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Dall'autostop "regolamentato" alle zone 30 km/h, la val di Ledro pensa a una nuova mobilità: "Abbiamo trovato tante soluzioni"

Il Comune di Ledro, Trentino Marketing e Azienda per il turismo Garda Dolomiti hanno presentato il piano strategico della mobilità sostenibile per la valle. Tra gli obiettivi principali il miglioramento della qualità di vita, la promozione di una mobilità efficiente e la tutela del patrimonio naturale e culturale del territorio

Foto di Dubini
Pubblicato il - 27 gennaio 2025 - 11:21

RIVA DEL GARDA. Dall'autostop regolamentato al bike sharing, dalle zone 30 km/h alla promozione dei servizi online. La val di Ledro punta a un piano strategico per la mobilità sostenibile. Tra gli obiettivi principali ci sono il miglioramento della qualità di vita, la promozione di una mobilità efficiente e la tutela del patrimonio naturale e culturale del territorio.

 

Nel corso del 2024, Trentino Marketing – area Ata, il Comune di Ledro e Azienda per il turismo Garda Dolomiti, con la collaborazione tecnica di aiforia GmbH e Decisio srl, hanno lavorato di concerto per definire strategie e azioni per la mobilità sostenibile in Valle di Ledro. La presentazione è avvenuta giovedì 23 gennaio.

 

"Ringrazio l’amministrazione comunale di Ledro e gli abitanti della valle per aver avuto la volontà e il coraggio di affrontare tematiche importanti come la mobilità e i parcheggi", commenta l'assessore Roberto Failoni. "Quanto presentato è un’ottima base di partenza per realizzare azioni concrete sul territorio grazie all'impegno di tutti i soggetti e i consulenti coinvolti, dell’Apt Garda Dolomiti e di Trentino Marketing – area Ata".

 

I referenti di Trentino Marketing per il team Ata, Enrico Miorelli e Alessandra Odorizzi, hanno ricordato come il piano nasca dall’esigenza di migliorare la vivibilità e l’accessibilità al territorio, in particolare nel periodo estivo, tutelando il benessere dei residenti e degli ospiti della valle.

 

"Questa serata è un momento importante e un’occasione preziosa per riflettere sul futuro che vogliamo per la Valle di Ledro", prosegue il sindaco Renato Girardi. "Il progetto è durato un anno e ha visto una forte partecipazione e interesse da parte degli abitanti e degli ospiti che annualmente visitano la valle e non posso che essere orgoglioso dei risultati: abbiamo inquadrato le carenze attuali e trovato moltissime valide soluzioni per affrontarle".

 

Per sviluppare soluzioni mirate, sono state messe in atto diverse ricerche, tra analisi dettagliate e questionari, per raccogliere input diretti da residenti, operatori turistici e ospiti, delineando le linee guida per lo sviluppo della mobilità locale. I contenuti del piano sono stati quindi esposti dai consulenti Andrea Burzacchini e Giulia Sabattoli di aiforia, Matteo Jarre ed Edoardo Campisi di Decisio Italia.

 

Nonostante l’urgenza del cambiamento sia evidente, il piano adotta un approccio "graduale e diffuso", puntando a incentivare la mobilità sostenibile e a ridurre progressivamente l’uso dell’auto privata. Per sensibilizzare i ledrensi a questo nuovo approccio, un primo test era stato già condotto lo scorso settembre in occasione della Fiera di San Michele, con l’introduzione di servizi di trasporto alternativi, ben accolti dai partecipanti.

 

Il progetto è partito da un'attenta lettura del territorio attraverso dati quantitativi e interviste con i principali attori locali. Sono quindi emersi sei obiettivi fondamentali: ridurre gli impatti ambientali e socioeconomici negativi della mobilità, potenziare i servizi di prossimità, migliorare le connessioni con l’Alto Garda, allineare l’offerta turistica all’immagine di “paradiso naturale” della val di Ledro, promuovere un equilibrio tra esigenze economiche, ambientali e sociali e trasformare le abitudini di spostamento, migliorando l’esperienza per residenti e ospiti.

 

Per raggiungere tali scopi, la task operativa ha individuato anche le possibili azioni da mettere in campo, che sono state declinate secondo la strategia A-S-I (Avoid - evitare, Shift - modificare, Improve - migliorare) che mira alla modifica delle abitudini di mobilità delle persone e che si caratterizza per un approccio multi-disciplinare.

 

Nove le aree di azione individuate. La domanda di mobilità: promuovere servizi online, digitalizzare la mobilità condivisa e ridurre gli spostamenti non necessari; uso dell’automobile: regolamentare i parcheggi e l'accesso ad alcune aree sensibili, introdurre misure di moderazione del traffico, istituire zone 30 km/h e sperimentare un sistema diautostopregolamentato; traffico di attraversamento: limitare il passaggio di mezzi pesanti e collaborare con le aziende locali per soluzioni logistiche.

 

Mobilità ciclabile: completare le piste ciclabili mancanti, installare rastrelliere moderne e incentivare il bike sharing. Mobilità pedonale: pedonalizzare i centri urbani, migliorare i marciapiedi e introdurre servizi come il “metro-minuto”.

 

Trasporto pubblico: potenziare il servizio esistente, organizzare navette per eventi e valutare un collegamento acquatico tra Molina, Pieve e Pur; governance della mobilità: istituire un tavolo di lavoro permanente e dialogare con scuole, aziende e operatori turistici.

 

Monitoraggio: raccogliere e analizzare dati per valutare l'efficacia delle misure introdotte e la soddisfazione di ospiti e residenti. Comunicazione: sensibilizzare la cittadinanza con eventi e campagne mirate.

 

“Il Piano rappresenta un risultato significativo, frutto di un lavoro integrato e partecipativo. Siamo certi che sarà da stimolo alla Comunità di Ledro e del Garda Trentino, rafforzando ulteriormente il posizionamento del territorio come sostenibile e innovativo. Questo progetto si inserisce in una strategia ben più ampia per la sostenibilità, che include il percorso per l’ottenimento della certificazione Gstc, confermando l’impegno della valle e di tutto il Garda Trentino verso un futuro in armonia con l’ambiente e le esigenze della comunità locale", conclude Silvio Rigatti, presidente dell'Azienda per il turismo Garda Dolomiti.

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