Anche gli Schützen di Primon scaricano Paolo Dalprà, Giuseppe Corona e Lorenzo Baratter
Primon: “Per onestà questi personaggi avrebbero dovuto dare le dimissioni da ogni incarico per dimostrare che stanno davvero facendo una battaglia per difendere i valori tirolesi della nostra popolazione"
TRENTO. Acque agitate all'interno degli Schützen Trentini dove proprio oggi la Schützenkompanie Trient intitolata al Major Giuseppe de Betta ha voluto mettere nero su bianco di “non far parte della federazione trentina degli Schützen (Welschtiroler Schützenbund)”.
Una precisione che è arrivata dall'Hauptmann Paolo Primon per rimarcare la distanza con i vertici delle federazione Paolo Dalprà e Giuseppe Corona che sono indagati per corruzione elettorale, lo stesso filone che vede coinvolto anche il consigliere provinciale e regionale del Patt Lorenzo Baratter.
“Vogliamo comunicare – ha affermato Primon – la nostra più totale estraneità ai fatti imputati a questi personaggi. Questo per per tutelare l’immagine, il buon nome e l’assoluta onestà degli Schützen della Compagnia di Trento. Il Caso Baratter – Dalprà – Corona ha messo in cattiva luce l’immagine di tutti gli Schützen. Perciò, riteniamo che questo fatto increscioso abbia di fatto rovinato anche l’immagine degli Schützen della compagnia di Trento e tutto per la corsa alla 'carega' di questi tre rappresentanti aspiranti alla politica locale”.
Per l'Hauptmann della Schützenkompanie Trient intitolata al Major Giuseppe de Betta le indagini che hanno coinvolto i vertici della federazione e le ambizioni personali di alcuni hanno danneggiato l'immagini degli Schützen .
“La politica e la corsa alla carega – spiega Primon - fa perdere la testa mettendo in secondo piano la passione di tante persone che da anni s’impegnano nella difesa dei valori tirolesi. Non è giusto che venga avvicinata la nostra immagine a queste persone che di fatto sono indagati per aver violato la legge”.
Non risparmia alcuna critica, Primon, ai vertici della federazione trentina degli Schützen. “Per onestà questi personaggi avrebbero dovuto dare le dimissioni da ogni incarico per dimostrare che stanno davvero facendo una battaglia per difendere i valori tirolesi della nostra popolazione. Le mancate dimissioni dai loro incarichi dimostrano che la carega è più importante del rispetto per la nostra terra tirolese”.