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Pioggia e ghiaccio, ad Asiago il Centro Fondo costretto alla chiusura: "Non ci resta che sperare in una nevicata"

Le parole di Loris Rigoni, presidente del Centro Fondo Asiago, a Il Dolomiti: "Il problema principale è stata la pioggia che ha inondato i percorsi: poi con l'abbassarsi delle temperature ci siamo ritrovati con delle lastre di ghiaccio al posto delle piste. Abbiamo fatto di tutto per resistere il più a lungo possibile, ma abbiamo dovuto alzare bandiera bianca"

Di MOb - 28 gennaio 2025 - 19:52

ASIAGO. Piste da sci che diventano... piastre di pattinaggio. Questa la situazione che ha inevitabilmente portato alla chiusura, temporanea, del Centro Fondo Asiago.

 

"Purtroppo siamo costretti a comunicarvi che fino a nuove precipitazioni nevose le piste del Centro Fondo Asiago rimarranno chiuse per cause di forza maggiore".

 

La voce di Loris Rigoni, presidente del Centro Fondo Asiago, mentre parla con Il Dolomiti è carica di rammarico per una situazione che con il passare dei giorni è diventata insostenibile: "Il problema principale è stata la pioggia - racconta Loris -, negli ultimi giorni siamo stati davvero sfortunati. E così dopo la tanta pioggia che ha inondato i percorsi, con l'abbassarsi delle temperature ci siamo ritrovati con delle lastre di ghiaccio al posto delle piste. Abbiamo fatto di tutto per resistere il più a lungo possibile, ma abbiamo dovuto alzare bandiera bianca". 

 

Manca neve, manca disperatamente. "Sì, è banale dirlo ma quello che ci serve è una nevicata. Si creerebbe la situazione ideale, perché in questo momento una bella nevicata sopra al fondo ghiacciato sarebbe ottima; invece purtroppo le previsioni indicano bel tempo per le prossime due settimane. Difficile insomma essere ottimisti di poter riaprire prima". 

 

"Peccato - continua Rigoni - perché la stagione era partita abbastanza bene e la grossa nevicata dello scorso 8 dicembre ci aveva permesso di preparare un buon chilometraggio di piste: tenerle curate è stato impegnativo, soprattutto nella zona del campo da golf, che è sempre molto delicata. Nonostante tutto, abbiamo lavorato duramente per sistemare il tracciato e garantire la fruibilità agli utenti". 

 

Difficoltà accentuate dal fatto che anche questo inverno, il terzo di fila, il Centro Fondo non ha potuto contare sull'innevamento artificiale: "Come centro disponiamo di due bacini d’acqua dedicati all’innevamento artificiale, ma entreranno in azione dal prossimo inverno: in autunno sono stati avviati importanti lavori di impermeabilizzazione dell’invaso più vecchio, lavori che però non sono stati completati in tempo per l’inizio della stagione. Di conseguenza, l’impianto di innevamento non è attualmente operativo. È un peccato, perché avrebbe potuto aiutarci a compensare la mancanza di neve naturale in queste settimane. Però siamo fiduciosi: a partire dal prossimo anno potremo contare su un sistema moderno ed efficace che ci permetterà di garantire una maggiore continuità nella preparazione delle piste e di offrire un’esperienza migliore ai nostri sciatori”.

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