Bilancio, giornata di ordini del giorno. Sul vallotomo l'incarico a un super-esperto nominato dalla Protezione civile
Approvati molti ordini del giorno collegati alla manovra finanziaria. Respinti quelli sull'opera che ha diviso la borgata di Mori ma l'annuncio di Mellarini: consulenza a esperto del Politecnico di Milano
TRENTO. Prima dell'approvazione della manovra finanziaria la valanga di ordini del giorno. Solo nella mattinata ne sono stati trattati ben sedici, quattro quelli respinti.
Tra quelli non approvati quelli proposti da Degasperi del Movimento 5 Stelle e Fugatti della Lega Nord a proposito del vallotomo di Mori. Ma all'interno della discussione ha preso la parola l'assessore Tiziano Merllarini che sul tema ha aggiornato il Consiglio.
"La scelta del vallotomo – ha spiegato Mellarini – è stata fatta a ragion veduta ed è stata illustrata con 6 incontri in municipio. Abbiamo in ogni caso adottato un conchiuso ieri in Giunta – ha annunciato l’assessore – e deciso, visto l’alto livello di tensione cresciuto attorno a questo problema, di sentire un esperto super partes e di chiara fama internazionale che si pronunci sulla scelta tecnica adottata dalla Pat”. L’ha già scelto la Protezione Civile e si tratta del professor Giovanni Barla del Politecnico di Torino.
Civettini a questo punto ha elogiato l’assessore Mellarini, ma evidenziato anche la strategia non corretta e non aperta al confronto seguita fino a ieri dall’esecutivo provinciale, chiedendo che Rossi e Mellarini si dimettano se il super-consulente indicherà soluzioni diverse da quella adottata dalla Pat.
Successivamente all'anticipazione di Mellarini arriva il comunicato ufficiale. "Un esperto super partes, di indiscussa autorevolezza scientifica, che possa, in brevissimo tempo, pronunciarsi in merito all’intervento tecnico che l’amministrazione provinciale ha predisposto per la realizzazione di un vallotomo a protezione dell’abitato di Mori. Si tratta del professor Giovanni Battista Barla, del Politecnico di Torino, esperto in meccanica delle rocce".
“Si tratta di un’iniziativa volta ad introdurre nella questione un ulteriore elemento di chiarezza – hanno commentato il presidente Ugo Rossi e l’assessore Mellarini – che possa favorire un confronto obiettivo e sereno, sgombro da qualsiasi tipo di pregiudizio, all’interno dell'intera comunità di Mori”.
Il professor Barla, esaminerà tutti i dati tecnici e progettuali, verificando la situazione sotto diversi profili, per esprimere, entro la fine dell'anno, un pronunciamento indipendente di carattere tecnico-scientifico sui progetti varati dalla Provincia per fronteggiare i gravi rischi di crolli rocciosi che interessano l'abitato di Mori".
Approvati invece molti altri odg tra cui la salvaguardia del lago d'Idro e del fiume Chiese (Degasperi), misure a tutela dei padri separati, trasporto pubblico integrato con la Provincia di Bolzano e scenari futuri di Dolomiti energia (Fasanelli), particolari misure per mocheni e cimbri e incentivi a studenti con 100 e lode alla maturità (Baratter).
Per il collegamento ciclabile tra Valsugana e Tesino e perché “Urgono due tratti di collettore in Valsugana" (Avanzo), per i negozi dei centri periferici e montani, per sostenere le terme di Comano e per sostenere il comparto agricolo locale (Tonina) ma anche per “Una nuova galleria sulla statale per la Vigolana” (Kaswalder).
No dell'Aula ad un ripensamento sulle guardie mediche e al “soccorso ai territori svantaggiati Valsugana e Tesino” (Kaswalder) ma sì alla Variante di Cles, entro la primavera (Zanon). Sì al contrasto dell’uso indiscriminato dei voucher (Zanon) e alle regole meno limitanti per l'”Albergo diffuso” (Giuliani) e sì all’idrogeno sulla linea ferroviaria della Valsugana (Simoni).