Tanto a destra e un po' a sinistra (se si vince), il Patt verso le Comunali. Si rischia una diaspora (verso Ianeselli) a Trento? "I numeri dei tesserati sono in linea"
Se il centrodestra appare in ritardo nelle scelte in molti territori (e in primis nella città capoluogo), la fotografia delle Stelle Alpine è più a fuoco e molte decisioni sono state prese per ottenere il massimo risultato possibile nelle varie competizioni elettorali
TRENTO. Un po' a sinistra, tanto a destra e una spruzzata di centro. La politica del Patt è abbastanza delineata in vista delle prossime elezioni comunali. L'alleanza con la Lega e la coalizione di centrodestra appare ormai strutturale con qualche variazione sul tema con l'ambizione, più che legittima, di governare.
Se il centrodestra appare in ritardo nelle scelte in molti territori (e in primis nella città capoluogo), la fotografia delle Stelle Alpine è più a fuoco e molte decisioni sono state prese per ottenere il massimo risultato possibile nelle varie competizioni elettorali.
Sono stati 5 anni movimentati per le Stelle Alpine del capoluogo. Il progressivo passaggio a livello provinciale dal blockfrei con sguardo a sinistra a destra ha avuto ripercussioni a palazzo Thun. Il simbolo è sparito con il cambio di casacca di Roberto Stanchina, Alberto Pedrotti e Tiziano Uez. Poi il marchio di fabbrica è tornato con Alberto Pattini ma è durato il tempo di fondare il gruppo consiliare Autonomisti per Trento. Intanto però gli esponenti della circoscrizione sono rimasti "fedeli" alla maggioranza che sostiene il sindaco Franco Ianeselli.
"C'è stato un accordo politico a supporto di Ianeselli - commenta Marchiori - poi ci sono state alcune situazioni che hanno portato a un altro ragionamento e guardare in un'altra direzione". Certamente quelle di Trento sono elezioni molto politiche e il percorso con il centrodestra ha evidentemente un peso specifico.
L'ipotesi Mauro Giacca, non è un mistero, sarebbe più che piaciuta alle Stelle Alpine che cercato di recitare (e insistono?) un ruolo di mediatori quando ha iniziato a traballare questa possibilità. "Un'indicazione che abbiamo appoggiato - le parole di Germana Detassis, presidente della sezione di Trento del Patt - ora che questa idea è tramontata dobbiamo valutare qualche altro nome e un'alternativa".
Ma adesso? C'è il rischio di un'ulteriore diaspora? Qualcuno avrebbe sondato le forze politiche di centrosinistra per proseguire l'esperienza con Ianeselli. Professa calma e ottimismo il segretario politico delle Stelle Alpine.
"Non vedo questo rischio", dice Marchiori. "Certo, può esserci qualche scelta individuale diversa ma il numero dei tesserati nella sezione del capoluogo è in linea con gli anni precedenti. Un dato che non è tutto, però è indicativo che la situazione è tranquilla".
Se a Trento si cerca ancora un candidato sindaco, i giochi sono già decisi a Lavis. L'anomalia di un Patt alleato con il centrosinistra e un frontman, Luca Paolazzi, del Partito Democratico. Nessuno si è stracciato le vesti. Tutt'altro. Continuità, una staffetta concordata 5 anni fa, un governo che funziona. Insomma, avanti tutta.
Situazione fluida, più nella squadra di Roberto Oss Emer che per il Patt, anche a Pergine Valsugana. La sfida interna tra la vice sindaca Daniela Casagrande e l'assessore Morgan Betti potrebbe mandare in frantumi l'attuale assetto. Le due anime, più a sinistra nel primo caso e più a destra nel secondo, potrebbero non trovare un accordo.
Il Patt invece è con Marco Morelli, direttore dello Shop Center Valsugana, assessore al commercio nella Giunta Anderle. Un'eventuale frammentazione del quadro politico potrebbe favorire proprio le Stelle Alpine.
Per Cles è un derby. Il centrosinistra è con Paola Demagri (Casa Autonomia). L'attuale sindaco Ruggero Mucchi non si ripresenta ma il Patt è con la maggioranza e con Stella Menapace. "Una proposta in continuità - aggiunge Marchiori - ma con rinnovamento della proposta degli ultimi 10 anni".
Cantieri aperti nella zona di Avio. La competizione potrebbe essere più che serrata. C'è Ivano Fracchetti (supportato anche dalla Lega). Si va verso il ritorno di Federico Secchi e pare che le Stelle Alpine strizzino l'occhio. Il centrosinistra lavora a una civica e il quarto nome potrebbe essere quello di Marco Pilati, ex Patt e già candidato sindaco che prepara una sua formazione. "Non è ancora stata presa una decisione e si cerca una mediazione a livello territoriali per la scelta più opportuna".
A Ledro si punta invece sulla continuità. Il dubbio, non comunque da poco, è di trovare un successore a Renato Girardi ma le Stelle Alpine appoggiano senza tentennamenti l'attuale maggioranza. Semaforo verde anche a Nago-Torbole per un altro mandato targato Gianni Morandi. Maggioranza confermata anche a Malè.
Non si ricandida Claudio Mimiola (cinque anni fa in coalizione con il Pd) in quel di Dro. Schemi nuovi e così il Patt stringe il cerchio intorno alla propria candidata: Ginetta Santoni. Lavori in corso a Mori per ricompattare gli autonomisti e sfidare Stefano Barozzi, già due volte sindaco uscente e in lizza ancora una volta per il centrosinistra.
Giochi decisi per Arco: le Stelle Alpine putano su Alessandro Amistadi. Maggioranza confermata, anche se resta il nodo Fratelli d'Italia (e di riflesso candidato sindaco) a Riva de Garda. Il nome in campo per gli autonomisti è quello di Silvia Betta. Nell'Alto Garda si registra però la ricomposizione tra Stefano Bresciani e Carla Pedergnana.
A Brentonico il sindaco uscente (una civica d'ispirazione Partito Democratico) Dante Dossi è orientato a ripresentarsi per un altro mandato. Non farà, probabilmente, parte della lista gli esponenti riconducibili al Patt.
Il Comune è stato a un passo dal commissariamento con la maggioranza sull'orlo di cadere. Poi la Giunta si è salvata in extremis ma i rapporti sono rimasti tesi e logorati.
"Ci sono visioni diverse", conclude Marchiori. "Inoltre la scelta di voler interrompere la valutazione dello studio di fattibilità del collegamento del Baldo ha causato tensione. Prima del 'No' sarebbe importante avere i dati. Si valutano le alleanze, ma è molto difficile che si vada avanti con l'attuale maggioranza". La strada porta verso la Lega e potenzialmente il Faggio.