Ordigni bellici, nuove verifiche in profondità nel cantiere del bypass: "Al momento non ci sono elementi che facciano propendere per nuovi ritrovamenti"
Rinvenuti due proiettili, i lavori restano sospesi. Il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica però rassicura: "Effettuati gli opportuni approfondimenti tecnici: al momento, non vi sono elementi, supportati da adeguata certezza scientifica ed empirica, che facciano propendere per la eventuale presenza di un residuato"
TRENTO. Nella mattinata di oggi, mercoledì 29 gennaio, si è riunito al commissariato del governo per la provincia di Trento il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Giuseppe Petronzi.
All'incontro, arrivato dopo una giornata di apprensione nella zone del cantiere del bypass ferroviario (QUI L'ARTICOLO) hanno partecipato il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, insieme a qualificati rappresentanti dell'apparato di protezione civile della Provincia Autonoma di Trento, della società Italferr, del Consorzio Tridentum, di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), della ditta Bm Service e del Secondo Reggimento Genio Guastatori.
"Durante la riunione - recita il comunicato stampa - sono state tracciate le modalità operative da mettere in campo per effettuare gli opportuni approfondimenti tecnici volti a qualificare con precisione la natura e la tipologia di un’ipotesi di sospetto residuato bellico ubicato in profondità presso il cantiere del bypass ferroviario di Trento nord all’ex scalo Filzi. In base ai dati acquisiti nel corso dell’incontro, è emerso che, al momento, non vi sono elementi, supportati da adeguata certezza scientifica ed empirica, che facciano propendere per la eventuale presenza di un residuato".
"Nei prossimi giorni - riprende la nota stampa - verranno effettuate sul terreno analisi e verifiche accurate al fine di acquisire maggiori informazioni e determinare il tipo di materiale presente all'interno dell'area, in una cornice di massima sicurezza, garantendo la tutela dell'incolumità pubblica e la salvaguardia delle attività operative dell’area interessata".