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Bottamedi contro il direttore del Sait: "Proprio lui che Esselunga l'ha sbattuto fuori, ora a Trento licenzia dipendenti"

Dura accusa al direttore del Sait: "Il patron di Esselunga Caprotti lo mandò via assieme agli altri manager, ora l'intelighenzia della cooperazione trentina lo assume al Sait per licenziare dipendenti"

Di Donatello Baldo - 11 dicembre 2016 - 11:02

TRENTO. Manuela Bottamedi parte in quarta e attacca i vertici del Sait. Sembra si sia documentata, leggendo libri e andando a scovare vecchi articoli di giornale che dimostrano che il dirigente che al Sait firma i licenziamenti è stato esso stesso licenziato. E in malo modo.

 

“La sapete la storia del signor Luca Picciarelli, direttore del SAIT?”, chiede la consigliera. E lo spiega, racconta la storia strana di questo direttore che arriva da Esselunga.

“Un quindicina di anni fa era uno dei manager di Bernardo Caprotti, patron Esselunga. Ma nel gennaio 2004 il signor Caprotti chiamò quattro Mercedes con autista: erano le auto che dovevano portare via, per sempre, i quattro manager dalla sua azienda, Picciarelli compreso. Licenziati in tronco”.

 

Questa storia è raccontata in un articolo del Mondo del 2012 dal giornalista Filippo Astone. Nel pezzo ricostruisce i contrasti tra il patron Bernardo e il figlio Giuseppe, su quanto il padre tenesse ancora salde le redini dell'azienda e si fidasse poco dell'erede e della sua cerchia di dirigenti.

 

Racconta di quando, in un giorno di autunno del 2004, Bernardo si presentò al quartier generale di Esselunga per licenziare tutta la squadra di manager che Giuseppe aveva formato attorno a sé: Renzo Fossati, Pierluigi Stoppelli, e (il nostro) Luca Picciarelli.
 

“La scena, a quanto si racconta – scrive il giornalista – è da film. Bernardo convoca tutta la squadra di dirigenti e li passa in rassegna uno ad uno. A ciascuno, prima di invitarlo ad andarsene, mostra una lettera di contestazione”.

 

“Devono lasciare le chiavi dell'auto aziendale, prendere le proprie cose e lasciare l'azienda all'istante. Fuori ci sono quattro Mercedes nere con autista che li attende per portarli a casa”, scrive Astone. Ma le macchine sono quattro e i dirigenti tre: Una, quella che partirà vuota, era destinata simbolicamente al figlio. Proprio come nella sceneggiatura di un film.
 

E continua il giornalista: “Secondo Bernardo durante la gestione di Giuseppe (e dei sui manager) la produttività di Esselunga era calata di molto, i prezzi dei prodotti erano diventati troppo cari facendo disaffezionare i clienti ed erano state avviate operazioni avventate, sia in campo industriale che in campo finanziario. Pertanto – scrive Astori – sarebbe stato necessario rimettere le cose a posto per non rischiare il dissesto”.
 

Questa storia il giornalista del Mondo la ricostruisce dal libro pubblicato dallo stesso Bernardo Caprotti, “Falce e carrello”: “Al centro delle accuse, poi, c'è c'è un episodio di corruzione mai documentato pubblicamente e mai raccontato per esteso: un dirigente avrebbe preso una mazzetta, danneggiando tutta l'azienda, e il figlio Giuseppe non se ne sarebbe accorto”.

 

Dunque, Manuela Bottamedi scopre il passato dell'attuale direttore di Sait, un manager che fu messo alla porta dal più importante imprenditore nel settore della distribuzione.

 

“Nel libro di Caprotti – attacca Bottamedi – il gruppo dirigente di cui faceva parte Picciarelli è definito `ciarpame manageriale`. Ciarpame che poi ovviamente l'intellighenzia trentina ha chiamato per sistemare i conti Sait”.

 

Morale della favola – rincara la dose la consigliera – il patron di Esselunga Caprotti non ha mai licenziato un solo dipendente, ma soltanto manager incapaci. Il Sait invece – scrive Bottamedi - licenzia i dipendenti invece dei suoi manager incapaci”.

 

“Ma non solo – annuncia Manuela Bottamedi - siccome il settore alimentare non è per niente in crisi Esselunga e Carrefour si apprestano ad aprire anche in Trentino, assumendo nuovo personale. Sait invece prosegue imperterrito nella sua volontà suicida”.

 

Non può finire qua – tranquillizza la battagliera esponente della minoranza - ho acquisito i bilanci Sait degli ultimi 5 anni e li sto analizzando con l'aiuto di esperti. Non è tutto oro. Le sofferenze erano note. A breve altre news”.

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