Tutti a Roma per convincere il ministero che Trento merita di essere capitale della cultura
La delegazione, composta da Andreatta, Rossi, Collini, Lanzingher, Lunelli e Campestrini, domani presenterà il progetto e risponderà alle domande per lanciare il capoluogo verso la sfida del 2018. Il 31 gennaio si saprà quale delle dieci città vincerà
TRENTO. E' tutto pronto, mercoledì una delegazione trentina si recherà a Roma per l’audizione per la candidatura a capitale italiana della cultura del 2018. L'ultimo passaggio. Poi il 31 gennaio arriverà la decisione e si scoprirà quale sarà la città che otterrà il contributo di 1 milione di euro e l'esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. Recanati, Comacchio, Palermo, Alghero, L'Unione dei Comuni Elimo Ericini, Ercolano, Aquileia, Settimo Torinese, Montebelluna e Trento le dieci città a contendersi lo scettro.
La delegazione che domani si recherà al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per mostrare il progetto è composta dal sindaco Andreatta, il presidente della Provincia Ugo Rossi, Paolo Collini, rettore dell’Università degli studi di Trento, Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino marketing, Michele Lanzingher, direttore del Muse, Matteo Lunelli, vice presidente del Mart e presidente di Cantine Ferrari, Clara Campestrini, dirigente del servizio cultura, turismo e politiche giovanili del Comune di Trento, Giovanna Marinelli e Nina Però di Pts Consulting, che ha affiancato l'amministrazione nella predisposizione e presentazione della candidatura. La delegazione sarà accompagnata dall'assessore alla cultura, biblioteche, politiche ambientali e pari opportunità, Andrea Robol.
Il team sarà ricevuto domani alle 15 e avrà un’ora e mezza per “conquistare” la giuria, trenta minuti per motivare la candidatura e l’impegno della città attraverso slides e l’espozione dei progetti come la trasformazione urbana, e un’ora per rispondere alle domande, chiarimenti e per far vedere a Roma che Trento è entusiasta, convinta della propria candidatura forte dell’appoggio della Provincia e con lo scopo di aumentare la visibilità della città di Trento.
La decisione sarà presa il 31 gennaio comunque, sottolinea Andreatta, anche se Trento non verrà eletta i progetti futuri andranno avanti con l’obiettivo di diventare una città aperta al confronto, in ambito culturale ed economico, con le altre città europee e italiane.