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Dall'Alto Adige al mondo, passando per l'Italia, nel segno del Merano WineFestival. Köcher dal Wine & Siena 2025: "Il vino? Racconta la storia e valorizza i territori"

Il presidente e fondatore del Merano WineFestival Helmuth Köcher racconta un brand diventato punto di riferimento per territori e produttori: "Volontà di portarlo in Italia e nel mondo è frutto della convinzione che il mondo del vino rappresenti un elemento cardinale per i territori e si possa tramutare in un un volano virtuoso per raccontare la loro storia, valorizzandone peculiarità e vocazioni".

Di Federico Oselini - 26 gennaio 2025 - 20:08

SIENA. "La volontà di portare il brand del Merano WineFestival in altre aree italiane, ma anche internazionali, è frutto della forte convinzione che il mondo del vino rappresenti un elemento cardinale per i territori, conosciuti ma anche meno noti, e si possa tramutare in un un volano virtuoso per raccontare la loro storia, valorizzandone le peculiarità e le loro vocazioni".

 

È una riflessione profonda quella che Helmuth Köcher – presidente e fondatore del Merano WineFestival e unico amministratore di Gourmet’s International, la società che gestisce il marchio di eccellenza The WineHunter – fa raccontando l'essenza di "Wine & Siena 2025" che, da lui ideato nel 2016, è giunto quest'anno alla 10° edizione e sta portando nel cuore di Siena (QUI TUTTI I DETTAGLI), nel complesso di Santa Maria della Scala e del Palazzo Squarcialupi, oltre 150 aziende enogastronomiche provenienti da 15 regioni, selezionate e protagoniste di una tre giorni di eventi, degustazioni e masterclass esclusive, dal 24 al 27 gennaio, che si fondono inoltre con l'immenso patrimonio culturale della città del Palio.

 

Un evento che, oltre ad avvalersi di partner istituzionali di primo piano e inaugurare inoltre il calendario enogastronomico di The WineHunter, rappresenta una vera e propria esperienza sensoriale e che mette in dialogo produttori, addetti ai lavori e visitatori, nella cornice di un palcoscenico d'eccellenza che intreccia "passione e innovazione" con l'obiettivo di promuovere quei produttori selezionati che possono essere definiti, in ogni territorio, veri e propri "custodi dell'eccellenza".

 

Nel raccontare l'evento che in questi giorni sta animando la città toscana che, come sottolinea Köcher, "si trova nel cuore delle zone più vocate alla viticultura nella penisola e che ospita in oltre l'Enoteca Italiana", il patron del Merano WineFestival rivolge il suo pensiero a quando "tutto ebbe inizio a Merano" nell'ormai lontano 1992. Data in cui egli stesso, con un'intuizione pionieristica e "in un periodo in cui il mondo del vino non attraversava certo il suo miglior momento" ebbe l'idea di creare un evento che permettesse alle aziende e agli addetti ai lavori provenienti da diverse aree di "entrare in contatto, nell'ottica di una reciproca contaminazione e con un minimo comune denominatore: il concetto di eccellenza, inteso anche come certificazione della stessa".

 

E da lì la storia è nota: di anno in anno, il Merano WineFestival si è trasformato in una "macchina perfetta" in grado di intrecciare linguaggi e culture e capace di andare ben oltre i confini dell'Alto Adige, sia a livello nazionale – come testimonia lo stesso "Wine & Siena"– che internazionale, con oltre venti ambasciatori mondiali che lo promuovono ad ogni latitudine ed una rete istituzionale altamente strutturata e in continuo sviluppo.

 

"Questo grazie ad una modalità di lavoro e un efficientissimo staff animato dalla fortissima convinzione – osserva Helmut Köcher – che attraverso il vino si possano raccontare migliaia di anni di storia ma anche le potenzialità contemporanee dei territori, promuovendo le loro unicità anche al di fuori dei circuito enogastronomico".

 

E in quest'ottica, lo sguardo di colui che viene definito "The WineHunter", non può che proiettarsi al futuro: "Il marchio del Merano WineFestival si è trasformato, e potrà diventare sempre di più, un eccezionale strumento e l'intenzione è quella di riuscire ad intrecciarsi, e di conseguenza promuovere, con sempre nuove aree e i loro vitigni, diventando il principale punto di riferimento per i vari produttori".

 

Guardando al futuro prossimo, oltre a numerosi eventi in fase di definizione o di riconferma in tutta la penisola, a concretizzarsi a giugno sarà il "Merano WineFestival Calabria", annunciato proprio in questi giorni a Siena e che dal 7 al 9 giugno 2025 trasformerà il Comune di Cirò nel "palcoscenico" di una tre giorni, secondo il format ormai conosciuto e consolidato, dedicati all'eccellenza vinicola e ai prodotti gastronomici. "Un nuovo festival – sottolinea Köcher – che ha tutte le carte in regola per diventare un vero e proprio punto di riferimento per le varie aziende del Sud, ma non solo, e per riuscire a valorizzare un territorio sotto l'aspetto eno-turistico, un po' come è avvenuto in Alto Adige negli ultimi 33 anni".

 

E dall'Italia al mondo il passo è breve, con lo sguardo di Köcher che si spinge deciso sul panorama internazionale: solo per citarne alcuni, oltre all'ormai consolidato "Merano WineFestival Georgia" – giunto alla quarta edizione – e il "Merano InterWine Festival" ospite di una prestigiosa fiera a Guangzhou in Cina, vedrà la luce per la prima volta il "Merano WineFestival Brasil" che porterà a settembre il marchio Altoatesino in Brasile, a San Paolo.

 

Ma non è tutto, dal momento che la macchina dell'eccellenza targata Gourmet’s International non conosce sosta.

 

"Stiamo lavorando con grande attenzione per confermare ed intrecciare nuove collaborazioni su scala nazionale e internazionale – conclude Helmut Köcher – e lo sguardo va anche a nazioni dal grande potenziale vitivinicolo come la Moldavia e l'Albania, dove nello specifico vorremmo ripetere l'evento realizzato a Tirana nel 2024. Il tutto, naturalmente, con l'obiettivo costante della ricerca e della scoperta di quell'eccellenza in grado di distinguersi e di trasformarsi in un importante valore aggiunto e di creare nuovi e importanti circoli virtuosi. E naturalmente questo passa da un'attenta pianificazione e dalla forte volontà di raggiungere insieme nuovi traguardi".

 

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