Elezioni in Moldavia, ombre lunghe di broglio elettorale. Associazione italo-moldava: "Schede terminate e centotrenta mila moldavi non hanno potuto votare"
Domenica 13 novembre il leader russofilo Igor Dodon ha vinto le elezioni presidenziali con il 52,5%. Veronica Ciubotaru: "A Verona hanno esaurito le 8.000 schede a disposizione verso le 19 e solo alle 20 (le urne chiudevano alle 21, ndr) hanno detto che era possibile votare a Trento"
TRENTO. Domenica 13 novembre il candidato russofilo Igor Dodon strappava il 52,5% delle preferenze affermandosi nella corsa presidenziale sulla candidata europeista Maria Sandu. Il nuovo presidente ha rassicurato tutti, facendo leva sul proposito di mantenere buoni rapporti con Romania e Ucraina. Nel frattempo però il primo viaggio istituzionale si è svolto in Russia nel tentativo, ufficialmente, di far cadere l'embargo su vino, frutta e verdura stabilito da Mosca nel 2014 e sancito dopo l'accordo sottoscritto dal paese moldavo con l'Unione europea.
Un risultato elettorale che però ha fatto gridare al broglio e spinto i moldavi a scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso. Le ombre sulla regolarità del voto le spiega per il Dolomiti Veronica Ciubotaru, presidente dell'Associazione italo moldava di Trento: "Tante persone non hanno potuto votare. Si stima che in Italia oltre 130 mila moldavi, che si sono recati alle urne, non hanno potuto esprimere la propria preferenza in quanto le schede elettorali erano terminate".
Il primo turno elettorale era passato un po' in sordina, partecipazione all'estero buona, ma non alta. Il ballottaggio, complice anche il tam tam scatenato su facebook, ha mobilitato gran parte dei cittadini moldavi all'estero.
"Il ballottaggio ha visto il triplo dell'affluenza rispetto alla prima votazione. Tanto che nelle principali città italiane, così come negli Stati Uniti, in Francia e in Inghilterra le tessere elettorali sono andate sold out entro la chiusura dei seggi. Gli addetti però non hanno comunicato nulla e si sono limitati a registrare le persone che non potevano votare, invece di consigliare di recarsi in un'altra città. A Verona per esempio hanno esaurito le 8.000 schede a disposizione verso le 19 e solo alle 20 (le urne chiudevano alle 21, ndr) hanno detto che era possibile votare a Trento, dove erano ancora disponibili circa 1.000 tessere".
Non solo le tessere sono andate esaurite. Un altro aspetto vi lascia dubitare della regolarità dell'elezione del Presidente della Repubblica della Moldavia.
"In molti seggi all'estero come in Moldavia hanno inoltre invertito il conteggio delle schede, assegnando la percentuale di vittoria a Dodon. Abbiamo provato a segnalare al tribunale di Chisnau questa situazione. Un quadro complicato, in quanto abbiamo dovuto fare denuncia individualmente e da privati cittadini: una legge nazionale vieta la possibilità alle associazioni di far parte oppure di finanziare un partito politico. La giudice però ha archiviato il caso e rigettato il ricorso stabilendo che abbiamo sbagliato noi a non registrarci a Ferrara e quindi il Governo non poteva sapere che i moldavi avrebbero votato così in tanti".
Come mai questo cambio di visione? Avete già notato dei cambiamenti della linea politica moldava?
"Spesso le informazioni vengono distorte e soprattutto gli anziani in Moldavia appoggiano ancora molto la Russia, al contrario dei giovani e delle generazioni che si spostano all'estero per lavorare. Nel recente passato abbiamo giovato molto per progetti europei e azioni americane, ma spesso i cittadini più vecchi non riconoscono oppure non accettano questi aiuti.
Attualmente non si nota ancora un grande cambio di passo nella politica, anche perché la funzione del Presidente della Repubblica è molto istituzionale e rappresentativa, ma poco operativa".
Questi probabili brogli vi preoccupano in vista delle elezioni parlamentari che si terranno nel giro di due anni?
"Certamente quanto avvenuto nelle ultime elezioni ci ha fatto aprire gli occhi e renderci conto della realtà. Ora l'attenzione sarà concentrata sul mantenere viva questa partecipazione in vista delle elezioni del Governo, una chiamata alle urne che conta veramente molto e dove si può veramente cambiare marcia.
Nel 2017 si terrà a Trento l'assemblea generale della diaspora moldava nel mondo e in questa sede si deciderà il programma d'azione da seguire".