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La Provincia ribadisce il "No" a sostenere le spese di gestione della pista da bob: "La competenza dell'uso del Fondo dei Comuni di confine è dei sindaci confinanti e contigui"

Il Consiglio provinciale della Provincia di Belluno ha respinto un ordine del giorno sulla pista da bob e il ricorso al Fondo dei Comuni di confine per coprire le spese di gestione. Via libera a due lavori di somma urgenza per frane

Di Luca Andreazza - 29 agosto 2024 - 19:45

BELLUNO. La Provincia di Belluno non intende sostenere le spese di gestione della pista da bob di Cortina, palazzo Piloni ribadisce che la competenza dei Fondi di confine è dei sindaci confinanti e contigui a Trentino e Alto Adige. E' stato così respinto l'ordine del giorno del gruppo Futura Centrosinistra Bellunese.

 

La decisione è arrivata nella seduta di giovedì 29 agosto. "La Provincia si è già espressa più volte sulla contrarietà a sostenere le spese di gestione della pista da bob di Cortina", commenta il presidente Roberto Padrin. "La richiesta dell’odg di Futura risulta quindi fuori focus perché la competenza dei Fondi di confine è dei sindaci dei Comuni confinanti e contigui. A loro spetta la decisione. E noi vogliamo agire di conseguenza, insieme a loro".

 

Il consiglio provinciale ha respinto l’ordine del giorno presentato dal gruppo Futura Centrosinistra Bellunese in merito al possibile utilizzo dei Fondi di confine per le spese di gestione post-olimpica dell’impianto bob di Cortina. Hanno votato a favore i proponenti (Sindi Manushi, Simone Deola, Nicola Vieceli), contrari gli altri (Silvia Calligaro, Massimo Bortoluzzi, Alberto Peterle, Marzio Sovilla, Donatella De Pellegrin e il presidente Padrin). Assenti Matilde Vieceli e Vanessa De Francesch.

 

In sede di dibattito, il presidente ha ricostruito la cronistoria della questione, a partire dal fatto che la Provincia non ha mai partecipato alla stesura della bozza di accordo per l’uso degli Fcc per la Legacy olimpica e di conseguenza non l’ha mai approvata, fino al funzionamento della gestione dei Fondi di confine, che spetta ai sindaci dei Comuni confinanti e contigui e non è in capo alla Provincia.

 

"In questo momento non sussistono le condizioni per poter approvare l’odg perché da un lato richiede all’amministrazione di mettere in atto azioni già avviate, ma non ancora concluse (vedi la decisione dei sindaci di prima e seconda fascia, ma anche comunicazioni formali intercorse con la Regione e Simico in merito alla volontà di non partecipare con risorse proprie a spese di mantenimento e funzionamento dell’impianto di bob) e perché chiede di esprimersi in ordine a temi che non attengono alla potestà diretta della Provincia ma che richiedono invece, come già esplicitato, il formarsi della volontà dei sindaci dei Comuni di prima e seconda fascia all’interno delle regole che disciplinano i Fondi Comuni confinanti, nell’intesa che, come sopra indicato, è stato avviato un percorso di confronto che a oggi non risulta definito".

 

A Cortina d'Ampezzo si lavora a ritmo serrato per costruire l'impianto e ci si organizza per i test event (Qui articolo) ma la copertura dei costi di gestione dopo le Olimpiadi sono ancora materia di discussione. La previsione di ricorrere al Fondo dei Comuni confinanti è in stand-by. Serpeggiano i dubbi sul territorio ma si attende il piano industriale perché a oggi non c'è chiarezza sui numeri. La stima è di 1 milione e mezzo all'anno ma nero su bianco non ci sono dati affinché i territori possano decidere sul da farsi (Qui articolo). 

 

"La richiesta dell’ordine del giorno di fatto è fuori focus perché va oltre le competenze della Provincia. In sintesi, come ho avuto modo di dire più volte, i Fondi di confine sono uno strumento in mano ai sindaci di prima e seconda fascia. Solo con loro, insieme, si può decidere che utilizzo fare di queste risorse. È sempre stato così".

 

Nel frattempo il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità anche due somme urgenze per dissesti idrogeologici. In particolare per un intervento da 17mila euro a Val di Zoldo (in via San Francesco, dove è stata sistemata una strada comunale su cui il maltempo del 12 luglio aveva provocato danni che rischiavano di riversarsi sulle case sottostanti e sul municipio).

 

E per un intervento in località Altanon a Santa Giustina a seguito dei temporali di inizio luglio che avevano interrotto il collegamento con la frazione (valore 17mila euro). Approvato anche un accordo di programma con il Comune di Longarone per spostare sulla messa in sicurezza del versante a monte dello stadio un precedente contributo da 80mila euro concesso per la sistemazione idrogeologica. 

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