e semplici frequentatori. La nostra parola d’ordine sarà 'Bellezza', in tutti i sensi: quella estetica delle piccole cose curate, quella dei sentimenti e delle relazioni, quella dell’accoglienza orgogliosa del proprio territorio. Il Monte Bondone e il suo sviluppo sono oggetto da anni di accese discussioni. Vorremmo azzerare queste polemiche e rendere la montagna di Trento bella da frequentare, da viverci e lavorarci con serenità".