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Sanità, "Comparto in crisi: no al lavoro a cottimo e non basta uno skipass per rendere una professione attrattiva", la Cisl Fp: "E' ora di togliere i numeri chiusi ai corsi"

Le professioni sanitarie e tutte quelle legate alla sanità sono sempre meno attrattive, il punto della Cisl Fp: "Si devono affrontare i problemi in modo serio, responsabile e costruttivo ma soprattutto strutturale"

Pubblicato il - 08 settembre 2024 - 16:21

TRENTO. "No al lavoro a cottimo e non basta uno skipass per promuovere l'attrattività di una professione". A parlare è Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, con Sandro Pilotti, Alfio Traverso e Walter Delvai. "C'è una variabile indipendente dall’aspetto economico che abbiamo affrontato rafforzando i salari rinnovando i contratti e dovrà necessariamente rinforzarsi nei nuovi tabellari 2025/2027 e che consideriamo un punto di partenza. Ma chiediamo ormai da anni di affrontare alcuni temi fondamentali: incertezza nell'organizzazione dei turni, un carico di responsabilità e di stress correlato che non vengono considerati".

 

Le professioni sanitarie e tutte quelle legate alla sanità sono sempre meno attrattive. Calano le domande ai test di ammissione ai corsi di laurea e anche in Trentino, purtroppo, si vedono gli effetti dell'ondata di crisi. Una dinamica evidenziata dai numeri di iscrizione ai test di ammissione ai corsi di laurea.

 

"E' da tempo che chiediamo di togliere i numeri chiusi ma ci sono ancora i test pre-selettivi e questo non aiuta a trovare soluzioni per rispondere alla carenza ormai cronica di infermieri", spiega Pallanch con Pilotti, Traverso e Delvai. "Si devono affrontare i problemi in modo serio, responsabile e costruttivo ma soprattutto strutturale". 

 

Non bastano i benefit per rendere attrattiva un'occupazione con i contenuti di responsabilità che non ha eguali "Pur nella consapevolezza della carenza di infermieri, ma anche di  oss e di altre figure sanitarie e non nei servizi del Sistema sanitario provinciale, le decisioni non possono perdere di vista il criterio di garantire un’assistenza sicura e di qualità alle persone fragili con bisogni assistenziali e sanitari sempre più complessi. Proprio questa consapevolezza deve portare a migliorare le condizioni lavorative: oggi il personale è oberato e deve assumersi troppe responsabilità senza che ci sia la vicinanza dell'Azienda".

 

E' necessario, per la Funzione pubblica della Cisl, un cambio di agenda: rafforzare i salari, valorizzare e premiare le competenze. "Chiediamo di attivare un tavolo di confronto per affrontare i problemi e delineare le soluzioni", conclude Pallanch con Pilotti, Trasverso e Delvai.

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