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L'Hotel Panorama è abbandonato da 11 anni e cade a pezzi. Che farne? Pedrotti: "Pensiamo ad una Rsa". Chiogna (Upipa): "Favorevoli. Subito un progetto di fattibilità"

Da ormai 11 anni la struttura di proprietà della Provincia, costruita tra il 1920 e il 1930, è desolatamente vuota e abbandonata a se stessa. Tutti le aste indette (il prezzo era stimato in circa 3 milioni di euro) sono andate deserte perché, di fatto, chi avesse deciso di acquistare l'Hotel Panorama avrebbe poi dovuto investire moltissimo per rimettere a nuovo una struttura che necessita di un restyling totale. Ecco, allora, la proposta condivisa da Comune, Upipa e Apsp cittadine

Di Daniele Loss - 10 agosto 2024 - 06:01

TRENTO. Inutilizzato dal 2013, abbandonato a se stesso, alle intemperie e all'inesorabile passare del tempo, l'Hotel Panorama di Sardagna è ormai diventato un rudere che versa in condizioni spettrali.

 

Da ormai 11 anni la struttura, costruita tra il 1920 e il 1930, è desolatamente vuota. Negli anni 2000 è stata oggetto di una profonda riqualificazione, ma la struttura non mai "decollata": successivamente la gestione venne affidata all'Opera Universitaria e alla Tsm - la Trentino school of management per attività di carattere congressuale ma, anche tali tentativi di rilancio, si sono rivelati veri e propri buchi nell'acqua.

 

Durante la fase più "dura" della pandemia di Covid 19, nel corso della primavera 2020, venne sfruttata come luogo di quarantena, ma l'utilizzo fu parziale si è esaurì dopo qualche mese.

 

Tutti le aste indette (il prezzo era stimato in circa 3 milioni di euro) sono andate deserte perché, di fatto, chi avesse deciso di acquistare l'Hotel Panorama avrebbe poi dovuto investire moltissimo per rimettere a nuovo una struttura che necessita di un restyling totale o, in alternativa, procedere con l'abbattimento e la ricostruzione.

 

Sì, ma per realizzare cosa? Un hotel di lusso, un ristorante? La posizione, per quanto meravigliosamente "panoramica" e romantica, è decisamente decentrata rispetto alla città e il collegamento con la funivia è sì suggestivo ma non troppo comodo e, soprattutto, soggetto anche a molte variabili.

 

Dunque che fare di una struttura imponente, che al proprio interno ha circa una ventina di stanze oltre ad una serie di locali di servizio? Perché, a questo punto, non pensare di realizzare una Rsa?

 

La proposta di destinare l'Hotel Panorama ad un uso di carattere "sociale" è partita qualche mese fa dall'assessore comunale al welfare di comunità (con competenze in materia di anziani e persone non autosufficienti o con gravi disabilità e di edilizia abitativa) Alberto Pedrotti che, a Il Dolomiti (QUI ARTICOLO), aveva lanciato la proposta di realizzare una "Silver House" con all'interno una ventina di alloggi da destinare alle persone in età avanzata.

 

L'assessore Pedrotti non si è limitato a lanciare l'idea e ha iniziato un dialogo con Upipa (Unione Provinciale Istituzioni per l'Assistenza) e le case di riposo cittadine, che hanno immediatamente espresso parere favorevole: la pressione sulle Rsa - come è noto - è enorme, la domanda elevatissima, i posti scarseggiano e nei prossimi anni la situazione è destinata a peggiorare.

 

"Per quanto mi riguarda - spiega l'assessore Pedrotti - resto della mia idea, ovvero quella di conferire un utilizzo "sociale" all'Hotel Panorama, che è totalmente abbandonato e per il quale non esiste alcuna prospettiva. La proposta iniziale poteva essere quella di realizzare una "Silver House" e poi, confrontandomi con Upipa, abbiamo sviluppato un ragionamento ad ampio raggio e concordato che la soluzione migliore sia quella di trasformarlo in una Rsa, considerata l'enorme richiesta di posti e un'offerta che, per motivi strutturali, non è in grado di soddisfare tutte le domande. Certo, serve un investimento importantissimo da parte della Provincia, proprietaria dell'Hotel Panorama, per riqualificare un immobile che versa in stato di totale abbandono. Quanto? Non sono un tecnico, fare previsioni sarebbe azzardato".

 

Dunque la struttura è ideona per ospitare una Rsa o la posizione decentrata costituirebbe un problema?

 

"Abbiamo già trasmesso al Comune di Trento - spiega Michela Chiogna, presidentessa di Upipa e dell'Apsp Civica di Trento - le nostre "osservazioni" riguardo il Prg, tra le quali rientra anche la nostra posizione riguardo l'Hotel Panorama che, sì, potrebbe essere certamente "trasformato" in una Rsa in grado di ospitare gli anziani che necessitano di assistenza continua e non hanno possibilità di svolgere attività in autonomia. Considerando tale aspetto la posizione, non certamente centralissima, non costituirebbe un problema e, anzi, la posizione assolutamente tranquilla rappresenterebbe un plus considerato che sarebbe dedicata a persone con patologie più serie. La situazione a Trento è critica a livello di posti disponibili: le domande sono tantissime e non c'è la sufficiente disponibilità di posti, a tal punto che molte persone accettano anche soluzioni che le portano lontanissime dal capoluogo, penso alla valle del Chiese o alla val di Fassa. Ho avuto modo di confrontarmi con i vertici delle altre due Apsp cittadine, la "Margherita Grazioli" di Povo e la "Beato de Tschiderer" di Trento, e si è parlato anche della possibilità di condividere la gestione".

 

Dunque il Comune, le Rsa trentine e l'Upipa sono allineate: adesso non resta altro da fare che coinvolgere la Provincia, proprietaria dell'immobile.

"La nostra proposta - conclude Chiogna - è quella di realizzare in tempi brevissimi, parlo di un paio di mesi, un progetto di fattibilità per avere piena contezza di costi, tempi e modi di realizzazione. Con tutti i numeri e i dati in mano allora ci si potrà sedere attorno ad un tavolo e capire come procedere. L'occasione, a fronte di una situazione che è complicatissima e destinata a "peggiorare", è quasi irripetibile e non va sprecata, considerato che si tratta di un immobile destinato a restare inutilizzato anche in futuro e senza appeal, come hanno dimostrato le aste andate deserte e il disinteresse degli investitori. Perché una Rsa e non una Silver House? Trattandosi di un ex hotel la struttura è già ben definita: esistono le stanze, le aree comuni e si potrebbe dunque partire da una base predefinita. Realizzare, invece, degli appartamenti sarebbe più complicato e comporterebbe una riduzione dei posti a disposizione. Noi ci siamo, l'abbiamo esplicitato e siamo pronti a sederci attorno ad un tavolo in qualsiasi momento".

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