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Il mitico Aermacchi 205 torna a volare nei cieli del Trentino agganciato a un elicottero

Mercoledì la riproduzione 1:1 del mitico caccia italiano che ha dato filo da torcere a Mustang e Spitfire atterrà sul prato del Muse

Pubblicato il - 17 dicembre 2018 - 17:55

TRENTO. Fu il più importante e famoso caccia italiano della II Guerra Mondiale che riuscì a dare filo da torcere, finché fu possibile, anche ai caccia alleati e ai bombardieri americani (anche se una buona parte finì perduta al rientro alla base per le buche sulle piste). L'Aermacchi 205 torna a volare sui cieli del Trentino. Lo farà in un modo diverso,  mercoledì 19, agganciato ad un elicottero ''decollando'' dal museo dell'Aeronautica Gianni Caproni per arrivare al Muse di Trento dove sarà ospitato nel prato fino a marzo 2019 quando verrà riconsegnato al museo aeronautico di Volandia accanto all'aeroporto di Malpensa.

 

Il dettagliatissimo mock-up in scala 1:1 sarà protagonista di un inedito spettacolo, quindi: il trasporto in elicottero di un aereo è un modo per mantenere sempre vivace e interessante la dimensione espositiva del Muse e del suo parco. E’ inoltre un modo di segnalare ai numerosissimi visitatori l’interessante Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni che si trova a pochissimi minuti di tragitto dal Muse e accanto al Casello Autostradale di Trento Sud. Si tratta inoltre di una bella occasione per rinsaldare i rapporti del Muse con Festivolare, il primo air show del Trentino, grazie alla cui collaborazione è stato realizzato il prestito e l’operazione di trasferimento “aereo” dall’aeroporto di Mattarello ai prati del Muse.

 

Il mezzo è una replica fedele dell’Aermacchi 205 ed è stato realizzato dal Museo aeronautico Volandia. E' particolarmente fedele all’originale per forma, livrea e dettagli. Il Macchi C.205 Veltro volò per la prima volta il 19 aprile 1942 entrando in servizio dal 1943 al 1947. Con una lunghezza di 8,85 m e del peso di 2.581 kg fu un velivolo da caccia che per l’epoca presentava caratteristiche eccellenti. Monoplano e monoposto ad ala bassa e dalla struttura interamente metallica era dotato di un motore Daimler-Benz DB 605 che lo spingeva a ben 640 km/h. Tra le sue qualità più citate vi era proprio la 'velocità superiore' rispetto agli aerei del tempo e la capacità di prendere rapidamente in quota. I suoi concorrenti dell'epoca erano i Mustang e gli Spitfire con i quali riusciva a competere per velocità e per la grande agilità di manovra. 

Nell'Aeronautica Nazionale Repubblicana i C. 205 V ebbero i migliori risultati abbattendo decine di bombardieri in azione sulle fabbriche grazie anche alle intercettazioni con il radar dei tedeschi dello JG 77 (alcuni dei nostri aerei operarono proprio con le insegne di questo reparto).

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