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Addio a Don Lino Mottes: oltre 32mila messe e l'amicizia con Papa Luciani. A 94 anni se ne va una colonna della chiesa

Ha diretto 4 parrocchie e ricoperto innumerevoli incarichi (da segretario del vescovo a vicedirettore del museo diocesano di Feltre) ed ha ottenuto anche la cittadinanza onoraria (unico insieme a Leonardo Del Vecchio) del Comune di Agordo

Di L.P. - 30 gennaio 2025 - 12:16

BELLUNO. E' scomparso nelle scorse ore Don Lino Mottes colonna della chiesa bellunese che in oltre 70 anni di sacerdozio ha guidato ben quattro parrocchie e migliaia di fedeli affrontando anche sfide difficili e provanti come quella della tragedia del Vajont nel 1963. Nato a Rivamonte Agordino il 29 marzo 1930 Mottes era diventato parroco nel 1953 e dopo essere stato ordinato presbitero nella Cattedrale di Belluno il 5 luglio 1953 e aver accompagnato il vescovo di allora, Gioacchion Muccin, come suo segretario nel 1977 era diventato parroco di Agordo dove è rimasto per 32 anni. 

 

Don Lino ha diretto 4 parrocchie (Santa Maria di Loreto e Cattedrale di Belluno, Arcidiaconale di Agordo, San Dionisio di Zermen) e indirettamente altre. Per i 70 anni di sacerdozio (luglio 2023) furono contate nel suo registro 32.845 messe. E a queste sono seguiti migliaia di matrimoni, funerali, battesimi, comunioni. In quell'occasione disse: ''Ciò che è certo – si legge su L'Amico del Popolo – se dovessi tornare in vita senza dubbio sceglierei ancora il sacerdozio e vorrei ritrovare gli stessi compagni e insegnanti''.

 

Si ricorda anche la sua grande amicizia con Papa Albino Luciani, che aveva conosciuto grazie ai viaggi a Roma con i vescovi Muccin e Bortignon. E' stato un parroco che ha lasciato un grande ricordo in tutte le diocesi nelle quali ha operato. Ha anche ricevuto la cittadinanza onoraria dal Comune di Agordo. Un fatto davvero importante visto che sono solo due quelle attribuite dall'amministrazione: una a Leonardo Del Vecchio, l’altra a don Lino. 

 

Questo quanto comunica la diocesi di Belluno

 

Dopo gli anni nei seminari diocesani, fu ordinato presbitero nella Cattedrale di Belluno il 5 luglio 1953. Il primo incarico di ministero fu come vicario cooperatore presso la parrocchia di Loreto a Belluno (1953-1955). Divenne poi segretario del vescovo Muccin dal 1955 al 1966, vivendo accanto al vescovo gli anni del Concilio e del disastro del Vajont.

 

Divenne poi Arciprete della Cattedrale, negli anni dal 1966 al 1977, durante i quali fu anche insegnante presso il Seminario di Belluno (1960-1967) e direttore dell’Ufficio catechistico (1962-1972).

 

Ma il servizio più duraturo fu quello di Arcidiacono di Agordo, dal 1977 al 2009. Fu lui ad accogliere il patriarca Luciani che tornava ad Agordo il 29 giugno 1978, suo “primo amore”, pochi mesi prima di diventare Papa. Furono anni di grande impegno per il restauro della chiesa parrocchiale e per l’avvio di tante iniziative, tra le quali sono memorabili i viaggi culturali, in cui era un vero maestro.

 

Nel 2009 accettò la proposta del vescovo Andrich di passare a Feltre, dove divenne canonico della Concattedrale e custode del Museo diocesano. Nel contempo, dal 2009 al 2022, servì con assiduità la comunità di Zermen.

 

Il vescovo Renato, il vescovo emerito Giuseppe, l’intero presbiterio e i diaconi della diocesi si uniscono nel suffragio per questo confratello. Porgono un’espressione di cordoglio ai familiari e soprattutto alla signora Adriana De Tomas, cui si aggiunge un sincero ringraziamento per essere stata vicina a don Lino per tanti anni come assistente familiare.

 

Appena possibile saranno resi noti il luogo e la data dei funerali.

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