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La letteratura e la musica per "comprendere al meglio il valore della memoria", serie di iniziative per commemorare le vittime dell'Olocausto

L’iniziativa promossa per celebrare il Giorno della memoria si articola in tre parti con al centro la lettura e la musica “arti che aiuteranno i presenti a comprendere al meglio il valore della memoria”

Di Antonio Gheno - 27 gennaio 2025 - 15:42

BELLUNO. Alle 18 di martedì 28 gennaio, alla Sala Zanardelli della Prefettura di Belluno, avranno luogo le celebrazioni per la Giornata della Memoria istituita con la legge 211 del 2000 “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

 

L’iniziativa vedrà l’unione di 3 parti che daranno il giusto equilibrio tra momenti istituzionali e momenti che vedranno al centro la lettura e la musica “arti che aiuteranno i presenti a comprendere al meglio il valore della memoria” ha fatto presente la dottoressa Rossella Caruso, in rappresentanza della Prefettura, che ha poi proseguito “memoria che, come dice Primo Levi, è un segnalibro da non togliere mai dalla pagina dell’olocausto del libro dell’umanità”.

 

Per quanto riguarda le letture, si potranno apprezzare brani estratti da “Terrore e Miseria del Terzo Reich” di Bertolt Brecht e “Diario 1941-1943“ di Etty Hillesum letti da Anna Olivier mentre gli intermezzi musicali saranno a cura della scuola comunale di musica “A. Miari”.

 

La parte istituzionale sarà dedicata alla consegna delle Medaglie d’Onore ai familiari di due cittadini bellunesi deportati ed internati nei lager rispettivamente Mario Pellegrini, cittadino di Belluno deportato nello Stalag, e Vito Ghinato, cittadino di Pieve di Cadore deportato a Dachau. Sarà il figlio Enrico a ritirare la medaglia di Ghinato mentre Laura Pellegrini riceverà la medaglia per conto di suo padre e ne condividerà alcune testimonianze.

 

“In questo periodo di antisemitismo dilagante che, come ha recentemente detto Riccardo Calimani, impedisce alla gente di pensare e promuove un linguaggio tipico del periodo pre-nazista, è fondamentale combattere l’odio con l’arma della cultura” ha fatto presente l’assessore alla cultura del comune di Belluno Raffaele Addamiano che ha proseguito “ecco che nella locandina abbiamo voluto inserire un filo spinato che diventa uno spartito musicale a simboleggiare la negazione della libertà che diventà veicolo di libertà attraverso uno spirito costruttivo di approfondimento culturale”.

 

Il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin ha concluso dicendosi onorato di poter fare un’iniziativa condivisa con la Prefettura che, a 80 anni dalle fine della seconda guerra mondiale, promuove il ricordo per evitare un'altra pagina così buia della storia.

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