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Sicurezza a Trento, "Il disinvestimento sull'accoglienza porta la firma di Fugatti", Pattini e Maestri contro il Patt: "Giocano sulla pelle dei cittadini e delle cittadine"

Il consigliere di Autonomisti per Trento, Alberto Pattini: "Tutti sanno che la competenza in tema di sicurezza è in capo al questore e al Governo e non al sindaco. Sarebbe troppo facile rispondere che qualcuno aveva detto 'con noi basta sbarchi, con noi basta immigrati' e che quel qualcuno governa il Trentino da sette anni e l’Italia da due"

Pubblicato il - 27 settembre 2024 - 11:34

TRENTO. Il servizio mandato in onda su Rete4 nella trasmissione “Fuori dal Coro” è diventato ormai un caso. 

 

La città di Trento viene descritta come un luogo "totalmente fuori controllo" dove regnano criminalità, violenza e degrado. Toni forzati che hanno dato il via alle polemiche politiche con il Patt della sezione cittadina, fino a poco tempo fa componente della maggioranza, e Fratelli d'Italia, che attaccano il sindaco. 

 

"Sulla sicurezza il Comune di Trento non è più giustificabile: come Patt avevamo posto il tema come priorità in vista delle elezioni comunali dell’ottobre 2020, ma a distanza di quattro anni la situazione è peggiorata sensibilmente" ha affermato la segretaria politica della sezione di Trento del Patt Giordana Detassis.

 

Parole alle quali ha deciso di rispondere la consigliera provinciale del Pd, Lucia Maestri ricordando alla segretaria Detassis “che il Patt sta dentro alla Giunta Provinciale, in maggioranza, con un suo assessore” e che se la situazione di Trento, in termini di sicurezza è peggiorata, ed è peggiorata, “si rivolga alla sua Giunta Provinciale. Perché sa bene la signora Detassis – continua Maestri - che il disinvestimento operato dalla Giunta provinciale, sui percorsi di accoglienza e integrazione portano oltre che la firma di Fugatti, anche la firma del Patt”. “Troppo comodo – prosegue la consigliera - scaricare sulla città, confinandoli tutti qui, sempre per volere della Giunta, i temi legati all'accoglienza. Non nego l'insicurezza dei cittadini e delle cittadine. Si può quotidianamente cogliere. I soggetti pericolosi vanno isolati e puniti, così come si fa come ogni cittadino/a italiana”.

 

Da ormai diversi anni, infatti, la Giunta provinciale guidata da Fugatti ha deciso di concentrare tutti gli aspetti legati all'accoglienza sulla città di Trento. Questo ha portato anche ad una forte pressione sui servizi denunciata più volte sia dal Comune che dalle associazioni. Maurizio Fugatti, nonostante le richieste e gli allarmi lanciati, non ha mai cambiato strada. 

 

“Assoldare Rete4 – continua la consigliera Lucia Maestri - vendendo Trento come Bronx fa letteralmente rabbrividire. Come fa rabbrividire non distinguere le responsabilità in termini di sicurezza. Che non sono addebitabili al solo sindaco. E se Fugatti avesse deciso di 'confinarli' tutti a Pinzolo? Che avrebbe detto Failoni? Non giochiamo sulla pelle dei cittadini e delle cittadine cara Detassis. Le responsabilità cadono in gran parte sulla giunta Fugatti che avete deciso, per una sedia, di sostenere”.

 

Ma ad intervenire è anche il consigliere comunale di Autonomisti per Trento, Alberto Pattini, che fino a poco tempo fa era un esponente di punta del Patt. “Sono molto dispiaciuto di leggere certe parole – spiega in un nota -  in comunicato stampa del Patt, firmato dalla segretaria Giordana Detassis. La sicurezza è un tema così importante per tutti noi che non merita di essere ridotto a zuffa elettorale. Tutti sanno che la competenza in tema di sicurezza è in capo al questore e al Governo e non al sindaco. Sarebbe troppo facile rispondere che qualcuno aveva detto 'con noi basta sbarchi, con noi basta immigrati' e che quel qualcuno governa il Trentino da sette anni e l’Italia da due. Impegniamoci per cercare soluzioni per la comunità e non per cercare capri espiatori”.

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